Bonus studenti, dipendenti e datori di lavoro sotto i riflettori

Rosy D’Elia - Fisco

Nella settimana dal 1° al 7 aprile sotto la lente di ingrandimento il presente e il futuro dei bonus in campo per gli studenti, per i dipendenti e per i datori di lavoro mentre il Superbonus si avvia sempre più al tramonto: una panoramica delle principali notizie

Bonus studenti, dipendenti e datori di lavoro sotto i riflettori

Nella prima settimana di aprile sotto i riflettori c’è il futuro dei bonus in campo per gli studenti, con l’arrivo del decreto attuativo per l’erogazione delle borse di studio relative all’Erasmus italiano, per i dipendenti, con le anticipazioni del Governo sulle prossime decisioni che riguardano il taglio del cuneo fiscale, e per i datori di lavoro, con l’attesa dei provvedimenti sulle agevolazioni legate alle assunzioni di categorie svantaggiate e di colf e badanti.

Nel frattempo con la scadenza del 4 aprile per la comunicazione delle cessioni del credito legate al Superbonus e le ultime novità normative, la maxi agevolazione si avvia sempre di più al tramonto.

Una panoramica sulle principali notizie dal mondo del Fisco e del Lavoro nella settimana dal 1° al 7 aprile.

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Bonus studenti 2024: le novità sulle borse di studio per l’Erasmus italiano

I lavori di attuazione della Legge di Bilancio 2024 procedono a rilento: come evidenziato nel monitoraggio pubblicato su queste pagine la scorsa settimana, a distanza di tre mesi dall’entrata in vigore della Manovra, solo circa il 5 per cento dei provvedimenti da approvare ha ottenuto il via libera.

Nonostante la lentezza, si muovono i primi passi ed è pronto per arrivare in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del bonus studenti per la partecipazione alle esperienze di Erasmus italiano: la Ministra dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini ha firmato il testo il 28 marzo scorso.

Saranno, poi, i singoli Atenei a stabilire i dettagli: dai requisiti alla cifra totale. In ogni caso il beneficio sarà riconosciuto a coloro che hanno un ISEE fino a 36.000 euro e potrà arrivare a un massimo di 1.000 euro mensili per un periodo che arriva fino a 6 mesi.

Bonus dipendenti in busta paga: uno sguardo al futuro

Nel frattempo, sempre in tema di bonus, arrivano anticipazioni sul futuro dell’esonero contributivo previsto per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti:

  • pari a 6 punti percentuali per le retribuzioni imponibili fino a 2.692 euro;
  • pari a 7 punti percentuali per quelle fino a 1.923 euro.

Con il taglio dei contributi dovuti, si garantiscono aumenti in busta paga fino a 100 euro a coloro che hanno una retribuzione fino a un massimo di 35.000 euro, in linea con le misure adottate nel 2023 per tutelare il potere di acquisto di cittadini e cittadine.

Con la Legge di Bilancio 2024 sono stati stanziati oltre 10 miliardi di euro per confermare il taglio del cuneo fiscale e contributivo sugli stipendi di tutto l’anno, escludendo, però, le tredicesime.

Secondo quanto anticipato dal viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo e riportato dal quotidiano Il Sole 24 Ore nell’edizione del 6 aprile, ci sarebbe l’intenzione di introdurre misure di detassazione per la mensilità aggiuntiva, almeno per le retribuzioni più basse. Ma questo passo avanti potrebbe dipendere dal successo del concordato preventivo, su cui è difficile attualmente fare delle stime.

Con uno sguardo ancora più lungo, la premier Meloni durante l’intervista con Bruno Vespa su Rai 1 per il programma Porta a Porta nella giornata del 4 aprile, ha confermato la volontà di mantenere gli aumenti in busta paga anche per il prossimo anno, nonostante le difficoltà.

“Quando hai 200 miliardi quasi di bonus edilizi che ti compromettono sette leggi finanziarie non è facilissimo, però cerchiamo di fare il nostro meglio.”

D’altronde tornare dopo l’accelerata sul taglio del cuneo fiscale e contributivo dello scorso anno sarebbe, ormai, difficile tornare indietro.

Bonus per i datori di lavoro: attesa per le istruzioni

E sempre ai microfoni di Bruno Vespa la presidente del Consiglio ha parlato anche del bonus messo in campo per le assunzioni 2024, la super deduzione al 120 per cento prevista dal decreto legislativo numero 209 del 2023, indicandola tra le misure capaci di creare le condizioni favorevoli per le imprese che vogliono assumere nuovo personale.

Le stime sugli effetti sono ottimistiche, ma sull’agevolazione mancano ancora le istruzioni operative e il decreto attuativo per stabilire il coefficiente di maggiorazione in caso di assunzione di persone svantaggiate tra cui rientrano anche le donne e i giovani con particolari requisiti.

Stando alle anticipazioni, anche questo decreto attuativo sarebbe in dirittura d’arrivo.

E sempre in tema di bonus riconosciuti ai datori di lavoro si attendono anche le istruzioni dall’INPS per l’accesso all’esonero contributivo fino a 3.000 euro per l’assunzione di badanti per attività di assistenza a persone anziane con più di 80 anni e titolari di indennità di accompagnamento.

Secondo quanto previsto inizialmente nella bozza del testo del decreto PNRR, l’agevolazione avrebbe dovuto essere operativa dal 1° aprile 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Ma la data di partenza non è stata confermata e si attendono, ora, le indicazioni operative.

Superbonus verso il tramonto

E mentre si scaldano i motori per accedere a nuovi benefici o per confermare quelli già in vigore, il Superbonus si avvia sempre di più al tramonto.

Il 4 aprile con la scadenza per la comunicazione della cessione del credito e dello sconto in fattura e le ultime novità normative approvate ha segnato una data spartiacque.

Tra le disposizioni contenute nel DL n. 39 del 2024:

  • l’eliminazione della della remissione in bonis, lo strumento che avrebbe dovuto permettere la regolarizzazione del mancato adempimento comunicativo, con la trasmissione dei dati e il pagamento di una sanzione entro il 15 ottobre prossimo;
  • la chiusura totale sulla possibilità di beneficiare dei bonus edilizi tramite le modalità alternative alla detrazione per coloro che ancora ne avevano accesso, come gli enti del Terzo Settore.

L’ultimo intervento si somma ai precedenti ed è finalizzato ad arginare sempre di più gli effetti della maxi agevolazione sulle casse dello Stato, un aspetto che il Governo non perde occasione per sottolineare, come si evince dalle ultime dichiarazioni rilasciate su Rai 1 sul cuneo fiscale e contributivo dalla premier Meloni, e con cui anche il DEF, il Documento di Economia e Finanza atteso in Consiglio dei Ministri il prossimo 9 aprile, si trova a dover fare i conti.

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