Scadenze novembre 2025, dal secondo acconto alla rottamazione: gran carico di pagamenti

Anna Maria D’Andrea - Scadenze fiscali

Un novembre carico di scadenze e appuntamenti con il Fisco: è tempo di versare il secondo acconto delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2025, ma anche la rata della rottamazione quater. Il calendario degli adempimenti del mese

Scadenze novembre 2025, dal secondo acconto alla rottamazione: gran carico di pagamenti

Novembre è da sempre uno dei mesi più intensi sul fronte delle scadenze fiscali.

Dal secondo acconto delle imposte, fino all’appuntamento con la rottamazione quater e non da ultimo il bollo sulle fatture elettroniche, sono i pagamenti a farla da padrone.

Così è anche per artigiani e commercianti, chiamati a versare a novembre la terza rata dei contributi minimi dovuti per il 2025, appuntamento che si accavalla con gli adempimenti periodici in materia di IVA, IRPEF e INPS per i sostituti d’imposta, per le imprese e i professionisti.

Un focus specifico sulle principali scadenze fiscali di novembre 2025.

Scadenze fiscali novembre 2025: il calendario

ScadenzaAdempimento
17 novembre Domanda canone Rai sulla pensione
17 novembre Contributi artigiani e commercianti
17 novembre Adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS
25 novembre Intrastat
30 novembre (*) Secondo acconto imposte
30 novembre (*) Rata rottamazione quater
30 novembre (*) Bollo e-fatture terzo trimestre
30 novembre (*) LIPE terzo trimestre

(*) Cadendo di domenica, le scadenze del 30 novembre sono automaticamente differite a lunedì 1° dicembre

Scadenza il 17 novembre per la domanda di addebito del canone Rai sulla pensione

È uno degli appuntamenti che inaugura lo scadenzario di novembre: entro lunedì 17 i pensionati possono presentare domanda per richiedere l’addebito del canone RAI sulla pensione.

L’appuntamento riguarda esclusivamente i titolari di redditi da pensione di importo non superiore a 18.000 euro, i quali possono scegliere di versare l’importo annuale del canone TV tramite trattenuta sull’assegno della pensione e non mediante addebito in bolletta.

La richiesta deve essere presentata al proprio ente pensionistico. Per quel che riguarda i pensionati INPS, la domanda può essere presentata online attraverso il servizio dedicato, o in alternativa tramite Contact Center o mediante i servizi offerti da patronati e intermediari dell’Istituto.

Artigiani e commercianti, scadenza il 17 novembre per la terza rata dei contributi minimi

Sempre fronte INPS, un ulteriore importante scadenza del mese interessa artigiani e commercianti, chiamati a versare la terza rata dei contributi fissi.

Per il 2025 le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche di artigiani e commercianti sono tutte pari al 24 per cento.

Si ricorda che da quest’anno si applicano le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, la quale ha previsto un nuovo esonero contributivo che permette di risparmiare il 50 per cento del versamento dei contributi dovuti alla gestione artigiani e commercianti nei primi tre anni di attività.

L’agevolazione è subordinata alla presentazione di un’apposita domanda, tramite il portale INPS. Vale la pena evidenziare che tuttavia si segnalano dei disservizi nella messa a punto dei modelli F24 da parte dell’INPS contenenti la contribuzione dovuta, senza tener conto per l’appunto della riduzione a metà dell’importo dovuto.

In caso di discrepanze, tramite la Comunicazione bidirezionale sarà possibile riallineare i calcoli rispetto alle domande di riduzione contributiva.

Adempimenti periodici IVA, IRPEF e INPS in scadenza il 17 novembre

Il 17 novembre sono in programma anche gli adempimenti periodici. I sostituti d’imposta, partite IVA, devono provvedere ai versamenti IVA, IRPEF e dei contributi INPS.

La scadenza dell’IVA sarà onnicomprensiva e interesserà in particolare

  • i contribuenti con liquidazione mensile;
  • i contribuenti con liquidazione trimestrale.

I primi dovranno versare l’IVA relativa allo scorso mese di ottobre, presentando il modello F24 in modalità telematica e inserendo il codice tributo 6010.

I contribuenti con obbligo trimestrale dovranno invece provvedere al versamento dell’imposta relativa al 3° trimestre del 2025. Il pagamento deve essere effettuato utilizzando il modello F24 in modalità telematica. Si può occupare dell’adempimento direttamente il contribuente o un intermediario abilitato. Nel modello F24 si deve inserire il codice tributo 6033, relativo al “Versamento IVA trimestrale - 3° trimestre.”

Il 17 novembre sono inoltre in calendario i pagamenti:

  • delle ritenute IRPEF relative ai redditi da lavoro dipendente ed assimilati corrisposti nel mese di ottobre;
  • dei contributi INPS dovuti dai sostituti d’imposta in relazione al mese precedente.

Scadenza il 25 novembre per gli elenchi Intrastat

Il 25 novembre è in programma una scadenza che interessa gli operatori intracomunitari che effettuano operazioni di cessioni o prestazioni di servizi nei confronti di altri soggetti UE.

Gli stessi dovranno inviare gli elenchi intrastat, entro il termine mensile canonico.

Sono interessati i contribuenti con obbligo mensile, chiamati a trasmettere i dati relativi alle cessioni e\o prestazioni di servizi Intra UE per le operazioni del mese di ottobre 2025.

Secondo acconto delle imposte in scadenza per tutti il 30 novembre 2025

Il focus degli appuntamenti con il Fisco sarà a fine mese.

Il 30 novembre bisognerà fare i conti con il secondo acconto delle imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2025. L’appuntamento, cadendo di domenica, subisce un rinvio automatico a lunedì 1° dicembre.

Un termine extra che tuttavia incide poco sull’appuntamento pesante con la seconda quota di IRPEF, IRES, IRAP e imposte sostitutive, che interesserà dipendenti, pensionati e titolari di partita IVA.

Si ricorda che, in linea generale, l’acconto deve essere corrisposto se l’imposta dichiarata nell’anno, riferita quindi all’anno di imposta 2024, è superiore a 51,65 euro di importo, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze.

L’acconto è pari al 100 per cento dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate, secondo le seguenti regole:

  • in un’unica soluzione entro il 30 novembre se è di importo inferiore a 257,52 euro;
  • in due rate, se pari o superiore a 257,52 euro; la prima entro il 30 giugno - salvo proroga - insieme al saldo, la seconda entro il 30 novembre.

A differenza della prima quota dovuta, il secondo o unico acconto di novembre non può essere rateizzato. Si paga in un’unica soluzione e, al momento, non paiono esservi spazi per la riproposizione della norma che nell’ultimo biennio ha consentito alle partite IVA minori di beneficiare del rinvio e della dilazione delle somme dovute.

Rottamazione quater in scadenza il 30 novembre 2025. Si arriva al 9 dicembre tra differimenti e termine di tolleranza

Altro importante appuntamento del 30 novembre riguarda i contribuenti che sono in regola con la rottamazione quater.

Entro questa data, automaticamente differita al 1° dicembre, bisogna versare la decima rata del piano originario o la seconda per i riammessi.

Come di consueto è previsto anche un termine di tolleranza di 5 giorni per i versamenti tardivi, regola che fa quindi slittare al 9 dicembre la scadenza ultima per pagare.

Vale la pena specificare che chi non paga decade in automatico dalla rottamazione e, sulla base delle regole previste ad oggi dal DdL di Bilancio 2026, non sarà possibile salire sul treno dei beneficiari della nuova definizione agevolata in partenza il prossimo anno.

Bollo sulle e-fatture e LIPE: in scadenza a fine novembre anche gli adempimenti per le partite IVA

A corollario di uno scadenzario ricco e pesante, bisognerà tenere a mente anche gli appuntamenti legati alla fatturazione elettronica.

Il 30 novembre è programma il termine di scadenza delle LIPE.

L’invio dei dati relativi ai mesi di luglio, agosto e settembre dell’anno in corso dovrà essere effettuato in via telematica, utilizzando il modello Comunicazione liquidazioni periodiche IVA, con la possibilità di effettuare la trasmissione entro il termine ultimo di lunedì 1° dicembre.

È automaticamente differita al 1° dicembre anche la scadenza che interessa il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche.

Si ricorda che, a differenza dei primi due appuntamenti, non sono previsti rinvii legati all’importo dovuto. Chiamati alla cassa sono quindi sia i contribuenti per i quali il bollo per il primo e secondo trimestre dell’anno risulta inferiore a 5.000 euro, che in generale tutti coloro tenuti a pagare l’imposta relativa al terzo trimestre.

Una scadenza di rilievo che chiuderà uno scadenzario ricco e intenso per tutti i contribuenti, così come per gli intermediari.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network