Assegno unico, bonus anche per i genitori vedovi: le istruzioni INPS

Giuseppe Guarasci - Leggi e prassi

La maggiorazione dell'assegno unico spetta anche ai genitori vedovi, nell'anno della morte dell'altro genitore lavoratore. Lo chiarisce l'INPS nel messaggio numero 174 del 17 febbraio 2023. La somma sarà riconosciuta in automatico

Assegno unico, bonus anche per i genitori vedovi: le istruzioni INPS

L’INPS fornisce chiarimenti sulla maggiorazione dell’importo dell’assegno unico, nel caso di genitori rimasti vedovi nel periodo di fruizione dell’agevolazione.

Il cosiddetto “bonus” previsto nel caso di due genitori con redditi da lavoro viene esteso anche ai nuclei familiari con genitori vedovi.

Spetterà nell’annualità in cui si è verificata la morte del genitore lavoratore. La maggiorazione verrà attribuita in maniera automatica per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2022.

Lo chiarisce il messaggio INPS numero 724 del 17 febbraio 2023.

Assegno unico, bonus anche per i genitori vedovi: le istruzioni INPS

Con il messaggio numero 724 del 17 febbraio 2023 l’INPS fornisce chiarimenti sull’assegno unico e universale per i figli a carico, introdotto dal decreto legislativo numero 230 del 29 dicembre 2021.

INPS - Messaggio numero 724 del 17 febbraio 2023
Assegno unico e universale per i figli a carico di cui al decreto legislativo n. 230/2021, e successive modificazioni. Applicazione della maggiorazione per i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro, nel caso di genitori rimasti vedovi nel periodo di fruizione della misura.

Le precisazioni fornite dall’Istituto riguardano la maggiorazione prevista dall’articolo 4, comma 8, per il secondo percettore di reddito.

La norma fornisce le regole da seguire per l’attribuzione del cosiddetto “bonus”:

“Nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella 1, fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro. Per livelli di ISEE superiori a 40.000 euro la maggiorazione non spetta.”

Ricapitolando, quindi, la maggiorazione è concessa nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori.

L’importo varia come di seguito elencato:

  • 30 euro mensili, con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro;
  • riduzione graduale fino al valore ISEE di 40.000 euro;
  • nessuna attribuzione della maggiorazione per nuclei con ISEE superiore a 40.000 euro.

Dal momento che lo scopo del bonus è quello di fornire un incentivo all’occupazione dei genitori dello stesso nucleo familiare, in linea di principio tale importo non dovrebbe spettare nel caso di nuclei familiari con un unico genitore vedovo, anche nel caso in cui lo stesso sia un lavoratore.

I chiarimenti sono stati forniti dalla circolare numero 23 del 9 febbraio 2022 e dal messaggio numero 1714 del 20 aprile 2022, che si concentra sulle maggiorazioni per i nuclei con per figli maggiorenni e genitori separati.

Assegno unico, bonus anche per i genitori vedovi: le istruzioni INPS

I chiarimenti forniti dall’INPS nel messaggio numero 724/2023 tengono conto della maggiore fragilità dei nuclei con un genitore vedovo.

Con parere favorevole del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, l’INPS comunica che il bonus per il secondo percettore di reddito sarà riconosciuto anche nei casi di genitori vedovi, nel caso in cui la morte dell’altro genitore lavoratore si sia verificata nell’anno in cui è riconosciuto l’assegno unico.

I nuclei familiari interessati non dovranno provvedere ad ulteriori adempimenti: le somme verranno riconosciute in automatico.

Nel messaggio si sottolinea, infatti, quanto di seguito riportato:

“Pertanto, per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno - qualora spettante - per la mensilità di marzo 2023.”

Le stesse regole verranno applicate anche per le annualità future.

In conclusione, quindi, se la morte del genitore lavoratore avviene nel corso dell’annualità di fruizione dell’assegno unico non determina la perdita del bonus per tale annualità.

La prestazione verrà riconosciuta fino alla nuova annualità.

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