Spesometro 2017: ecco quanto costa il Fisco ai commercialisti

Redazione - Commercialisti ed esperti contabili

Quanto costano gli adempimenti fiscali ai commercialisti? Lo spesometro 2017 è costato in media 500 euro a studio soltanto per l'adeguamento software. A questo si aggiunge 1,5 ore di tempo, con il 33% dei casi di invio non fatturato al cliente.

Spesometro 2017: ecco quanto costa il Fisco ai commercialisti

Il peso del Fisco si fa sentire non soltanto sulle spalle di contribuenti e imprese ma anche su quelle degli “addetti ai lavori”.

Quanto spende un commercialista per il proprio studio e, soprattutto, quanti soldi sono stati spesi per lo spesometro 2017?

In vista della scadenza per l’invio dello spesometro del secondo semestre 2017 è interessante vedere quanto ha pesato l’adempimento sulle tasche dei commercialisti.

I dati sul costo degli adempimenti fiscali e dello spesometro sono stati raccolti dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti che, nel corso del 2017, ha svolto alcune indagini per capire qual è la spesa media che gli studi professionali devono sostenere per poter lavorare.

Per i software necessari per effettuare gli adempimenti fiscali gli studi professionali arrivano a spendere fino a 5.000 euro all’anno, spesa che come ha analizzato la FNC varia in base alla tipologia di studio considerato, individuale, associato o condiviso.

A gravare ulteriormente sul costo della professione è stato, nel 2017, lo spesometro: in media è stato necessario spendere almeno 500 euro per l’adeguamento dei programmi gestionali. Peccato che, a fronte dei costi sostenuti, è pari al 33% il caso in cui il nuovo adempimento non è stato fatturato.

Di seguito i dati presentati dalla Fondazione Nazionale Commercialisti con il documento del 28 marzo 2018.

Spesometro 2017: i costi sostenuti dai commercialisti

Il 97,6% dei commercialisti sottoposti all’indagine della FNC hanno effettuato almeno un invio del nuovo spesometro nel 2017 e l’83,8% di questi ha dovuto sostenere costi aggiuntivi per l’adeguamento del software dedicato.

In media i commercialisti hanno dovuto spendere fino a 500 euro, una spesa che va ad aggiungersi a quanto speso per l’acquisto del software gestionale necessario per effettuare gli altri adempimenti fiscali.

Il campione intervistato e i questionari raccolti dalla Fondazione, 3.500 tra il mese di maggio e giugno 2017 e ulteriori 7.000 a dicembre, ha dichiarato di aver inviato un totale di 365.372 spesometri.

Per l’invio di ogni spesometro serve più di un’ora

Per l’invio di ciascuno spesometro è stato necessario impiegare ben 1,5 ore: tempi enormi se si considera che lo spesometro era stato presentato come un adempimento da “un click e via”.

Un invio che nella mente degli ideatori doveva essere semplice e immediato, ma che come i più sapranno così non è. A fronte di una mole di dati da inserire, tuttavia, è impressionante anche il numero degli studi di commercialisti che “lavorano gratis”: il 33,7% degli intervistati non ha fatturato né fatturerà il nuovo adempimento ai clienti dello studio.

Chi ha seguito dall’inizio la vicenda dello spesometro, introdotto dal DL 193/2016, sa bene quanti commercialisti si sono battuti e scontrati per richiederne l’abolizione: un adempimento introdotto con l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale che ha finito col monopolizzare le attività degli studi professionali.

Problemi tecnici e proroghe continue, ma lo spesometro rappresenta oggi soltanto uno degli adempimenti e dei costi per i commercialisti.

Il costo degli adempimenti fiscali

Quanto si parla di peso del Fisco si fa spesso riferimento soltanto ai contribueneti, nonché alle imprese che arrancano alle prese con un sistema fiscale sempre più complesso e vessatorio.

Gli adempimenti fiscali, tuttavia, pesano anche su chi è chiamato ad effettuarli per conto dei contribuenti, cioè per quel 91% di commercialisti che si occupa di fisco e contabilità.

Lo studio della FNC analizza i dati in base a specifiche variabili: gli studi associati spendono all’anno 9.868 euro per i software necessari ad effettuare gli adempimenti, pari a quasi il doppio degli studi individuali (4.985 euro), mentre gli studi condivisi (5.889 euro) si collocano in posizione intermedia ma molto più vicina agli studi individuali.

I costi aumentano per gli studi più grandi e in termini di addetti impiegati, tra collaboratori e praticanti: in media si spende fino a circa 15.500 euro.

122 giorni all’anno per gli adempimenti fiscali

Il costo degli adempimenti fiscali per i commercialisti si misura anche in tempo: in un anno il titolare di uno studio impiega ben 122 giorni per effettuare invii all’Agenzia delle Entrate e pagamenti mentre collaboratori e dipendenti ne spendono 84.

Lo spesometro 2017 ha inciso, come ovvio che sia, notevolmente sui dati raccolti dalla Fondazione ma il quadro che ne emerge è per alcuni versi una conferma per quei commercialisti che chiedono, con un velo di ironia e sarcasmo, di essere stipendiati dall’Agenzia delle Entrate e che ogni giorno si interrogano sul futuro della professione.

Il costo degli adempimenti fiscali e dello spesometro
Scarica il documento della Fondazione Nazionale dei Commercialisti pubblicato il 28 marzo 2018

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