Stretta alle compensazioni, doppio intervento in Legge di Bilancio 2026

Stretta in materia di compensazioni in Legge di Bilancio 2026: dal 1° luglio partirà il blocco dell'utilizzo dei crediti diversi da quelli emersi dalle dichiarazioni per il pagamento dei debiti contributivi, in parallelo allo stop in caso di debiti con il Fisco sopra i 50.000 euro

Stretta alle compensazioni, doppio intervento in Legge di Bilancio 2026

Compensazioni, il perimetro si stringe.

Nella Legge di Bilancio 2026 trova spazio un pacchetto di misure finalizzate a contrastare il fenomeno delle indebite compensazioni.

In particolare, a partire dalla metà del prossimo anno sarà di fatto vietato compensare i crediti diversi da quelli emersi dalle dichiarazioni per il versamento di contributi INPS e premi INAIL.

In parallelo, si dimezza il limite dei debiti con il Fisco che porta al blocco delle compensazioni.

Compensazioni, dal 1° luglio 2026 stop all’uso dei crediti non certificati per pagare contributi e premi

Si potenzia il canale di controllo preventivo volto a inibire il fenomeno delle indebite compensazioni. La Legge di Bilancio 2026 introduce novità volte a dare attuazione alla Riforma dell’Amministrazione fiscale prevista dal PNRR, stringendo le maglie dell’utilizzo dei crediti maturati dai contribuenti per il versamento delle imposte.

In particolare, con decorrenza a partire dal 1° luglio 2026, l’articolo 26 del testo bollinato del DdL di Bilancio prevede che:

“I crediti d’imposta diversi da quelli emergenti dalla liquidazione delle imposte non possono essere utilizzati in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, ai fini del pagamento dei debiti di cui all’articolo 17, comma 2, lettere e), f) e g), del medesimo decreto. Tale divieto si applica anche ai suddetti crediti d’imposta trasferiti a soggetti diversi dal titolare originario”.

Stop quindi alla compensazione dei crediti relativi alle agevolazioni edilizie, ma anche ai bonus per gli investimenti strumentali, per il versamento dei contributi INPS e dei premi INAIL. Sarà ammesso l’uso esclusivamente dei crediti emersi dalle dichiarazioni, con il fine di instaurare un meccanismo preventivo di verifica circa la legittimità delle somme.

Stop alle compensazioni in caso di debiti con il Fisco superiori a 50.000 euro

Lo stesso articolo 26 stringe sull’uso in compensazione dei crediti da parte di contribuenti indebitati con il Fisco.

In particolare, il l limite che porta al blocco della possibilità di utilizzare in compensazione i crediti fiscali scende da 100.000 a 50.000 euro. Si tratta della norma prevista dall’articolo 37 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, che al comma 49-quinquies prevede per l’appunto l’esclusione dalla compensazione in presenza di cartelle e atti di recupero dell’Agenzia delle Entrate sopra soglia.

Un divieto che ad oggi, come detto, è previsto superato il valore di 100.000 euro e che in ogni caso non si applica in caso di somme oggetto di piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.

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