Professionisti della PA a tempo determinato: possibilità di scelta tra cassa privata e INPS

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

I professionisti assunti a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione per l'attuazione del PNRR potranno scegliere se restare iscritti alla cassa privata di appartenenza oppure passare alla gestione INPS per la durata del contratto. La scelta deve avvenire entro 30 giorni dall'assunzione. Le disposizioni sono contenute nel decreto del Ministero del Lavoro pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 2 novembre 2022.

Professionisti della PA a tempo determinato: possibilità di scelta tra cassa privata e INPS

I professionisti della PA, assunti a tempo determinato per l’attuazione del PNRR, hanno la possibilità di scegliere se mantenere l’iscrizione alla propria cassa previdenziale privata oppure passare alla gestione dei dipendenti pubblici.

Lo stabilisce il Ministero del Lavoro nel decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 2 novembre 2022, firmato anche dal Ministero dell’Economia e da quello della Pubblica Amministrazione.

La comunicazione obbligatoria con la scelta deve essere inviata tramite PEC all’ente previdenziale di appartenenza entro 30 giorni dall’assunzione.

Per i professionisti già in attività alla data di pubblicazione del decreto il termine è fissato al 2 dicembre 2022.

Professionisti della PA a tempo determinato: possibilità di scelta tra cassa privata e INPS

Il decreto interministeriale del 2 settembre del Ministero del Lavoro è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 2 novembre 2022.

Questo prevede che i professionisti assunti dalla Pubblica Amministrazione a tempo determinato per l’attuazione del PNRR, come stabilito dal decreto legge n. 80 del 2021, debbano scegliere se mantenere l’iscrizione alla propria cassa di previdenza privata oppure passare alla gestione INPS.

L’eventuale cambio di gestione sarebbe relativo solamente al periodo di attività svolta presso gli enti pubblici. I professionisti in questione, infatti, sono inquadrati a tutti gli effetti come lavoratori dipendenti e pertanto possono beneficiare delle stesse disposizioni contrattuali dei dipendenti della Pubblica Amministrazione iscritti alla gestione INPS.

Nel caso in cui il lavoratore decida di passare alla gestione pubblica, l’ente previdenziale privato sospende l’iscrizione e la relativa posizione assicurativa non sarà modificata fino alla fine del rapporto presso la Pubblica Amministrazione.

Inoltre, per tutta la durata del contratto da dipendente il lavoratore non sarà tenuto a versare alcun contributo a fini previdenziali o assistenziali alla cassa privata, ma non potrà usufruire delle prestazioni associate all’iscrizione. L’unica eccezione è rappresentata dagli eventuali contributi obbligatori per il semplice mantenimento dell’iscrizione all’albo o all’ordine professionale di appartenenza.

Al termine del periodo di lavoro il professionista potrà effettuare il ricongiungimento presso l’ente privato dei contributi maturati all’INPS.

Professionisti della PA a tempo determinato: la scelta va comunicata entro 30 giorni dall’assunzione

Nel caso in cui, invece, il lavoratore decida di mantenere l’iscrizione presso l’ente previdenziale privato, la posizione assicurativa resterà attiva e continuerà ad essere alimentata durante il rapporto di lavoro dipendente.

Il che comporta il versamento della contribuzione soggettiva ed integrativa minima, se prevista dal relativo ordinamento.

Inoltre, sarà dovuta anche la contribuzione per la copertura delle prestazioni assistenziali erogate a vario titolo dall’ente previdenziale privato, ad esclusione della contribuzione per l’indennità di maternità, dato che la copertura è assicurata dall’INPS.

Il professionista non potrà ricevere prestazioni assistenziali dello stesso tipo da entrambe le gestioni e al momento della richiesta dovrà rilasciare un’apposita dichiarazione.

I lavoratori in questione dovranno inviare alla cassa privata di appartenenza un’apposita comunicazione in cui si dichiara l’accettazione dell’incarico presso la Pubblica Amministrazione e la scelta effettuata, a prescindere dal fatto che si tratti del mantenimento dell’iscrizione o del cambio di gestione.

Questa va inviata tramite PEC entro 30 giorni dall’atto di assunzione. I professionisti che alla data di pubblicazione del decreto risultano già assunti dovranno presentare tale comunicazione entro il 2 dicembre 2022.

Infine, se l’ente previdenziale privato già prevede la possibilità per un professionista lavoratore dipendente di optare per il versamento allo stesso dei contributi previdenziali relativi a tale attività, il lavoratore potrà scegliere questo regime, comunicandolo alla cassa e all’Amministrazione pubblica datore di lavoro.

Gazzetta Ufficiale n. 256 del 2 novembre 2022 - Decreto 2 settembre 2022
Opzione per il mantenimento o meno dell’iscrizione alla cassa previdenziale di appartenenza per i professionisti assunti a tempo determinato dalla pubblica amministrazione

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