Che cos’è l’ISEE e a cosa serve?

Alessio Mauro - Modello Isee

Per accedere a una serie di agevolazioni tra i requisiti è indicato l'ISEE, ma che cos'è e soprattutto a cosa serve? Il suo calcolo deriva da informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale ed è utile per mettere a confronto le condizioni economiche delle famiglie

Che cos'è l'ISEE e a cosa serve?

Per stabilire l’importo dell’assegno unico a cui si ha diritto serve l’ISEE, così come per sapere se è possibile accedere ai bonus sociali per l’elettricità e il gas. La lista di occasioni in cui è necessario avere a disposizione la certificazione è lunga: ma cos’è e a cosa serve l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente?

Partiamo dalla definizione fornita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali:

“L’ISEE è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata”.

Che cos’è l’ISEE? Si tratta di un indicatore basato su dati anagrafici, patrimoniali e di reddito

Si chiama Indicatore della Situazione Economica Equivalente proprio perché è utile per valutare e mettere a confronto le condizioni economiche delle famiglie.

I dati rilevanti per calcolare l’ISEE sono di tre tipi:

  • anagrafico;
  • reddituale;
  • patrimoniale.

In altre parole la composizione del nucleo familiare, come ad esempio la presenza di minori o di persone con disabilità, ha un peso nel calcolo finale, così come hanno un loro impatto i redditi percepiti dai componenti della famiglia ed eventualmente il possesso della casa o, ancora, della macchina, solo per fare degli esempi pratici.

Dal punto di vista operativo, per l’ISEE 2023 si fotografa la situazione reddituale e patrimoniale del 2021: si tiene conto, quindi, di redditi e patrimoni relativi ai due anni precedenti.

Il valore ISEE, rilevante per l’accesso a eventuali agevolazioni, si determina tenendo conto della composizione e delle caratteristiche del nucleo familiare sulla base della scala di equivalenza, utile proprio per mettere a confronto le situazioni economiche delle diverse famiglie.

Per ottenere l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, valido fino al 31 dicembre dell’anno in cui viene chiesto, è possibile presentare la Dichiarazione Sostituiva Unica, DSU, all’INPS, anche utilizzando la versione precompilata, ma anche ai CAF presenti sul territorio, o al Comune, o ancora agli enti che erogano eventuali prestazioni sociali agevolate.

Differenza ISEE e reddito

A questo punto è necessaria una precisazione importante: ISEE e reddito sono due parametri molto diversi, il primo, infatti, è più completo e più articolato, tiene conto di più fattori, il secondo è il risultato finale delle entrate di un cittadino o di una cittadina.

Stabilire una soglia ISEE o un limite reddituale per l’accesso all’agevolazione, quindi, è una scelta molto diversa da cui deriva una platea di beneficiari e beneficiarie molto diversa.

A cosa serve l’ISEE?

Ottenere l’ISEE, quindi, è necessario per dimostrare di avere i requisiti per beneficiare delle agevolazioni previste ma anche per calcolare il valore dei vantaggi a cui si ha diritto.

Facciamo qualche esempio pratico: la cifra mensile dell’assegno unico viene calcolato tenendo conto di diversi fattori, ma l’importo base viene determinato in base al valore ISEE della famiglia.

Si va da un minimo di 54,10 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, ad un massimo di 189,20 euro per ISEE fino a 16.215 euro.

Non solo per ottenere delle prestazioni, ma anche per stabilire le somme da pagare per ottenere dei servizi l’ISEE può avere un suo peso, come accade per il pagamento delle tasse universitarie.

Ci sono, poi, casi in cui il rispetto di una specifica soglia determina la stessa possibilità di accedere a un’agevolazione.

Ancora qualche esempio? Hanno ricevuto la carta dedicata a te, con 382,50 euro per l’acquisto di beni alimentari, solo le famiglie che, nel rispetto degli altri requisiti previsti, hanno calcolato il loro ISEE e il risultato non supera la soglia dei 15.000 euro. Lo stesso sistema è stato previsto per l’accesso ai bonus sociali dell’elettricità e del gas, o ancora, per richiedere il reddito di cittadinanza e dal 2024 all’assegno di inclusione.

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