Anche nel 2025 è possibile ottenere il bonus tende da sole. Per quali spese e quali sono i valori della detrazione? Impattano le novità previste dalla Legge di Bilancio

Anche le tende da sole rientrano tra le spese agevolate dal Fisco.
Non esiste un bonus tende da sole, ma questa categoria di intervento può rientrare, a specifiche condizioni, nell’ecobonus, la detrazione spettante per le opere di riqualificazione energetica.
Questo tipo di dispositivo rientra tra le schermature solari che permettono di usufruire di uno sconto IRPEF del 50 per cento o del 36 per cento. Per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, il valore della detrazione è differenziato per i lavori sulla prima o sulla seconda casa.
Il punto su requisiti, limite di spesa e istruzioni.
Bonus tende da sole 2025: le spese ammesse a detrazione
I soggetti che hanno acquistato e installato delle tende da sole a partire dal 1° gennaio 2025 possono fruire dell’ecobonus.
Nonostante non esista una vera e propria agevolazione dedicata, i costi sostenuti possono comunque beneficiare di una detrazione fiscale nell’ambito dei bonus edilizi.
Le tende rientrano tra le schermature solari menzionate all’allegato M del decreto legislativo numero 311/2006.
Per accedere alla detrazione, questo tipo di dispositivo deve necessariamente rispettare specifici requisiti e, come specificato dall’ENEA, Ente che si occupa di gestire gli adempimenti legati ai bonus casa, è necessario che le schermature solari siano:
- applicate in modo solidale con l’involucro edilizio e non liberamente montabili/smontabili dall’utente;
- a protezione di una superficie vetrata;
- installate all’interno o all’esterno della superficie vetrata;
- mobili;
- schermature “tecniche”.
Nella dicitura schermature solari possono rientrare ad esempio le tende da sole, le veneziane, le tende a rullo e le tende a bracci. Bisogna rispettare requisiti specifici anche sul fronte della tipologia di installazione.
Sono infatti ammesse quelle installate con orientamenti da Est a Ovest, passando per Sud. Non sono invece agevolabili quelle installate con orientamento Nord, Nord-Est o Nord-Ovest.
Bonus tende da sole al 50 o al 36 per cento dal 1° gennaio 2025
Sul fronte della misura della detrazione, dal 1° gennaio 2025 bisogna considerare le regole specifiche introdotte dalla Legge di Bilancio.
Si differenzia il valore spettante per la prima casa e per gli immobili diversi.
Nel caso dell’abitazione principale, la detrazione è pari al 50 per cento. In tutti gli altri casi invece la percentuale dell’agevolazione scende al 36 per cento.
In tutte le ipotesi è ammesso in detrazione un valore massimo di 60.000 euro per unità immobiliare.
I costi ammissibili
Le spese ammissibili sono indicate nell’art. 5 del decreto dell’allora Ministero dello Sviluppo economico datato 6 agosto 2020.
Sono compresi:
- la fornitura;
- l’installazione;
- l’eventuale smontaggio di dispositivi presenti;
- i costi sostenuti per le prestazioni professionali che dovessero rendersi necessarie.
In ogni caso, le somme sostenute per l’intervento non possono superare il limite di spesa complessivo di 60.000 euro.
Il rimborso previsto dall’ecobonus può quindi arrivare fino a un massimo di 30.000 euro per la prima casa e di 21.600 euro.
Tale cifra può essere “spalmata” in dichiarazione dei redditi in 10 anni, suddivisa cioè in 10 quote annuali dello stesso importo.
Pagamento solo con bonifico parlante
Per accedere allo sconto, il contribuente deve aver effettuato la spesa mediante bonifico parlante.
Tale documento è obbligatorio per poter fruire delle agevolazioni edilizie e deve essere compilato diversamente a seconda del bonus a cui si intende accedere.
In particolare, serve per avere traccia sia dei dati del destinatario, sia di quelli del soggetto che ha sostenuto le spese.
Al suo interno sono contenuti:
- la causale del versamento, con indicato il relativo riferimento normativo;
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario del pagamento.
In aggiunta, il contribuente deve trasmettere i dati relativi nell’apposita comunicazione ENEA.
La trasmissione del documento, da effettuare entro 90 giorni dalla data di realizzazione dell’intervento, è obbligatoria esclusivamente per gli interventi di efficientamento energetico.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Bonus tende da sole 2025: per quali spese e come si ottiene