Pin INPS o SPID: come si richiede? Procedura semplificata per il bonus 600 euro

Anna Maria D’Andrea - Incentivi alle imprese

Pin INPS: procedura semplificata per richiedere le credenziali per fare domanda di bonus 600 euro e baby sitter. Per tutti arriverà a breve il riconoscimento a distanza per le credenziali dispositivo. Resta la possibilità di accedere ai servizi online INPS con lo SPID. Domande presentabili dal prossimo 1° aprile 2020.

Pin INPS o SPID: come si richiede? Procedura semplificata per il bonus 600 euro

Pin INPS: procedura semplificata per le domande di bonus 600 euro e baby sitter.

Come richiedere il Pin INPS dispositivo?

La cassetta degli attrezzi necessaria per le domande di agevolazione introdotte per l’emergenza coronavirus si fa più leggera: basteranno i primi 8 caratteri del Pin inviato tramite sms o e-mail per richiedere l’indennità di 600 euro ed i voucher baby sitter.

Una semplificazione per il momento temporanea, ma che si estenderà presto a tutti i servizi INPS online: è in arrivo il riconoscimento a distanza per la richiesta del Pin dispositivo.

Per richiedere i bonus introdotti dal Decreto Cura Italia servirà il Pin INPS dispositivo o, in alternativa, le credenziali SPID, CNS o CIE.

Le prime indicazioni fornite sulle modalità di richiesta del bonus di 600 euro per i titolari di partita IVA, per gli stagionali e per gli operai agricoli sono state fornite con il messaggio del 26 marzo 2020.

Non è chiaro se l’invio della domanda per il bonus di 600 euro introdotto per l’emergenza coronavirus possa essere effettuato anche per il tramite di intermediari delegati.

Le prime istruzioni pubblicate riportano, tra le modalità di richiesta, la procedura diretta da parte del contribuente e l’invio per il tramite di patronati.

Attualmente è quindi indispensabile avere il Pin dispositivo INPS o, in alternativa, le credenziali SPID, CIE o CNS. Vediamo come fare richiesta alla luce della nuova procedura semplificata.

Pin INPS o SPID: come si richiede? Procedura semplificata per il bonus 600 euro, bastano i primi 8 caratteri

Non cambia la modalità di richiesta del Pin INPS per il bonus di 600 euro e per il bonus baby sitter.

Il Pin potrà essere richiesto nelle seguenti modalità:

  • sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
  • Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).

La novità comunicata con il Messaggio INPS numero 1381 del 26 marzo 2020 riguarda gli elementi necessari per poter fare domanda per le seguenti prestazioni:

  • indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO;
  • indennità lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali;
  • indennità lavoratori del settore agricolo;
  • indennità lavoratori dello spettacolo;
  • bonus per i servizi di baby-sitting.

Basteranno le prime 8 cifre del Pin INPS ricevute tramite sms o e-mail per la compilazione e l’invio della domanda.

Nel caso di mancata ricezione della prima parte del Pin entro 12 ore dalla richiesta si consiglia di chiamare il Contact Center INPS.

La semplificazione procedurale è evidente: nella generalità dei casi, per poter fare domanda ed ottenere le prestazioni sociali agevolate è necessario attendere il recapito della seconda parte del Pin INPS tramite Posta, con un’attesa pari a circa 15 giorni.

Il Pin INPS ricevuto deve esser poi convertito in Pin dispositivo. Insomma, un iter tutt’altro che immediato.

Il Pin dispositivo INPS viene invece rilasciato subito dagli Uffici dell’Istituto. Le sedi territoriali rilasciano immediatamente le credenziali, ma è evidente che a fronte della situazione emergenziale dovuta alla diffusione del coronavirus non è possibile avvalersi di tale procedura.

Il messaggio del 26 marzo 2020 comunica l’avvio di una corsia privilegiata per i contribuenti destinatari delle misure economiche introdotte dal Decreto Cura Italia, tra cui per l’appunto il bonus di 600 euro.

Pin INPS semplificato online: in arrivo la richiesta con riconoscimento a distanza

Alla prima semplificazione seguirà uno snellimento complessivo della procedura per ottenere il Pin INPS dispositivo.

L’Istituto sta per rilasciare una nuova procedura semplificata online, che consente di ottenere il Pin completo con riconoscimento a distanza, gestita dal Contact Center.

In pratica i cittadini potranno ottenere online e con un unico processo il Pin INPS, senza dover attendere l’invio tramite posta degli ulteriori 8 caratteri.

Con successivo messaggio saranno forniti maggiori dettagli operativi e la data di avvio del servizio.

SPID per i servizi INPS online: come si richiede

Ricordiamo che esiste un’alternativa semplice e veloce per l’accesso ai servizi INPS online, ed è la richiesta delle credenziali SPID di secondo livello.

Si tratta della chiave d’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione e per ottenerle ci si può rivolgere ad uno degli Identity Provider abilitati al rilascio.

La richiesta delle credenziali SPID può essere fatta online rivolgendosi ad uno dei seguenti provider del servizio:

  • Aruba,
  • Infocert,
  • Intesa, Namirial,
  • Poste,
  • Register,
  • Sielte,
  • Tim.

La scelta dell’identity provider è libera. Alcuni di questi (come Poste Italiane, Infocert o Tim) consentono di ottenere le credenziali SPID gratuitamente.

Per richiederle bisognerà avere a disposizione:

  • un indirizzo e-mail;
  • il numero di telefono del cellulare usato normalmente;
  • un documento di identità valido (uno tra: carta di identità, passaporto, patente, permesso di soggiorno);
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale.

I documenti richiesti dovranno essere fotografati o scansionati durante la registrazione e allegati al form da compilare.

Pin INPS o SPID: rischio caos per le domande di bonus 600 euro

Accanto al Pin INPS e alle credenziali SPID, resta la possibilità di accesso ai servizi online dell’Istituto anche mediante CNS o CIE.

In ogni caso sembra che ci si dimentichi di un aspetto fondamentale: non tutti gli imprenditori, artigiani e commercianti italiani sono autonomi nella gestione delle procedure telematiche.

Nella maggior parte dei casi ci si avvale di intermediari delegati, commercialisti e consulenti del lavoro in primis. Il supporto del consulente sembra tuttavia negato per i tanti titolari di partita IVA beneficiari - almeno potenzialmente - del bonus di 600 euro introdotto in considerazione dell’emergenza coronavirus.

Il caos generato da una comunicazione istituzionale tutt’altro che idonea all’attuale periodo si è riversato anche sugli studi professionali, costretti ad aggrapparsi ad anticipazioni e smentite per fornire consulenze ai propri clienti.

Così è tutt’ora in merito alle modalità di richiesta dell’indennità introdotta a titolo di ristoro per la sospensione di molte attività commerciali. Il consiglio unanime che viene dato ai clienti è di adoperarsi in fretta per ottenere le credenziali SPID o il Pin INPS.

Non è tuttavia da escludere che, anche a fronte delle sollecitazioni delle associazioni di categoria, venga estesa anche agli intermediari la possibilità di invio delle domande per conto dei propri clienti.

Quello che è certo, nel frattempo, è che le domande potranno essere inoltrate a partire dal prossimo mercoledì 1° aprile, così come chiarito dalla stessa INPS.

Restiamo in attesa di istruzioni più precise dall’INPS, che ci si augura arrivino in tempi brevi.

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