Il venerdì nero degli accessi al sito dell’Agenzia delle Entrate

Salvatore Cuomo - Fisco

Portale dell'Agenzia delle Entrate in tilt per un ingorgo di accessi alla precompilata, le impressioni del day after di una giornata complicata per gli operatori del Fisco

Il venerdì nero degli accessi al sito dell'Agenzia delle Entrate

Tra il giovedì di apertura dell’operatività della dichiarazione precompilata e il venerdì di scadenze ordinarie di versamento, si è concretizzato un inatteso - ma non troppo - imprevisto da venerdì nero che si è abbattuto sul calendario degli adempimenti tributari.

Una problematica che ha indotto l’Agenzia e dover preannunciare con proprio comunicato che:

“provvederà a emanare un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici non appena Sogei avrà provveduto alla risoluzione dei malfunzionamenti in area riservata.”

Non dimenticando anche i problemi segnalati sul sito INPS per le domande del Bonus Giovani under 35, peraltro fruibili fino ad esaurimento risorse stanziate, ma questa è altra vicenda.

Sito dell’Agenzia delle Entrate in tilt, colpa solo di Sogei?

La responsabilità del blocco al sito dell’Agenzia delle Entrate può essere attribuita solo a Sogei? A leggere l’Home Page del proprio portale in effetti potremmo dire di si:

“Sistema informativo della fiscalità, Anagrafe tributaria, Ricetta elettronica, Tessera sanitaria, Dichiarazione precompilata, Fatturazione elettronica, Controllo e tracciamento delle merci in import ed export e ANPR sono solo alcuni fra i progetti strategici che abbiamo realizzato per la digitalizzazione del nostro Paese. Anticipare e interpretare le necessità di innovazione dei Dipartimenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze, delle Agenzie fiscali e della Guardia di Finanza è il nostro core business”

Ma, pur prendendo atto che essa ha la responsabilità tecnica del funzionamento del sistema informatico, a parere di chi scrive una certa responsabilità l’ha avuta anche chi, pur sapendo che in determinate date vi sono già dei picchi di flussi telematici e di accessi al sistema (come può essere appunto il 16 del mese), ha scelto di dare il via ad un importante appuntamento come quello dell’invio della dichiarazione precompilata.

In tanti attendevano questo appuntamento per procedere quanto prima affinché possano poi ricevere i rimborsi attesi appena possibile.

Già nella prima metà del giovedì erano giunte in sede richieste riguardo il perché il canale dedicato non fosse ancora attivo, cosa che è poi avvenuta nel pomeriggio del giorno stesso.

Testimonianza del fatto che a 10 anni dalla sua introduzione questa funzionalità ha ormai attecchito quanto meno su quella porzione di cittadinanza più avvezza al digitale.

L’errore del lancio della Precompilata 2025 nel pieno delle scadenze di metà mese

E chi poteva valutare questo rischio se non chi ha la contezza del calendario degli adempimenti tributari?

Chi sia questa figura apicale dei flussi operativi non saprei individuarlo con precisione, ma certo al suo posto mi sarei chiesto ed avrei posto la domanda ai responsabili della macchina informatica, che avrà tarato le possibilità di accesso su flussi sì importanti ma probabilmente non dai numeri cosi elevati.

Si è tentato di dare un primo riscontro al problema creando le “code di accesso telematiche” e limitando l’accesso a soli 10 minuti, ma tra alti e bassi che sembrano ancora manifestarsi ancorché in misura minore, il peggio sembra essere passato.

È per vero che da notizie informalmente raccolte sembra fossero stati rilevati fin dal giovedì notte problemi alla rete interna del MEF, a cui si è poi sovrapposto l’ingorgo degli accessi al cloud dell’Agenzia.

Da profano della materia informatica, potrei comunque pensare che tale concomitanza possa aver influito ma senza conferme ufficiali è difficile andare oltre le mere ipotesi.

Resta il fatto che tale avvenimento rimarca per l’ennesima volta che una più attenta pianificazione e gestione degli adempimenti e del loro calendario è d’obbligo, come evidente anche in tempi di “rivoluzione digitale”. Una concertazione preventiva tra le parti coinvolte potrebbe essere la via migliore.

Si arriverà mai a questo?

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