Modello 730 precompilato, il fai da te è per pochi: CAF e intermediari in testa per l’invio

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

L'invio del modello 730 precompilato in autonomia resta limitato. La maggior parte di dipendenti e pensionati continua a preferire l'invio tramite CAF e intermediari. I dati aggiornati dell'Agenzia delle Entrate

Modello 730 precompilato, il fai da te è per pochi: CAF e intermediari in testa per l'invio

Modello 730 precompilato, l’invio fai da te resta al momento una scelta di pochi contribuenti.

La scelta di validare, modificare e inviare in autonomia la dichiarazione dei redditi precompilata è limitata e la maggior parte di dipendenti e pensionati optano per la consulenza di CAF e professionisti.

Lo si evince dai dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate a ridosso dell’avvio della stagione del 730 precompilato 2025. Nonostante si tratti di numeri in crescita, solo il 5 per cento dei modelli precompilati inviati nel 2024 è stato trasmesso direttamente dal contribuente.

Modello 730 precompilato, il fai da te è per pochi: CAF e intermediari in testa per l’invio

Le settimane che precedono il periodo clou dell’estate segnano un nuovo picco di invii del modello 730, in vista della scadenza fissata al 30 settembre 2025.

La stagione della precompilata 2025, partita alla fine di aprile, si appresta quindi a chiudersi. Mancano due mesi al termine ultimo, che si riducono notevolmente considerando il periodo feriale di agosto.

La chiusura per ferie interessa in particolare i dipendenti e i pensionati che non opteranno per l’invio fai da te, ma che al contrario sceglieranno di affidarsi a CAF, commercialisti o altri professionisti abilitati. Stando ai dati delle annualità pregresse, si tratta della maggior parte dei contribuenti.

È stata la stessa Agenzia delle Entrate a fornire i dati utili per misurare l’utilità del 730 precompilato. L’impatto del lavoro di messa a sistema delle informazioni disponibili nelle banche dati del Fisco, racchiuse poi nella dichiarazione precompilata predisposta entro il mese di aprile, è in crescita.

Dagli 1,4 milioni di invii autonomi del 2015, anno di debutto del 730 precompilato, si è passati a 4,2 milioni nel 2021 e a 5 milioni nel 2025. Interessante notare che lo scorso anno la metà degli invii autonomi è stata fatta mediante la nuova funzionalità semplificata, sviluppata nell’ambito della riforma fiscale.

In generale, i numeri evidenziano un impatto crescente del 730 precompilato, ma è necessario analizzarli nel loro complesso per una lettura più chiara del dato.

Invio del 730 precompilato tramite CAF, commercialisti e professionisti

Ad oggi risulta ancora maggioritaria la quota di trasmissioni effettuate per il tramite di intermediari.

Guardando solo all’ultima annualità, il 2024, del totale 24,7 milioni di 730 trasmessi in modalità precompilata, ma solo una piccola quota è stata gestita direttamente dal dichiarante, in totale autonomia utilizzando i servizi online del Fisco. I restanti 19,7 milioni evidenziati dai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate sono stati trasmessi per il tramite di CAF e intermediari.

Si tratta di una tendenza che si consolida anno per anno, e sulla quale incidono poco le semplificazioni introdotte per puntare ad un invio in autonomia, da parte del contribuente, più esteso.

MODELLO 730 PRECOMPILATO2019202020212022 20232024
Totale modelli precompilati presentati 21,4 22,2 22,8 23,2 23,9 24,7
di cui Inviati direttamente dal contribuente 3,2 3,8 4,1 4,1 4,5 5


(Fonte: Risultati 2024 Agenzia delle Entrate)

Ad evidenziarlo era stato anche l’Onorevole Turco (M5S), intervistato a inizio anno da Informazione Fiscale.

Salgono le informazioni, ma non la fiducia: 730 precompilato come linea guida per CAF e intermediari

Presumibilmente, i casi di invio autonomo del modello 730 interessano per lo più i contribuenti con situazioni reddituali “più lineari”: contribuenti con una sola CU e con poche spese detraibili (ad esempio quelle sanitarie, già riportate nella precompilata).

Per chi invece ha necessità di scendere più a fondo nelle istruzioni di compilazione e nel dedalo dei requisiti per ottenere bonus fiscali, deduzioni e per il calcolo delle imposte dovute, risulta ancora preponderante la scelta di affidarsi a CAF e intermediari.

Il rischio di errori, unito alla mole importante di regole da conoscere, rende difficile affidarsi al fai da te. Inviare la dichiarazione tramite professionisti “alleggerisce” anche la successiva fase di controllo: in caso di modifiche ai dati riportati nel 730 precompilato, i controlli documentali ricadono su chi ha effettuato la trasmissione, apponendo il visto di conformità.

Chi sceglierà quindi di avvalersi della consulenza di CAF o professionisti, sarà chiamato a consegnare a questi i documenti giustificativi relativi alle spese detraibili o deducibili comunicate da soggetti terzi.

In conclusione, è quindi evidente che il lavoro di raccolta e compilazione dei dati da parte del Fisco rappresenta per lo più un beneficio per gli intermediari, che con la precompilata possono contare su una “base di partenza” per l’attività di consulenza nei confronti dei contribuenti.

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