Partite IVA, flat tax per la metà delle nuove attività avviate nel terzo trimestre 2025. Il MEF certifica il boom di accessi al regime forfettario
Il forfettario si conferma essere il regime preferito di chi sceglie di avviare una nuova attività.
A certificarlo è il Dipartimento delle Finanze del MEF, con i dati relativi all’Osservatorio trimestrale sulle partite IVA.
Nel terzo trimestre 2025, e quindi nei mesi di luglio, agosto e settembre, sono state avviate in tutto 92.808 nuove attività. Si tratta per lo più di professionisti, commercianti ed esercenti attività legate alla salute e all’assistenza sociale, seguiti dal settore delle costruzioni.
Il totale delle nuove partite IVA aperte ha subito una lieve calo, pari al 3,6 per cento, rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il 70 per cento delle nuove aperture di partite IVA è relativo a persone fisiche e per più della metà si tratta di giovani fino a 35 anni.
Partite IVA, sempre più forfettari: flat tax per la metà delle nuove attività nel terzo trimestre 2025
Non si arresta la crescita delle partite IVA che scelgono di aderire al regime forfettario. La flat tax, che per le nuove attività parte con un’aliquota ultra ridotta pari al 5 per cento, continua a rappresentare l’opzione più attrattiva per chi sceglie di fare impresa.
Come evidenziato dai dati pubblicati l’11 novembre dal Dipartimento delle Finanze, con il consueto Osservatorio trimestrale delle nuove partite IVA, nel terzo trimestre 2025 hanno aderito al forfettario 46.375 attività, pari a circa il 50 per cento del totale delle aperture (92.808)
Un dato in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 6 per cento di chi ha scelto di aderire al sistema agevolato di tassazione.
Non si tratta di numeri che sorprendono, quanto di una conferma che fa però i conti con il monito degli osservatori internazionali.
Per il Fondo Monetario Internazionale il regime forfettario è distorsivo e riduce l’efficacia della progressività del sistema italiano. Nelle osservazioni pubblicate il 29 maggio scorso lo stesso FMI ha suggerito all’Italia di abolire la flat tax, per contenere la perdita di gettito e rafforzare l’equità generale della tassazione dei redditi.
Nuove partite IVA: prevalgono le persone fisiche. Sempre più giovani scelgono il lavoro autonomo
Analizzando la distribuzione delle nuove partite IVA in base alla forma giuridica, i dati MEF evidenziano come il 70 per cento del totale di avviamenti del terzo trimestre 2025 è stato operato da persone fisiche. Segue un 26,1 per cento di società di capitali e un 2,6 per cento di società di persone. Il restante 1,3 per cento è rappresentato da non residenti (società di commercio on-line) e altre forme giuridiche.
Rispetto al terzo trimestre del 2024, le attivazioni delle persone fisiche e delle società di capitali aumentano rispettivamente dell’1,6 e del 4,1 per cento. Diminuiscono le società di persone del 6,1 per cento e si registra un calo drastico dell’85,5 per cento da parte di non residenti.
Analizzando i profili delle persone fisiche, emerge che la scelta di avviare un’attività di lavoro autonomo e quindi di aprire una partita IVA interessa in particolare i giovani. Oltre la metà (il 51,3 per cento) delle nuove aperture è relativa a persone fino a 35. Il 29,1 per cento interessa invece la fascia di età dai 36 ai 50 anni.
La classe dei giovani aumenta del 4 per cento, ma in parallelo sale anche la classe degli over 65: +1,2 per cento.
Prevale la quota maschile, crescono le partite IVA di persone nate all’estero
Nella fotografia scattata dal MEF è interessante guardare anche alla ripartizione per genere. Nei dati sulle aperture di nuove partite IVA permane una prevalenza della quota maschile, pari al 60 per cento del totale dei nuovi avviamenti di persone fisiche nel trimestre.
Riguardo alla ripartizione territoriale, il 45,6 per cento delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 21,2 per cento al Centro e il 32,6 per cento al Sud e nelle Isole. Si evidenzia in ogni caso che rispetto allo stesso periodo del 2024, gli incrementi maggiori si sono registrati in Molise (+20,5 per cento), Sicilia (+18,2 per cento) e Calabria (+10,1 per cento). Flessione invece per la Lombardia (-17,3 per cento), la Provincia autonoma di Trento (-10,7 per cento) e il Lazio (-10,3 per cento).
In base alla classificazione per settore produttivo, il maggior numero di avviamenti riguarda le attività professionali, con il 16,2 per cento del totale, seguite dal commercio con il 14,2 per cento, dalle attività per la salute umana e di assistenza sociale (10,5 per cento) e dalle costruzioni (9,6 per cento).
Sul fronte del Paese di nascita invece il 23,9 delle aperture di partite IVA da parte di persone fisiche è operato da un soggetto nato all’estero, un dato in lieve aumento rispetto al 23,5 per cento del periodo corrispondente del 2024.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partite IVA, sempre più forfettari: flat tax per la metà delle nuove attività nel terzo trimestre 2025