Bonus prima casa under 36: proroga solo per le agevolazioni sui mutui?

Tommaso Gavi - Imposte

Nessuna proroga per le agevolazioni fiscali che rientrano nel bonus casa under 36. Il rinvio della scadenza inserito nel DDL di Bilancio 2024 al 31 dicembre del prossimo anno è previsto solo per l'accesso ai mutui con garanzia statale

Bonus prima casa under 36: proroga solo per le agevolazioni sui mutui?

Sono diverse le misure previste per i giovani under 36, che rientrano nel cosiddetto bonus prima casa.

Tra queste l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale. I vantaggi fiscali però sarebbero fuori dalla proroga inserita all’interno del testo del disegno di Legge di Bilancio 2024, che è stato inviato al Senato.

Senza uno spostamento in avanti della scadenza, le agevolazioni saranno riservate esclusivamente agli acquisti compresi tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023.

Inserita nel testo, invece, la prorogata per tutto il 2024 per l’agevolazione relativa ai mutui, che prevede una garanzia statale fino all’80 per cento.

Bonus prima casa under 36: le agevolazioni fiscali fuori dalla proroga?

L’iter della Legge di Bilancio 2024 sta per iniziare ufficialmente. Il testo del DDL di Bilancio, infatti, è stato trasmesso al Senato.

Tra le varie misure è inserita la proroga delle agevolazioni per i mutui sulla prima casa per tutto l’anno 2024.

Nel testo trasmesso viene previsto un rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa per 282 milioni di euro.

Tale fondo dà la possibilità di accesso a mutui con condizioni di favore e con garanzia statale fino all’80 per cento per i giovani under 36, che rispettino i seguenti requisiti:

  • non aver compiuto 36 anni di età nell’anno del rogito;
  • avere un ISEE fino a 40.000 euro.

Nel caso di acquisti di un immobile di valore non superiore a 250.000 euro, la cui compravendita è effettuata tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023, si può beneficiare della misura introdotta dal decreto Sostegni bis.

Tale misura, come anticipato, una volta approvata la Manovra 2024 sarà estesa anche agli acquisti effettuati il prossimo anno.

Il decreto Sostegni bis, tuttavia, ha previsto anche ulteriori agevolazioni per i giovani under 36.

Si tratta esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale sia nel caso di compravendite non soggette a IVA che assoggettate all’imposta sul valore aggiunto.

In questo secondo caso è previsto anche un credito d’imposta pari all’ammontare dell’IVA dovuta al venditore, che può essere utilizzato come segue:

  • in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;
  • utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato utilizzato in compensazione tramite modello F24;
  • esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo.

Tali agevolazioni, stando a quanto previsto nel testo del disegno di Legge di Bilancio 2024 trasmesso al Senato, non sarebbero oggetto di proroga per il prossimo anno.

Bonus prima casa under 36: cosa prevede il testo inviato al Senato sulla proroga

Nel testo del DDL di Bilancio 2024 è prevista è presente un articolo sui mutui prima casa.

Nello specifico, con l’articolo 11, viene differito al 31 dicembre 2024 il termine di cui all’articolo 64, comma 3, primo e secondo periodo, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73.

Si tratta del decreto Sostegni bis, approvato dal Governo Draghi, e della relativa legge di conversione.

Il comma 3 dell’articolo 64 del decreto in questione è quello che riguarda la misura massima della garanzia relativa al fondo prima casa, fino all’80 per cento della quota capitale sui finanziamenti concessi.

In altre parole la proroga riguarda l’accesso agevolato ai mutui per le categorie con priorità di accesso al credito.

Diversamente, le agevolazioni di tipo fiscale, sono previste dal comma 6 dello stesso articolo, che prevede invece l’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale sugli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di prime case.

In ogni caso il percorso per arrivare all’ufficialità è ancora lungo e si dovrà attendere la conclusione dell’iter parlamentare al momento in fase di avvio.

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