I24, come funziona il servizio delle Entrate per il pagamento di scadenze future?

Tommaso Gavi - Imposte

Come funziona il servizio I24 dell'Agenzia delle Entrate per il pagamento di scadenze future? Le modalità e i criteri sono stati stabiliti dall'apposito provvedimento

I24, come funziona il servizio delle Entrate per il pagamento di scadenze future?

I pagamenti di imposte e contributi, per rate o quote relative a scadenze future, possono essere pagate utilizzando il servizio dell’Agenzia delle Entrate I24.

Con tale servizio contribuenti e intermediari possono richiedere l’addebito su un apposito conto, fornendo preventivamente l’autorizzazione ai versamenti.

Le modalità applicative e i criteri per l’addebito in conto dell’I24 con scadenze future sono state stabilite dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 26 luglio scorso.

I24, come funziona il servizio dell’Agenzia delle Entrate per il pagamento di scadenze future?

Per i versamenti ricorrenti, rateizzati e predeterminati, di imposte, contributi e altre somme i contribuenti possono stabilire l’addebito di somme relative a scadenze future presso un proprio conto.

A prevedere tale possibilità è l’articolo 17 del decreto legislativo 8 gennaio 2024, n. 1, che attua alcune delle semplificazioni stabilite nella riforma fiscale.

I soggetti, o i loro intermediari, dovranno fornire un’autorizzazione preventiva così da permettere l’addebito su un conto aperto presso un intermediario della riscossione convenzionato con l’Amministrazione finanziaria:

  • banche;
  • Poste Italiane S.p.A.;
  • altri prestatori di servizi di pagamento non bancari.

Le modalità dell’utilizzo del servizio I24 sono state stabilite dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 26 luglio scorso.

Il documento di prassi stabilisce che, mediante il servizio I24, l’addebito delle deleghe F24 sarà presentato attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.

La stessa Amministrazione finanziaria fornirà le deleghe agli intermediari della riscossione convenzionati, insieme all’addebito sul conto indicato e al versamento delle somme.

In merito alla durata è opportuno rispettare le regole indicate nel provvedimento, che si applicano a partire dal 5 agosto prossimo:

  • la scadenza di pagamento indicata nella delega I24 non può superare i 5 anni dalla data dell’invio della delega medesima;
  • il termine permette la gestione dei versamenti relativi alle rateizzazioni di somme indicate nelle comunicazioni di irregolarità, previste in un numero massimo di 20 rate trimestrali di pari importo.
Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 26 luglio 2024
Criteri e modalità applicative per il servizio I24 per il pagamento di scadenze future, tramite delega preventiva e addebito sul conto.

I24: le regole per la compensazione dei crediti

Con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 26 luglio sono stabilite anche le regole per l’utilizzo in compensazione dei crediti.

Tale utilizzo è infatti ammesso nelle deleghe di pagamento con scadenze future.

I crediti devono essere disponibili:

  • alla data di invio delle deleghe;
  • alla data di scadenza del pagamento indicato nelle deleghe.

Il provvedimento stabilisce inoltre che i crediti non siano più nella disponibilità del contribuente, a eccezione del caso in cui lo stesso non abbia provveduto all’annullamento della delega di pagamento.

Per le modalità di addebito dell’I24, il provvedimento stabilisce che:

“L’annullamento di una o più deleghe di pagamento con scadenze future può essere richiesto fino al terzultimo giorno lavorativo antecedente la data di versamento indicata in ciascun modello F24, esclusivamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle entrate.”

Se non sussiste più il presupposto dei versamenti ricorrenti con scadenza prestabilita, per esempio nel caso di modifica o decadenza del piano di rateazione, non è previsto in via automatica l’annullamento delle deleghe di pagamento.

Tali deleghe dovranno essere annullate dal contribuente, attraverso l’apposita procedura.

Analoga procedura dovrà essere utilizzata nel caso in cui al momento del pagamento tramite compensazione non sia più disponibile il credito indicato nell’I24.

Il contribuente dovrà inoltre verificare quanto segue:

  • che il conto di addebito risulti aperto presso un intermediario della riscossione convenzionato con l’Agenzia delle entrate, sia al momento dell’invio delle deleghe, sia al momento del pagamento nella data di addebito;
  • che la disponibilità finanziaria sia sufficiente per l’intero saldo dovuto al momento dell’addebito;
  • che il conto di addebito sia intestato o cointestato, con abilitazione a operare con firme disgiunte, allo stesso contribuente o all’intermediario autorizzato.

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