Modello 730 senza sostituto, alla cassa entro il 30 giugno: cosa si paga e come

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

In caso di modello 730/2025 senza sostituto entro il 30 giugno è necessario versare direttamente il saldo e il primo acconto delle imposte. Dall'IRPEF alla cedolare secca, cosa si paga e come

Modello 730 senza sostituto, alla cassa entro il 30 giugno: cosa si paga e come

Modello 730 senza sostituto, entro il 30 giugno si paga il conto emerso dalla dichiarazione dei redditi.

Per i contribuenti che non possono contare sulle operazioni di addebito in busta paga o sulla pensione, il versamento delle imposte dovrà essere effettuato direttamente mediante modello F24.

Sono l’IRPEF e la cedolare secca le imposte protagoniste del modello 730/2025. Il totale dovuto potrà essere pagato in un’unica soluzione o a rate, secondo il calendario definito dall’Agenzia delle Entrate.

Modello 730 senza sostituto, alla cassa entro il 30 giugno: cosa si paga e come

Chi presenta il modello 730 nella modalità senza sostituto non può beneficiare delle semplificazioni relative alle procedure di versamento delle imposte a debito, così come sul fronte dei rimborsi.

Se quindi dalla dichiarazione trasmessa emerge un debito d’imposta è il contribuente a dover pagare utilizzando il modello F24.

Le scadenze sono quelle previste ordinariamente per le imposte sui redditi e il primo importante appuntamento è in calendario per il 30 giugno 2025.

Entro questa data bisognerà versare il saldo così come il primo acconto, sia sul fronte dell’IRPEF che per quel che riguarda la cedolare secca sui redditi da locazione, ma anche ad esempio per quanto riguarda l’imposta sostitutiva sulle cripto-attività.

Sul fronte delle modalità di pagamento, chi presenta il modello 730 precompilato potrà procedere direttamente online. Una volta trasmessa la dichiarazione sarà possibile selezionare la voce “Pagamento F24”, consultare il totale delle imposte dovute e scegliere se e come rateizzare l’importo.

In alternativa al pagamento dell’F24 online sarà possibile stampare il modello predisposto dal portale ed effettuare il versamento presso la banca o gli uffici postali.

Nel caso di 730 precompilato o ordinario presentato tramite intermediari, è possibile delegare il compito di versamento delle imposte al CAF o al professionista, o al contrario effettuare direttamente il pagamento mediante il modello F24 predisposto per l’appunto dall’intermediario.

730 senza sostituto, come pagare a rate da giugno (o luglio) a dicembre

Sia in caso di trasmissione diretta che nell’ipotesi di intermediazione, le imposte emerse dal modello 730 senza sostituto potranno essere versate anche a rate, da giugno a dicembre. Applicando una lieve maggiorazione all’importo dovuto, i pagamenti potranno partire anche dal mese di luglio.

Questo nello specifico lo scadenzario da rispettare:

RATAVERSAMENTOINTERESSI %VERSAMENTO (*)INTERESSI %
30 giugno 0,00 30 luglio 0,00
16 luglio 0,18 20 agosto 0,18
20 agosto 0,51 16 settembre 0,51
16 settembre 0,84 16 ottobre 0,84
16 ottobre 1,17 17 novembre 1,17
17 novembre 1,50 16 dicembre 1,50
16 dicembre 1,83

(*) In questo caso l’importo da rateizzare deve essere preventivamente maggiorato dello 0,40 per cento

È inoltre bene ricordare che alla scadenza di giugno segue quella del 30 novembre, termine ultimo per pagare il secondo acconto in un’unica soluzione e senza possibilità di rateazione.

Acconto non sempre dovuto: se troppo basso non si paga

In chiusura è bene evidenziare alcune delle regole generali relative al versamento degli acconti.

Chiamati alla cassa entro il 30 giugno sono tutti i contribuenti che, sulla base di quanto indicato nella dichiarazione dei redditi 2025, risultano titolari di un’imposta superiore a 51,65 euro, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze.

L’acconto dell’IRPEF, così come della cedolare secca, è pari al 100 per cento dell’imposta dovuta, e si paga secondo le seguenti scadenze:

  • unico versamento entro il 30 novembre se è inferiore a 257,52 euro;
  • due rate, a giugno e a novembre, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro.

Per quel che riguarda la cedolare secca si ricorda infine che l’acconto non si paga per il primo anno di applicazione, mancando la “base” per calcolare l’importo dovuto.

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