Rottamazione quater, in arrivo la scadenza della quarta rata

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Rottamazione quater, quarta rata in scadenza alla fine di maggio. La tolleranza di cinque giorni rinvia il termine ultimo di qualche giorno. Le regole e il calendario dei pagamenti 2024

Rottamazione quater, in arrivo la scadenza della quarta rata

Rottamazione quater, si avvicina la scadenza della quarta rata.

Il termine ultimo per versare le somme dovute è fissato al 31 maggio, con possibilità di beneficiare della tolleranza aggiuntiva di cinque giorni in caso di lieve ritardo.

Occhi puntati quindi sull’appuntamento in scadenza a fine mese, che dopo la proroga delle prime tre rate al 15 marzo scorso fa di fatto ripartire il calendario ordinario dei pagamenti previsti per il 2024.

Per ricevere via email gli aggiornamenti gratuiti di Informazione Fiscale in materia di ultime novità ed agevolazioni fiscali e del lavoro, lettrici e lettori interessati possono iscriversi gratuitamente alla nostra newsletter, un aggiornamento fiscale al giorno via email dal lunedì alla domenica alle 13.00

Iscriviti alla nostra newsletter


Rottamazione quater, in arrivo la scadenza della quarta rata: si paga entro il 31 maggio 2024

Dopo il maxi appuntamento del 15 marzo con le prime tre rate (20 marzo considerando i cinque giorni di tolleranza), per chi ha aderito alla rottamazione quater delle cartelle si avvicina una nuova scadenza.

Il 31 maggio 2024 sarà necessario pagare la quarta delle quote dovute e il rispetto dei termini previsti è condizione essenziale per mantenere i benefici della definizione agevolata.

Non si parla al momento di deroghe rispetto al termine di fine mese, e se per le prime quote della rottamazione quater sono arrivate più proroghe ex post, con il fine di consentire la regolarizzazione degli omessi versamenti, al momento sembrano esclusi ulteriori interventi.

A dover versare la quarta rata della rottamazione quater entro la scadenza del 31 maggio sono quindi i contribuenti che entro il 20 marzo scorso hanno pagato le prime tre quote dovute, sulla base degli importi e della ripartizione dei versamenti riportata nella comunicazione AdER.

Come ricordato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, la norma prevede comunque una tolleranza di cinque giorni, per cui il pagamento è considerato tempestivo se effettuato entro mercoledì 5 giugno 2024.

In sostanza, chi salterà la scadenza del 31 maggio ma regolarizzerà l’omissione entro il 5 giugno non perderà i benefici della definizione agevolata.

Le restanti rate del 2024 andranno saldate entro il 31 luglio e il 30 novembre, ovvero secondo le scadenze del proprio piano contenuto nella Comunicazione delle somme dovute.

Rottamazione quaterScadenze 2024Con termine tolleranza
Prima, seconda e terza rata 15 marzo 20 marzo
Quarta rata 31 maggio 5 giugno
Quinta rata 31 luglio 5 agosto
Sesta rata 30 novembre 5 dicembre

Rottamazione quater, cosa succede a chi non paga la quarta rata in tempo

Il rispetto delle scadenze della rottamazione quater delle cartelle è fondamentale per beneficiare dei vantaggi della definizione agevolata.

Entro il 31 maggio prossimo, ad ultimo, sfruttando la tolleranza di cinque giorni, è necessario pagare l’importo della quarta rata dovuta interamente, per non perdere i benefici accordati dal Fisco.

L’omesso o insufficiente versamento fa infatti ritornare il contribuente sulla via ordinaria di recupero del debito.

In sostanza, agli importi contenuti nella comunicazione delle somme dovute trasmessa dall’AdER, tornano ad aggiungersi sanzioni e interessi precedentemente scontati.

I versamenti eventualmente eseguiti sono considerati a titolo di acconto relativamente a quanto complessivamente dovuto e riprendono quindi le attività ordinarie di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

La verifica degli omessi versamenti farà da apripista al riavvio delle ordinarie procedure di recupero dei debiti da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Se infatti per chi ha aderito alla rottamazione quater è prevista la sospensione delle procedure di recupero coattivo, tale beneficio si azzera in caso di mancato, tardivo o insufficiente versamento delle somme dovute.

Ecco quindi che l’AdER potrà riavviare le procedure cautelari ed esecutive per il recupero del debito maturato dal contribuente, quali fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti.

Nessuna deroga quindi per chi salta le scadenze della rottamazione delle cartelle esattoriali, che dovrà quindi tornare a fare i conti con le ordinarie procedure di riscossione.

Per ricevere via email gli aggiornamenti gratuiti di Informazione Fiscale in materia di ultime novità ed agevolazioni fiscali e del lavoro, lettrici e lettori interessati possono iscriversi gratuitamente alla nostra newsletter, un aggiornamento fiscale al giorno via email dal lunedì alla domenica alle 13.00

Iscriviti alla nostra newsletter


Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network