Dal cashback sanitario agli acconti a rate, il DL Fiscale 2025 diventa una “Manovra estiva”

Sono 164 gli emendamenti al DL Fiscale n. 84/2025 presentati in Commissione Finanze della Camera. Dal cashback per le spese sanitarie agli acconti a rate, numerose le novità in campo

Dal cashback sanitario agli acconti a rate, il DL Fiscale 2025 diventa una “Manovra estiva”

Il DL Fiscale n. 84/2025 potrebbe trasformarsi in una “Manovra estiva”, per effetto delle numerose novità contenute negli emendamenti presentati in Commissione Finanze della Camera.

Dalla proposta di un cashback fiscale sulle spese sanitarie e sugli affitti degli studenti fuori sede, fino all’emendamento che chiede di riproporre anche nel 2025 la rateizzazione del secondo acconto per le partite IVA, le modifiche in campo si pongono l’obiettivo di cambiano il volto del Fisco su più fronti.

Accanto alla riedizione della pace fiscale abbinata al concordato preventivo biennale, non mancano le proposte in materia di detrazioni, così come quelle per ridurre il peso del Fisco sui beni di prima necessità.

Gli emendamenti al DL Fiscale 2025: cashback sanitario e modifica alle detrazioni

Dovrà concludersi entro Ferragosto la discussione sul DL Fiscale 2025, in vigore dal 17 giugno e per il quale la scadenza per la conversione in legge è fissata al 16 agosto.

Il testo è al vaglio della Commissione Finanze della Camera e nel corso della seduta del 3 luglio sono stati presentati 164 emendamenti. Al netto di quelli già dichiarati inammissibili, le modifiche proposte danno al decreto legge n. 84/2025 la forma di una vera e propria Manovra estiva.

Così è guardando, ad esempio, alla proposta di prevedere in via sperimentale un cashback fiscale per alcune spese detraibili.

L’emendamento a firma Gubitosa, Raffa, Alifano (M5S) chiede di consentire in via sperimentale, e per i titolari di redditi fino a 15.000 euro, un rimborso a cadenza almeno trimestrale per le spese sanitarie in luogo dell’utilizzo in detrazione mediante la dichiarazione dei redditi. Proposta che, in un successivo emendamento, si estende anche al bonus affitti riconosciuto agli studenti universitari fuori sede.

Sul fronte delle detrazioni fiscali, vengono richiesti correttivi anche in relazione alle spese per i figli. In particolare, un emendamento a firma Cavandoli, Gusmeroli, Centemero, Candiani, De Bertoldi (Lega) propone chiede di garantire il diritto alle detrazioni per le spese sanitarie e universitarie per i figli fino a 24 anni, anche se non più fiscalmente a carico, nel rispetto del limite complessivo di 8.500 euro di reddito percepito esclusivamente per prestazioni di lavoro autonomo occasionale o lavoro occasionale.

Stop alle detrazioni per le spese odontoiatriche estere

Tra gli emendamenti presentati, spiccano anche quelli che propongono di introdurre limiti relativi alle spese detraibili sostenute all’estero.

Tre in particolare gli emendamenti a firma Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che chiedono di chiudere la possibilità di portare in detrazione fiscale le spese odontoiatriche sostenute in Paesi extra UE o fuori dallo Spazio Economico Europeo, con decorrenza dal 2026.

Sempre in materia di detrazioni, in campo anche un’ulteriore proposta (M5S) che chiede di aumentare a 600 euro, rispetto al valore massimo di 300 euro previsto attualmente, le detrazioni per le spese relative ai canoni di locazione, in particolare in relazione all’abitazione principale con contratto a canone libero.

Nel DL Fiscale 2025 anche il secondo acconto a rate (per sempre) per le partite IVA

In anticipo rispetto alle scorse annualità, con i lavori che porteranno alla conversione in legge del DL n. 84/2025 si tenta anche di prevedere la possibilità di rateizzazione del secondo acconto delle imposte.

Si tratta di una proposta targata Lega, che consentirebbe dal 2025 (e in via strutturale) di versare la seconda rata di acconto entro il 16 gennaio dell’anno successivo o in cinque rate mensili di pari importo entro il mese di maggio.

A beneficiarne sarebbero le persone fisiche titolari di partita IVA, che nel periodo d’imposta precedente dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170.000 euro.

Sanatoria abbinata al concordato, si tenta la via anche della pace fiscale delle liti pendenti

Diversi gli interventi anche sul fronte di “sanatorie o condoni”. Dal Presidente della Commissione Finanze del Senato, Marco Osnato (FdI) arriva la proposta di una nuova edizione di ravvedimento speciale per chi aderirà al concordato preventivo biennale 2025-2026.

In campo anche la richiesta di una definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti (cioè ancora in corso), pagando un importo ridotto, dal 90 per cento massimo in caso di controversie pendenti in primo grado, fino al 5 per cento per quelle pendenti in Cassazione con soccombenza dell’Agenzia delle Entrate in tutti i gradi precedenti. L’emendamento presentato in Commissione fissa al 30 settembre la scadenza per fare domanda e pagare gli importi dovuti.

Ritocchi anche all’IVA: esenzione per i beni di prima necessità

Tra le proposte da segnalare anche quella (M5S) che punta ad esentare dall’applicazione dell’IVA i beni di prima necessità, fino al 31 dicembre 2026.

Per pane, farine, latte, paste, ma anche legumi, frutta, verdura, cereali e oli d’oliva e vegetali destinati all’alimentazione si chiede di prevedere l’esclusione generale dal pagamento dell’imposta sui consumi.

Il costo è di 1.500 milioni di euro, da reperire secondo i proponenti mediante un rialzo dell’imposta sui servizi digitali dal 3 al 16 per cento.

Quelle passate in rassegna sono solo alcune delle proposte sulle quali è partita la discussione in Commissione. Sarà quindi centrale monitorare l’iter dei lavori per capire cosa rientrerà e cosa rimarrà fuori dalla legge di conversione del Decreto Fiscale, provvedimento che potrebbe riservare non poche sorprese.

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