Superbonus, Zanetti sull’eliminazione di sconti e cessioni: “una scelta forse non abbastanza ragionata”

Tommaso Gavi - Irpef

L'intervento di Enrico Zanetti su superbonus, cessione del credito e sconto in fattura, nel corso del Congresso nazionale dei commercialisti. L'eliminazione delle opzioni di fruizione indiretta può rivelarsi una scelta non abbastanza ragionata

Superbonus, Zanetti sull'eliminazione di sconti e cessioni: “una scelta forse non abbastanza ragionata”

“Mandare definitivamente in soffitta il superbonus è una scelta di testa razionale. Mandare definitivamente in soffitta sconti e cessioni con visti di conformità e asseverazioni tecniche applicati su percentuali ragionevoli potrebbe forse rivelarsi una scelta di pancia non abbastanza ragionata.”

Così conclude il breve intervento sul superbonus Enrico Zanetti, commercialista e Consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nella seconda giornata del Congresso Nazionale dei Commercialisti, in svolgimento a Torino dal 18 al 20 ottobre 2023 e che Informazione Fiscale sta seguendo in presenza con aggiornamenti in tempo reale, Zanetti ha sottolineato l’importanza delle misure per l’economia.

Fondamentale il ruolo del visto di conformità e delle asseverazioni dei professionisti per evitare le truffe.

Superbonus: cessione del credito e sconto in fattura un eccezionale veicolo per l’economia

Nel corso della prima tavola rotonda che si è svolta nell’ambito della seconda giornata del Congresso Nazionale dei Commercialisti, in svolgimento a Torino dal 18 al 20 ottobre 2023, è intervenuto brevemente sul superbonus anche Enrico Zanetti.

Zanetti, commercialista e Consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha posto concentrato l’attenzione su tre importanti questioni:

  • l’aliquota per l’agevolazione edilizia volta al risparmio energetico;
  • il ruolo delle asseverazioni e dei visti di conformità;
  • le opzioni di cessione del credito e sconto in fattura.

Sul primo tema, sintetizzando la propria posizione in una frase, Zanetti ha evidenziato che:

“il 110 per cento in fase pandemica è una misura shock. Il 110 per cento in un momento economico normale è una misura sciocca.”

La maxi detrazione introdotta dal decreto Rilancio non è sostenibile per le casse dello Stato in periodi ordinari.

Gli effetti sui conti pubblici sono stati più volte messi in luce anche dallo stesso Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, in diverse occasioni.

In merito alla cessione del credito e allo sconto in fattura, Zanetti ha evidenziato che non possono essere separate dall’applicazione di visti di conformità e asseverazioni tecniche:

“Gli sconti e le cessioni, senza visti di conformità e senza asseverazioni tecniche, sono un eccezionale veicolo per le truffe. Con visti di conformità e con le asseverazioni tecniche sono un eccezionale veicolo per l’economia.”

Per prevenire le frodi giocano un ruolo decisivo i commercialisti e i professionisti.

Zanetti si è infine espresso sull’agevolazione nel suo complesso, mettendo in evidenza che la completa eliminazione della stessa, così come dei meccanismi di fruizione indiretta dell’agevolazione, potrebbe portare effetti negativi:

“Mandare definitivamente in soffitta il superbonus è una scelta di testa razionale. Mandare definitivamente in soffitta sconti e cessioni con visti di conformità e asseverazioni tecniche applicati su percentuali ragionevoli potrebbe forse rivelarsi una scelta di pancia non abbastanza ragionata.”

Sullo stesso tema è intervenuto anche il tesoriere nazionale del CNDCEC, Salvatore Regalbuto, il quale ha posto l’accento sugli oltre 1.000 risposte ad interpello pubblicate dall’Agenzia delle Entrate.

Il segnale della mancanza di chiarezza su alcuni aspetti della normativa. Sul superbonus non sono previsti interventi nel disegno di Legge di Bilancio 2024. Qualora confermato il testo nel corso dell’iter parlamentare, dal 1° gennaio prossimo continueranno ad applicarsi le stesse regole.

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