Modello 730 precompilato in scadenza, arriva l’alert del Fisco sull’App IO

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Un avviso dell'Agenzia delle Entrate sull'App IO ricorda la scadenza per l'invio del modello 730 precompilato 2025. C'è tempo fino a fine settembre, mentre per il modello Redditi l'appuntamento slitta a ottobre

Modello 730 precompilato in scadenza, arriva l'alert del Fisco sull'App IO

Modello 730 precompilato visualizzato e non ancora inviato? L’Agenzia delle Entrate scrive ai contribuenti e lo fa utilizzando il canale diretto dell’App IO.

Nelle ultime ore è stata recapitata una comunicazione indirizzata a coloro che hanno effettuato l’accesso alla dichiarazione dei redditi precompilata senza però procedere con la trasmissione telematica. Un messaggio che diventa un promemoria sull’avvicinarsi della scadenza.

La prima data da monitorare è il 30 settembre, ma chi salterà l’appuntamento di fine mese avrà ancora un mese di tempo per mettersi in regola.

Modello 730 precompilato in scadenza, arriva l’alert del Fisco sull’App IO

Nella sezione “Comunicazioni per te” della pagina dedicata ai servizi del Fisco sull’App IO, l’Agenzia delle Entrate avvia un filo diretto con i contribuenti per la segnalazione di rimborsi in arrivo, ma anche di scadenze imminenti.

Si tratta di una funzionalità attiva dal mese di aprile dello scorso anno e che nelle ultime ore è diventata un canale immediato per ricordare l’avvicinarsi delle scadenze relative alla dichiarazione dei redditi 2025.

Sugli smartphone di cittadini e cittadine è infatti stato recapitato il messaggio che allerta sul termine di invio del modello 730 precompilato 2025, così come del modello Redditi. I destinatari della missiva sono i contribuenti che, a partire da maggio, hanno effettuato l’accesso alla dichiarazione precompilata senza però completare la fase di accettazione, modifica e quindi l’invio telematico.

Precompilata 2025, doppia scadenza per 730 e Redditi PF

L’Agenzia delle Entrate ricorda quindi che per l’invio della dichiarazione dei redditi 2025 le date da ricordare sono due:

  • c’è tempo fino al 30 settembre per l’invio del modello 730/2025;
  • la scadenza è invece fissata al 31 ottobre per il modello Redditi PF.

Il canale della precompilata permette di procedere in autonomia, accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate mediante le credenziali SPID, CIE o CNS.

Nel modello 730 online sono contenuti diversi dati già precaricati dal Fisco, quali ad esempio le spese sanitarie, universitarie e edilizie detraibili, ma anche i redditi estrapolati dalle CU trasmesse dal sostituto d’imposta. Gli stessi elementi trovano spazio anche nel modello Redditi PF precompilato, che continua nel 2025 la fase di sperimentazione.

Al contribuente è richiesto di verificare con cura i dati precompilati e, in caso di errori e incongruenze, procedere con la modifica e\o integrazione prima dell’invio. Un passaggio delicato che è spesso il principale motivo per cui si sceglie di affidarsi a CAF o professionisti.

Modello 730 precompilato fa da te, un canale di invio per pochi contribuenti

Come dimostrano i dati, nonostante le dieci candeline spente quest’anno dal 730 precompilato, resta maggioritaria la quota di trasmissioni effettuate per il tramite di intermediari.

Nel 2024, del totale 24,7 milioni di 730 trasmessi in modalità precompilata, solo una piccola quota è stata gestita direttamente dal dichiarante in totale autonomia utilizzando i servizi online del Fisco. I restanti 19,7 milioni evidenziati dai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate sono stati trasmessi per il tramite di CAF e intermediari.

Si tratta di una tendenza che si consolida anno per anno, e sulla quale incidono poco le semplificazioni introdotte per puntare ad un invio autonomo più esteso.

MODELLO 730 PRECOMPILATO2019202020212022 20232024
Totale modelli precompilati presentati 21,4 22,2 22,8 23,2 23,9 24,7
di cui Inviati direttamente dal contribuente 3,2 3,8 4,1 4,1 4,5 5

(Fonte: Risultati 2024 Agenzia delle Entrate)

Il 2025 sarà un anno in controtendenza? Difficile, per il momento, dare una risposta, ma a fronte di un sistema fiscale che va complicandosi di anno in anno il boom degli invii autonomi resta un’utopia.

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