IMU 2025, contribuenti alle prese con il calcolo della tassa sulla casa. Dalla rendita catastale alle aliquote, le istruzioni per capire quanto pagare

Il calcolo dell’IMU 2025 impegna contribuenti e consulenti.
Il 16 giugno è necessario versare l’acconto della tassa sulla casa, la prima rata che di base può essere calcolata considerando le aliquote dello scorso anno.
Per conoscere l’importo da pagare è necessario seguire delle regole specifiche, che variano a seconda della tipologia di immobile posseduto.
Sul calcolo della prima rata dovuta per l’anno in corso incide anche il debutto del prospetto delle aliquote, che se già disponibile potrà essere utilizzato per determinare l’importo da versare.
Calcolo IMU 2025: come fare passo per passo
In vista del 16 giugno, data di scadenza per il versamento della prima rata dell’IMU 2025, è necessario conoscere l’importo da pagare.
Anche per quest’anno non si segnalano particolari novità in merito alle istruzioni per il calcolo.
La “tassa sulla casa” si calcola applicando l’aliquota prevista alla base imponibile, costituita dal valore dell’immobile assoggettato all’IMU.
Per il calcolo della base imponibile ai fini dell’imposta è necessario considerare le regole previste dall’art. 1, commi 745 e 746, della Legge di Bilancio 2020 per:
- i fabbricati iscritti in catasto;
- per le aree fabbricabili;
- i terreni agricoli.
IMU 2025, il calcolo della base imponibile
Andando con ordine, la base imponibile per i fabbricati iscritti in catasto è costituita dal valore dell’immobile, che si calcola applicando la seguente formula:
(Rendita Catastale + 5 per cento) x coefficiente catastale
Nella seguente tabella sono riportati i coefficienti catastali da applicare per ciascuna categoria di immobile.
Tipo di immobile | Categoria catastale | Coefficiente |
---|---|---|
Abitazioni di tipo: signorile, civile, economico, popolari, ultrapopolari, rurali, villini, ville, castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici, alloggi tipici dei luoghi | A (tranne A/10) | 160 |
Uffici o studi privati | A/10 | 80 |
Collegi e convitti, case di cura e ospedali non a scopo di lucro, prigioni e riformatori, uffici pubblici, scuole e laboratori, biblioteche, musei, gallerie, accademie, circoli | B | 140 |
Negozi e botteghe | C/1 | 55 |
Magazzini e locali di deposito, stalle, scuderie, tettoie | C/2, C/6 e C/7 | 160 |
Laboratori per arti e mestieri, fabbricati e locali per esercizi sportivi non a scopo di lucro, stabilimenti balneari | C/3, C/4 e C/5 | 140 |
Opifici, alberghi e pensioni, teatri, cinematografi, sale per concerti e spettacoli e simili, case di cura ed ospedali, fabbricati e locali per esercizi sportivi | D (tranne D/5) | 65 |
Istituti di assicurazione, cambio o credito con fine di lucro | D/5 | 80 |
Per quanto riguarda, invece, le aree fabbricabili, la base imponibile è costituita dal valore di mercato al 1° gennaio 2025, o dalla data di adozione degli strumenti urbanistici, tenendo conto dei seguenti elementi:
- zona territoriale di ubicazione;
- indice di edificabilità;
- destinazione d’uso consentita;
- oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione;
- prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.
Infine, per il calcolo della base imponibile per i terreni agricoli e non coltivabili, è necessario applicare la seguente formula:
(Reddito dominicale risultante in catasto al 1° gennaio 2025 + 25 per cento) x 135
Calcolo IMU 2025: l’aliquota da applicare
All’importo da pagare, ottenuto dal calcolo appena illustrato, deve poi essere applicata l’apposita aliquota IMU.
Tale percentuale di tassazione può essere però aumentata o diminuita dal singolo Comune, con delibera del Consiglio comunale.
Per il calcolo dell’importo dovuto a titolo di acconto IMU 2025 è possibile considerate le aliquote deliberate dal proprio Comune per la scorsa annualità.
L’interessato può ricercarle utilizzando la funzione disponibile sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che consente di effettuare una ricerca filtrata per singolo Comune.
Calcolo dell’acconto IMU 2025 a due vie
L’adozione del prospetto delle aliquote IMU, novità di quest’anno, assume rilevanza centrale ai fini del calcolo dell’imposta dovuta per il 2025.
L’obbligo per i comuni di approvare il prospetto con le aliquote applicabili caso per caso è previsto a prescindere da variazioni. Così come chiarito in una delle FAQ pubblicate il 10 febbraio dal Dipartimento delle Finanze, per il primo anno il prospetto dovrà essere adottato in ogni caso, anche qualora si intendano applicare le stesse aliquote previste nel 2024.
Sul fronte dell’impatto pratico dell’adozione del prospetto IMU, il Dipartimento specifica le regole per il calcolo dell’acconto di giugno.
Stando alle regole previste dall’articolo 1, comma 762 della legge n. 160/2019, il versamento della prima rata IMU 2025 dovrà essere effettuato entro il 16 giugno.
L’imposta da pagare è pari a quanto dovuto per il primo semestre, applicando l’aliquota, così come le agevolazioni e detrazioni, dei dodici mesi dell’anno precedente. In sede di conguaglio il contribuente dovrà pagare l’imposta sulla base delle aliquote risultanti dal Prospetto che verrà pubblicato sul portale del MEF.
Sarà in ogni caso possibile utilizzare le aliquote pubblicate sul Prospetto, se già disponibile sul Portale del Dipartimento delle Finanze.
L’avvio delle nuove regole per i comuni “semplifica” anche le regole di calcolo per i contribuenti, che potranno quindi scegliere di applicare da subito le aliquote differenziate approvate dal proprio Comune di riferimento per il 2025, evitando di dover rideterminare l’imposta complessivamente dovuta a dicembre, in sede di versamento del saldo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: IMU 2025: come fare il calcolo