Scadenze maggio 2025, in arrivo la proroga della proroga?

Anna Maria D’Andrea - Commercialisti ed esperti contabili

Dopo il blocco del sito dell'Agenzia delle Entrate del 28 maggio, crescono le richieste di proroga delle scadenze fissate tra il 30 e il 31 maggio. Tra queste quelle già rinviate lo scorso 16 maggio, sempre a causa dei malfunzionamenti dei portali del Fisco

Scadenze maggio 2025, in arrivo la proroga della proroga?

Scadenze del mese al centro dell’attenzione, con l’ipotesi di una nuova proroga relativa agli appuntamenti del 30 e del 31 maggio.

Il blocco del sito dell’Agenzia delle Entrate del 28 maggio, conclusosi secondo Sogei alle 14 dello stesso giorno ma continuato anche successivamente secondo le testimonianze degli addetti ai lavori, potrebbe portare a un nuovo rinvio degli appuntamenti del mese.

A richiederlo i Commercialisti, prima con le sollecitazioni dei sindacati di categoria e poi con una lettera inviata dal Presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio, al direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Al centro dell’attenzione anche i versamenti del 16 maggio, rinviati proprio al 30 maggio a causa delle problematiche tecniche al sito dell’Agenzia. Una proroga della proroga sulla quale, però, ad oggi non vi sono riscontri ufficiali.

Proroga delle scadenze del 30 e del 31 maggio in arrivo?

Per tutta la mattinata del 28 maggio, e con una coda importante per tutta la giornata, il sito dell’Agenzia delle Entrate è stato inaccessibile.

Una serie di problemi tecnici confermati da Sogei, “braccio tecnologico” del Fisco, e per i quali il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, ha chiesto in via ufficiale la proroga delle scadenze che cadono negli ultimi giorni del mese di maggio.

Il blocco del sito dell’Agenzia delle Entrate ha stoppato l’attività degli addetti ai lavori in un periodo denso di scadenze e adempimenti.

A fine mese bisognerà riprendere in mano gli adempimenti del 16 maggio, rinviati proprio a causa dei problemi tecnici al portale del Fisco. Non solo: a fine mese scadono ulteriori importanti adempimenti, dalle LIPE del primo trimestre 2025 alla comunicazione per l’accesso al bonus ZES.

Prorogare i termini dei numerosi adempimenti in scadenza alla fine del mese corrente a causa del nuovo blocco informatico dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, verificatosi a partire dalle ore 9:30 circa di oggi”. È la richiesta avanzata dal Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio in una lettera inviata al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone.

“Dopo il blocco dell’operatività dei servizi telematici dell’Agenzia dello scorso 16 maggio siamo costretti a richiamare di nuovo l’attenzione del Direttore Carbone per chiedere un maggior termine per l’effettuazione degli adempimenti da parte dei contribuenti e dei professionisti che li assistono alla luce di quanto disposto dall’articolo 1 del decreto-legge 21 giugno 1961, n. 498, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 luglio 1961, n. 770.”

Dal bonus ZES alle liquidazioni IVA trimestrali, proroga per tutte le scadenze di fine maggio 2025

Come evidenziato nel comunicato stampa del CNDCEC, il blocco del sito dell’Agenzia delle Entrate ha causato notevoli disagi ai contribuenti.

Inaccessibile il canale per l’invio della comunicazione per la prenotazione del credito d’imposta ZES Unica e del credito d’imposta ZES agricoltura per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025 in scadenza il prossimo 30 maggio, ma non solo.

Salvatore Regalbuto, Tesoriere nazionale con delega alla fiscalità, aggiunge che alle comunicazioni per il bonus ZES si sommano le criticità legate ai numerosi adempimenti in scadenza per la fine del corrente mese, tra cui l’invio delle liquidazioni IVA periodiche del primo trimestre 2025.

La proroga delle scadenze dovrebbe quindi estendersi alla generalità degli adempimenti in scadenza alla fine di maggio, anche qualora i servizi online del Fisco venissero ripristinati prima. Serve un termine congruo a favore dei contribuenti, si evidenzia nel comunicato.

Come per la scorsa occasione, si resta in attesa di un riscontro da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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