Bonus 1000 euro professionisti, mensilità di maggio in automatico: a sbloccarla il DL Agosto

Rosy D’Elia - Ordini e casse professionali

Bonus 1000 euro professionisti, le erogazioni automatiche della mensilità di maggio sono partite: dopo mesi di ritardo, a sbloccare la situazione è stato il Decreto Agosto. L'indennità può essere richiesta anche da chi non ha presentato domanda per i mesi di marzo e aprile, entro la scadenza del 14 settembre 2020.

Bonus 1000 euro professionisti, mensilità di maggio in automatico: a sbloccarla il DL Agosto

Bonus 1.000 euro professionisti, i beneficiari dell’indennità nei mesi di marzo e aprile hanno ottenuto il rinnovo automatico per il mese di maggio, grazie a quanto previsto nel decreto Agosto.

Per la maggior parte delle categorie, l’erogazione dell’indennità è avvenuta tra il 17 e il 19 agosto 2020.

I professionisti iscritti alle casse di previdenza privata possono fare richiesta entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto anche se non hanno fatto domanda per i due mesi in questione: la scadenza da rispettare è il 14 settembre 2020.

Alla storia travagliata dell’indennità destinata ai professionisti ordinistici si aggiunge un altro tassello, che potrebbe comunque lasciare alcune questioni aperte.

Bonus 1000 euro professionisti, mensilità di maggio in automatico: a sbloccarla il DL Agosto

Per una visione chiara sulla vicenda, infatti, occorre fare un passo indietro al DL Rilancio, approvato lo scorso maggio.

Nel testo definitivo del Decreto Agosto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto 2020, l’articolo 13 è dedicato alle “Disposizioni concernenti l’indennità a valere sul Fondo per il reddito di ultima istanza”.

Il bonus 1.000 euro destinato ai professionisti ordinistici è rimasta per mesi una misura di sostegno solo sulla carta.

Il testo che lo ha previsto non indicava né importi, né tempi di attuazione. Due informazioni chiarite, dopo una settimana dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL numero 34 del 2020, dal ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri durante l’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato del 26 maggio 2020.

Indennità di maggio pari a 1.000 euro per i professionisti come per tutte le altre categorie e modalità di erogazione stabilite con un decreto interministeriale, MEF e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, annunciava il Ministro.

Il decreto interministeriale è arrivato a distanza di 3 giorni, ma solo per la mensilità di aprile, quello di maggio non è mai arrivato e non arriverà.

Come si legge nel testo la “completa attuazione” del bonus 1.000 euro per i professionisti iscritti alle casse di previdenza privata arriva, dopo mesi, con il Decreto Agosto.

Il via libera prevederebbe un doppio binario:

  • erogazione dell’indennità di maggio in automatico per i soggetti già beneficiari della misura di sostegno nei mesi precedenti e che conservano i requisiti richiesti;
  • possibilità di presentare domanda per ottenere il bonus 1000 euro di maggio per i professionisti che non lo hanno richiesto nei mesi precedenti entro 30 giorni dall’entrata in vigore del DL approvato.

“L’ultimo scostamento di bilancio potrebbe venire in aiuto in quanto si parla di una carenza di risorse stanziate”, aveva infatti anticipato Andrea Benetti, direttore ISNEC, durante l’intervista del 3 agosto 2020.

Bonus 1.000 euro professionisti maggio in automatico o tramite domanda per chi non lo ha già richiesto

Il testo ufficiale del Decreto Agosto conferma che anche chi non ha ricevuto il bonus 1.000 euro professionisti può ricevere l’indennità presentando domanda in linea con quanto stabilito dal decreto interministeriale del 29 maggio 2020.

Il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto 2020 ed è entrato in vigore il giorno successivo.

I professionisti ordinistici che non hanno richiesto l’indennità in precedenza devono presentare alla Cassa di appartenenza, insieme alla domanda, i seguenti documenti:

  • un’autodichiarazione ai sensi del DPR numero 445 del 2000;
  • copia del documento di identità;
  • copia del codice fiscale;
  • coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’indennità.

Nell’autocertificazione il professionista deve dichiarare sotto la propria responsabilità di possedere i seguenti requisiti:

  • di essere libero professionista, non titolare di pensione diretta e non titolare di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
  • di non aver percepito o di percepire le prestazioni previste dagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del Decreto Legge 17 marzo, n. 18, il reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, le prestazioni di cui all’articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, né le indennità di cui agli articoli 84, 85, 98 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34;
  • di non aver presentato per il medesimo fine istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria;
  • di aver conseguito nell’anno di imposta 2018 un reddito professionale non superiore agli importi di cui all’articolo 1, comma 2 lettere a) e b), del decreto ministeriale 28 marzo 2020 oppure, in caso di iscrizione all’ente di diritto privato di previdenza obbligatoria nel corso dell’anno 2019 e 2020, di aver conseguito redditi professionali non superiori ai predetti importi;
  • di aver chiuso la partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 maggio 2020 ovvero di aver subito una riduzione di almeno il 33 per cento del reddito relativo al primo trimestre 2020 rispetto al primo trimestre 2019, ovvero per i titolari di redditi inferiori a 35.000 euro, di essere nelle condizioni di cui all’articolo 1 del decreto interministeriale del 29 maggio 2020.

Si tratta dello stesso schema di documenti e di requisiti richiesti per aprile, uno schema che sottolinea la necessità di rientrare in un certo limite di reddito, 35.000 o 50.000. E che, come hanno sottolineato più volte i professionisti, ha fatto emergere da subito una disparità forte rispetto ad altre categorie.

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