Spesometro 2017: invio sperimentale con sanzioni leggere. La «promessa» di Casero

Anna Maria D’Andrea - Comunicazioni IVA e spesometro

Spesometro 2017: in vista della scadenza del 28 settembre e in virtù numerosi problemi tecnici su «Fatture e Corrispettivi» Casero ha annunciato la richiesta del MEF all'Agenzia delle Entrate di rimodulare le sanzioni previste.

Spesometro 2017: invio sperimentale con sanzioni leggere. La «promessa» di Casero

Spesometro 2017, ancora novità in vista della scadenza per l’invio della prima comunicazione dati fatture emesse e ricevute nel primo semestre dell’anno: sanzioni leggere in caso di ritardi o errori.

Questo quanto dichiarato dal viceministro dell’Economia Casero al Sole24Ore dopo aver ascoltato il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, CNDCEC: la richiesta del MEF all’Agenzia delle Entrate è quella di considerare il primo invio dello spesometro 2017 sperimentale.

La richiesta di Casero e del MEF all’Agenzia delle Entrate arriva a fronte di notevoli problemi nell’invio telematico dell’elenco dati fatture, da tempo segnalata dal CNDCEC ma prima di tutto da professionisti e contribuenti.

Da ieri diversi intermediari hanno segnalato problemi sulla piattaforma “Fatture e Corrispettivi” e in molti si sono trovati e si trovano tutt’oggi a fare i conti con il seguente messaggio:

Gentile utente purtroppo in questo momento il numero di connessioni è superiore a quelle che il servizio riesce a gestire. Ci scusiamo per l’inconveniente e la invitiamo a riprovare tra qualche minuto.

Il tutto a pochi giorni dalla scadenza per l’invio telematico dello spesometro 2017, fissata come ormai noto al 28 settembre 2017 dopo una proroga non ancora approdata in Gazzetta Ufficiale ed annunciata con la pubblicazione del DPCM sul sito del MEF.

Spesometro 2017: invio sperimentale con sanzioni leggere. La «promessa» di Casero

I problemi nell’invio telematico dello spesometro 2017 non sono stati notati soltanto da intermediari e contribuenti ma, in base a quanto affermato da Casero, pare che se ne siano accorti anche ai piani alti. MEF e Agenzia delle Entrate concordi con il CNDCEC: spesometro 2017 con sanzioni rimodulate, novità che arriva a pochi giorni dalla scadenza per il primo dei due invii dei dati fatture emesse\ricevute.

Per parlare di ufficialità bisognerà aspettare che la “promessa” di Casero prenda forma in un comunicato stampa o altra forma di avviso pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ma ad oggi pare che lo spesometro del primo semestre 2017 sarà considerato una sorta di sperimentazione e che le regole su sanzioni in caso di errori o ritardi saranno applicate a pieno regime soltanto in vista della seconda scadenza fissata al 28 febbraio 2018.

Situazione paradossale: un adempimento - lo spesometro prima semestrale e poi trimestrale a partire dal 2018 - introdotto dal DL 193/2016 come misura d’urgenza, al fine di contrastare l’evasione fiscale in materia di Iva, criticato fin dall’inizio dai professionisti e dai contribuenti.

L’Agenzia delle Entrate sembra aver dato il peggio di sé nella gestione dell’adempimento: pochi e vaghi chiarimenti, nessun software di compilazione e controllo e una piattaforma, «Fatture e Corrispettivi», che pare non esser stata implementata al fine di reggere la mole di dati obbligatori da inviare con lo spesometro 2017.

Spesometro 2017: sanzioni leggere per il primo invio

Le dichiarazioni di Casero rilasciate e pubblicate sul Sole24Ore vanno incontro alle richieste del CNDCEC, ormai da tempo critico nei confronti dello spesometro 2017:

Siamo in contatto quasi quotidianamente con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, che è il nostro referente per la categoria su diversi temi fiscali. In questi giorni sullo spesometro in particolare proprio per essere informati in tempo reale sulle difficoltà di applicazione di questo nuovo strumento. Grazie alle segnalazioni che ci hanno fatto abbiamo messo in atto correttivi, per esempio sugli errori bloccanti.

A fronte dei numerosi problemi nell’invio telematico dello spesometro 2017, il MEF ha apertamente richiesto all’Agenzia delle Entrate di avere la “mano morbida” sulle sanzioni in caso di errori e ritardi non voluti.

Uno spesometro sperimentale, per il primo semestre del 2017: peccato che a fare da cavia siano, come sempre accade in casi simili, intermediari e contribuenti.

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