Cassa integrazione, settimane aggiuntive in anticipo con decreto ad hoc

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

Cassa integrazione, settimane aggiuntive fruibili prima del 1° settembre: il 15 giugno 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge per permettere alle aziende che hanno utilizzato tutto il periodo a disposizione di accedere in anticipo alla cig ordinaria o in deroga per una durata più lunga. La notizia era stata già anticipata dal Ministero del Lavoro e dell'Economia.

Cassa integrazione, settimane aggiuntive in anticipo con decreto ad hoc

Cassa integrazione, le 4 settimane aggiuntive diventano fruibili anche prima del 1° settembre: la conferma ufficiale arriva con il comunicato stampa del 15 giugno al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato un decreto legge proprio per permettere alle aziende che hanno già beneficiato di tutto il periodo a disposizione fino al 31 agosto 2020 di accedere per una durata più lunga alla cig ordinaria e in deroga.

Le settimane a disposizione restano sempre 18 in totale, ma cade il vincolo temporale per beneficiarne.

La notizia era stata già anticipata, con una nota ad hoc del 12 giugno 2020, dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia.

Cassa integrazione, settimane aggiuntive anche prima del 1° settembre

Il Decreto Rilancio ha portato la durata massima della cassa integrazione per coronavirus da 9 a 18 settimane, introducendo però un meccanismo basato su tre finestre temporali che impedisce l’accesso prima del 1° settembre 2020 alle ultime 4 settimane aggiuntive.

Numero settimane Periodo
9 settimane Dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020
5 settimane aggiuntive solo per coloro che hanno beneficiato delle prime nove Dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020
4 settimane Dal 1° settembre al 31 ottobre 2020

Ne deriva che tutte le aziende che hanno già beneficiato della durata massima prevista, 14 settimane per le prime due tranche accessibili, non possono beneficiare ulteriormente della cassa integrazione, ordinaria o in deroga, fino al 1° settembre 2020.

Un nodo che i ministri Nunzia Catalfo e Roberto Gualtieri si sono impegnati a sciogliere, come si legge nella nota pubblicata il 12 giugno 2020:

“Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze stanno redigendo un decreto legge, che sarà all’ordine del giorno di un prossimo Consiglio dei Ministri, che permetterà alle aziende che hanno esaurito le 14 settimane di cassa integrazione previste dai decreti finora approvati dal Governo di anticipare le ulteriori 4 settimane previste.

Ciò permetterà di garantire ai lavoratori la continuità del sostegno al reddito. In questo modo accompagniamo la ripartenza delle imprese più colpite dall’emergenza epidemiologica tutelando i loro dipendenti”.

Con il Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2020 arriva l’approvazione di un decreto legge per sbloccare le ultime 4 settimane a disposizione.

Non solo, nel comunicato stampa diffuso dal governo si legge:

“Inoltre, il decreto dispone che, indipendentemente dal periodo di riferimento, i datori di lavoro che abbiano erroneamente presentato la domanda per trattamenti diversi da quelli a cui avrebbero avuto diritto o comunque con errori od omissioni che ne hanno impedito l’accettazione, possano presentare la domanda nelle modalità corrette entro trenta giorni dalla comunicazione dell’errore nella precedente istanza da parte dell’amministrazione di riferimento, a pena di decadenza, anche nelle more della revoca dell’eventuale provvedimento di concessione emanato dall’amministrazione competente”.

Cassa integrazione, settimane aggiuntive anche prima del 1° settembre

L’intervento ad hoc modifica, quindi, le regole per l’accesso alle 4 settimane aggiuntive di cassa integrazione stabilite dal Decreto Rilancio che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale meno di un mese fa, il 19 maggio 2020.

Complessità delle norme di riferimento e imprevedibilità a causa delle continue modifiche rendono l’accesso agli ammortizzatori sociali sempre più difficile per le aziende.

Il provvedimento per sbloccare le ultime 4 settimane aggiuntive di cassa integrazione per coronavirus appare necessario nel contesto attuale, ma anche paradossale, se si pensa che nelle prime bozze del giovanissimo Decreto Rilancio era stata allungata la durata senza vincoli temporali di accesso per le aziende.

Nella primissima stesura del DL n. 34/2020, infatti, per l’accesso alle 18 settimane non si prevedevano particolari limiti.

Nella seconda versione era stata prevista una divisione in due tranche, mentre in quella definitiva il periodo dal 23 febbraio al 31 ottobre è stato suddiviso in tre momenti di accesso.

Ed è proprio sul meccanismo approvato che è sorta la necessità di una correzione.

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