Asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro, stop ai commercialisti

Anna Maria D’Andrea - Commercialisti ed esperti contabili

Il protocollo ASSE.CO. resta prerogativa dei Consulenti del Lavoro. Lo specifica l'INL, nella nota del 20 agosto 2025: stop alla richiesta di estensione ai Commercialisti

Asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro, stop ai commercialisti

I Consulenti dei Lavoro sono i soli a poter asseverare la conformità dei rapporti di lavoro, trattandosi degli unici professionisti con competenze specifiche in materia di lavoro e previdenza.

Sull’estensione del protocollo ASSE.CO. si esprime contrariamente l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con la nota pubblicata il 20 agosto 2025 e che arriva dopo la diffida presentata dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e a seguito della sentenza del TAR Lazio 9974/2025.

Il motivo dello stop è legato non solo alle specifiche competenze dei consulenti del lavoro rispetto ai commercialisti, ma anche alla diversa vigilanza ministeriale.

Asseverazione di conformità dei rapporti di lavoro, stop ai commercialisti

Nato nel 2014 e rinnovato nel 2023, il protocollo ASSE.CO. rappresenta lo strumento nato per asseverare la conformità contributiva e retributiva dei rapporti di lavoro, con il fine di certificare la regolarità delle imprese e promuovere la legalità, con impatti anche sul fronte dei controlli da parte dell’Ispettorato.

Si tratta, come definito dall’INL, di uno strumento datato e il cui funzionamento resta tra le prerogative dei consulenti del lavoro, gli unici professionisti che sono specificatamente abilitati ad operare nell’ambito della materia lavoristica e previdenziale su tutto il territorio nazionale e senza particolari condizioni, a differenza di quanto previsto per i commercialisti.

Questi possono infatti svolgere adempimenti in materia di lavoro e previdenza solo previa specifica comunicazione in tal senso agli Ispettorati del lavoro delle province di riferimento.

Le due professioni non sono quindi sovrapponibili, a partire dalla procedura d’accesso fino per l’appunto alle specifiche competenze. Questo uno dei punti evidenziati nella nota INL del 20 agosto che, come detto, chiude alla possibilità di estendere anche ai commercialisti le prerogative previste per i consulenti in materia di asseverazione di conformità dei contratti di lavoro.

ASSE.CO. con formazione specifica per i consulenti del lavoro

Nel rilascio dell’ASSE.CO., la partecipazione alla fase di esame da parte dei consulenti del lavoro è subordinata ad una formazione specifica, organizzata dalla Fondazione Studi dei CDL, che l’INL evidenzia essere “di carattere strettamente tecnico e altamente specialistico” e che rappresenta un passaggio fondamentale per l’iscrizione all’elenco degli asseveratori.

A rilasciare l’asseverazione di conformità è in ogni caso il Consiglio nazionale di categoria, e non il singolo consulente, circostanza centrale per ribadire la prerogativa della categoria.

Il Consiglio nazionale è sottoposto a vigilanza da parte del Ministero del Lavoro, che a sua volta esercita la vigilanza sull’Ispettorato nazionale del lavoro.

Ciò significa che il Ministero de lavoro e delle politiche sociali può intervenire in caso di irregolarità o violazioni riscontrate nelle attività del Consiglio nazionale, così come nelle attività dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Un intervento che sarebbe invece impedito, in via diretta, per il Consiglio nazionale dei commercialisti, sottoposto alla vigilanza del ministero della Giustizia.

Questo un’ulteriore motivazione a supporto della tesi sostenuta dall’INL, secondo il quale:

“un unico Ministero vigilante nei confronti di tutti gli attori coinvolti nel rilascio e gestione dell’ASSE.CO. costituisce dunque un elemento di garanzia sulla sua efficacia e rappresenta un presupposto fondamentale per il buon funzionamento della procedura.”

Estensione ai commercialisti, traino per avvocati e CAF. A rischio il sistema di vigilanza

C’è un ultimo punto posto in evidenza dall’Ispettorato.

L’estensione della possibilità di rilasciare l’ASSE.CO. ai commercialisti aprirebbe la strada al via libera anche per gli iscritti al Consiglio Nazionale Forense così come a tutti i CAF, con effetti negativi sul fronte organizzativo, gestionale e sul sistema di vigilanza.

Non vi sarà quindi l’estensione del ruolo di asseveratore anche ai commercialisti che, evidenzia l’INL, sono titolari di prerogative specifica tra cui la certificazione del rischio fiscale introdotta nell’ambito della riforma fiscale.

Non sussistono quindi “esigenze di modifica dell’attuale quadro regolatorio”, conclude la nota, lasciando in ogni caso aperta la possibilità di esame di ulteriori argomentazioni e la disponibilità a valutare forme di collaborazione con i commercialisti, su ambiti diversi.

INL - nota n. 306 del 20 agosto 2025
ASSE.CO.: la nota dell’Ispettorato che ribadisce la prerogativa dei Consulenti del Lavoro nel rilascio dell’asseverazione di conformità

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