Bonus mobili 2026, proroga o abolizione? Novità attese in Legge di Bilancio

In bilico il destino del bonus mobili 2026: sarà proroga o abolizione? I nodi da sciogliere con la Legge di Bilancio

Bonus mobili 2026, proroga o abolizione? Novità attese in Legge di Bilancio

Il bonus mobili sarà oggetto di proroga per il 2026 o verrà abolito?

Questo uno dei quesiti che accompagna l’attesa sulla Legge di Bilancio. Il DdL dovrebbe ormai arrivare a stretto giro, e mentre iniziano a trapelare novità per quel che riguarda i bonus per ristrutturare casa, non vi sono notizie sul fronte della detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Bonus mobili fino al 31 dicembre 2025, ci sarà la proroga?

Il bonus mobili è lo sconto fiscale che, negli ultimi anni, ha affiancato il bonus ristrutturazione, riconoscendo ai contribuenti una detrazione del 50 per cento.

In sostanza, chi ha effettuato lavori di manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia della propria casa, ha potuto contare sulla possibilità di detrarre dalle imposte una quota della spesa sostenuta per il cambio di arredi ed elettrodomestici. Cucine, letti, ma anche frigoriferi, lavatrici e condizionatori sono alcuni dei costi coperti dal bonus fiscale, almeno fino al 31 dicembre 2025.

Cosa cambia dal 2026? Ad oggi, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025, il bonus mobili arriverà a scadenza alla fine dell’anno. Una data da monitorare per chi, nel 2024 e nel 2025, ha effettuato lavori di riqualificazione inclusi nel bonus ristrutturazione e intende rimodernare l’arredo della propria casa.

Proroga o abolizione: il destino del bonus mobili in Legge di Bilancio 2026

A differenza dei bonus casa, la scorsa Manovra ha previsto il rinnovo per una sola annualità del bonus mobili, che quindi salvo novità arriverà a naturale scadenza tra pochi mesi.

Nelle ultime ore il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha palesato la volontà di voler prorogare i bonus casa nella misura del 50 per cento sulla prima casa e del 36 per cento sugli altri immobili anche per il 2026. Il taglio al 36-30 per cento già messo nero su bianco dovrebbe essere quindi evitato, ma non è stata fatta menzione del destino del bonus mobili ed elettrodomestici.

Ci si chiede quindi se si tratti di un’omissione voluta o meno, ossia se nei margini stretti della Manovra da 16 miliardi, attesa al tavolo del Consiglio dei Ministri tra il 14 e il 15 ottobre, troverà spazio anche la proroga del bonus mobili o se ne verrà certificato l’addio.

C’è da dire che, almeno negli anni passati, alla proroga del bonus elettrodomestici è sempre stata affiancata anche la conferma della detrazione per arredi ed elettrodomestici. Le due agevolazioni hanno seguito lo stesso binario, e non è quindi detto che la stessa logica non venga applicata anche per il 2026.

Nell’attesa, una panoramica delle regole del bonus elettrodomestici fino alla fine del 2025

Per avere un quadro chiaro dello scenario dei bonus casa operativi dal prossimo anno l’attesa è d’obbligo. La Legge di Bilancio 2026 verrà chiusa entro la fine dell’anno, dopo l’iter parlamentare chiamato a dare il via libera definitivo al testo.

Nel frattempo, è bene ribadire che a poter fruire del bonus mobili sono esclusivamente i contribuenti che effettuano lavori di ristrutturazione edilizia ammessi in detrazione, che acquistano mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

La detrazione del 50 per cento è riconosciuta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto a fruire del bonus per arredi e grandi elettrodomestici siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.

Quindi, ai fini dell’accesso al beneficio della detrazione del 50 per cento per il 2025 è necessario che i lavori di ristrutturazioni siano iniziati dal 1° gennaio 2024.

L’importo dello sconto fiscale è calcolato su un limite massimo di spesa fissato a 5.000 euro per l’anno in corso così come per il 2024.

Fino al 31 dicembre 2023 il tetto massimo detraibile era pari a 8.000 euro e, si ricorda, per il 2022 era possibile detrarre un massimo di 10.000 euro di spesa, importo fissato invece a 16.000 euro nel 2021.

AnnoLimite di spesa ammesso in detrazione
2021 16.000 euro
2022 10.000 euro
2023 8.000 euro
2024 5.000 euro
2025 5.000 euro

Un progressivo décalage che ha ridotto la portata dell’agevolazione, che tuttavia resta una delle più interessanti per chi ristruttura casa. Si resta quindi in attesa di novità per il 2026, per “sciogliere i nodi” sul destino del bonus fiscale dal prossimo 1° gennaio.

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