Cessione del credito, nel Cassetto Fiscale più di 5 miliardi bloccati: i dati dal MEF

Alessio Mauro - Imposte

Cessione del credito, 5,2 miliardi di euro bloccati nel Cassetto Fiscale alla data del 19 maggio 2022: i dati arrivano dalla Sottosegretaria al MEF Maria Cecilia Guerra, e sono stati forniti nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze del Senato del 25 maggio.

Cessione del credito, nel Cassetto Fiscale più di 5 miliardi bloccati: i dati dal MEF

Cessione del credito, giacciono nel Cassetto Fiscale dell’Agenzia delle Entrate più di 5 miliardi di euro.

Di questi 4 miliardi circa sono relativi ad operazioni di prima cessione o sconto in fattura, per le quali le relative opzioni esercitate sono ancora in attesa di accettazione da parte del cessionario.

Analizzando ancora più nello specifico i dati, emerge che ammontano ad un totale di circa 3,6 miliardi i crediti in attesa di accettazione relativamente al superbonus, mentre la cifra è pari a 1,5 miliardi circa per i bonus edilizi ordinari.

A fornire i dati è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite la Sottosegretaria Maria Cecilia Guerra, nel corso delle interrogazioni in Commissione Finanze del Senato del 25 maggio 2022.

Cessione del credito, nel Cassetto Fiscale più di 5 miliardi bloccati: i dati dal MEF

L’impatto delle misure anti-frode introdotte nell’ambito della cessione del credito può ora essere valutato con dati concreti e attuali: al 19 maggio 2022 risultano in attesa di accettazione sul Cassetto Fiscale ben 4 miliardi di crediti derivanti da opzioni di prima cessione o sconto in fattura, importo pari a 1,1 miliardi per quel che riguarda invece le cessioni successive.

Numeri che il MEF ha fornito in Senato rispondendo all’interrogazione posta in merito proprio ai crediti fiscali bloccati nel Cassetto Fiscale, comunicati all’Agenzia delle Entrate ma non ancora monetizzati.

La Sottosegretaria Guerra nel corso della seduta in Commissione Finanze del Senato del 25 maggio illustra i dati contenuti in una tabella, messa a disposizione dal quotidiano Italia Oggi, che mostra il totale dei crediti fiscali per superbonus e bonus casa in attesa di accettazione.

Come sopra anticipato, il totale dei crediti in stand by è di oltre 5 miliardi di euro, e in totale si contano 3,6 miliardi di crediti relativi al superbonus e 1,4 miliardi relativi ad altri bonus edilizi.

I dati forniti dall’Agenzia delle Entrate distinguono tra crediti derivanti da prima cessione o sconto in fattura e crediti da successive cessioni, e sono i primi quelli di importo più rilevante che risultano bloccati.

In questo ambito e in relazione al superbonus, risultano ancora in attesa di conferma le opzioni esercitate relativamente ad un totale di 2,9 miliardi di euro, importo pari a 1,1 miliardi per gli altri bonus edilizi.

Secondo quanto commentato al quotidiano Italia Oggi dal Senatore Fenu, primo firmatario dell’interrogazione, il numero elevato di opzioni di prima cessione ancora in accettazione riguarderebbe per lo più pratiche relative a crediti derivanti dall’applicazione dello sconto in fattura.

Si tratta quindi soprattutto di importi anticipati dalle imprese e che, a seguito delle molteplici modifiche introdotte, fanno fatica ad essere ora monetizzati e accettati dalle banche, con le rilevanti conseguenze sul fronte finanziario.

Cessione del credito, priorità delle banche alle pratiche più vecchie. Sulle prime opzioni importi più alti

Guardando più nel dettaglio ai dati messi a disposizione dal MEF, si evince che in merito alla lavorazione delle pratiche, le banche danno evidentemente priorità a quelle più datate e sono invece le più recenti, dai 31 ai 60 giorni, quelle che pesano di più sul totale dei crediti bloccati.

In tal caso, per quel che riguarda il superbonus e relativamente a comunicazioni di prima cessione o sconto in fattura, risultano ancora in attesa di accettazione fino a 60 giorni un totale di 1,15 miliardi di euro, importo pari a 662 milioni per gli altri bonus edilizi.

L’importo si assottiglia gradualmente, fino a raggiungere la soglia più bassa per le pratiche presentate da 121 a 150 giorni, per poi tornare a salire. Per quelle da 151 a più di 180 giorni, è quindi presumibile che il blocco delle operazioni di monetizzazione dei crediti fiscali sia legato a maggiori controlli e tempi di valutazione più lunghi.

La dinamica è la stessa anche nell’ambito delle cessioni successive alla prima: sono giacenti nel Cassetto Fiscale un totale di 760 milioni circa relativi al superbonus, 341 milioni per gli altri bonus casa. Un importo pari ad un totale di 460 milioni circa è invece relativo a pratiche da 31 a 60 giorni.

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