Bonus prima casa: requisiti light per i residenti all’estero

Rosy D’Elia - Imposte di registro, ipotecarie e catastali

Anche lo studio o il volontariato aprono le porte del bonus prima casa per i residenti all'estero: requisiti light per chi non vive in Italia. I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate

Bonus prima casa: requisiti light per i residenti all'estero

Non solo il lavoro, ma anche lo studio, lo sport e il volontariato aprono le porte del bonus prima casa ai cittadini e alle cittadine residenti all’estero.

A chiarire l’applicazione delle regole previste dal Testo Unico del Registro è l’Agenzia delle Entrate che, affrontando un caso pratico, definisce un perimetro di requisiti più ampio per coloro che si sono trasferiti fuori dall’Italia.

Bonus prima casa anche per lo studio, lo sport, il volontariato per i residenti all’estero

Protagonista è un contribuente iscritto all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero che vorrebbe acquistare un immobile con le agevolazioni prima casa nel comune in cui ha svolto l’intero percorso scolastico e universitario.

Con la risposta n. 312 del 2025, arriva il via libera dall’Agenzia delle Entrate. Nessun ostacolo sulla possibilità di accedere all’agevolazione nel rispetto degli altri requisiti previsti dalla norma:

  • non possedere altri immobili acquistati con il bonus prima casa;
  • non essere titolare di diritti reali su altre abitazioni nello stesso comune o sul territorio nazionale.
VenditoreImposte dovuteImporto
Privato o impresa (nel caso di vendita esente da IVA) imposta di registro 2 per cento (con un minimo di 1.000 euro)
imposta ipotecaria e catastale 50 euro
impresa (con vendita soggetta a IVA) IVA 4 per cento
Imposta di registro, ipotecaria e catastale 200 euro

Tariffa Parte 1 Articolo 1 - Testo Unico n. 131 del 1986

Bonus prima casa: il perimetro dei requisiti è ampio per i residenti all’estero

Lo sconto sulle imposte da versare, in linea generale, viene riservato all’acquisto della casa che si trova nel comune in cui l’acquirente ha o ha intenzione di stabilire la residenza, entro 18 mesi, o dove svolge la propria attività.

Regole diverse sono previste per coloro che si sono trasferiti all’estero, dopo aver avuto la residenza in Italia o un’attività in Italia per 5 anni.

In questo caso è possibile beneficiare del bonus prima casa per gli acquisti di immobili che si trovano (in alternativa):

  • nel comune di nascita;
  • in quello di residenza precedente al trasferimento;
  • nel territorio dove si svolgeva la propria attività prima di spostarsi all’estero.

E non è solo il lavoro ad aprire le porte delle agevolazioni, spiega l’Agenzia delle Entrate, ma ogni tipo di attività ivi incluse quelle svolte senza remunerazione, come ad esempio le attività di studio, di volontariato e sportiva”.

Ampio è il canale d’accesso alle agevolazioni e più morbide sono anche le condizioni da rispettare per beneficiare degli sconti d’imposta: diversamente da chi si trova in Italia, non è richiesto il trasferimento della residenza nel comune dell’immobile oggetto del bonus e la destinazione ad abitazione principale.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network