Contributi INPS artigiani e commercianti: terza rata in scadenza

Alessio Mauro - Leggi e prassi

In scadenza il termine per artigiani e commercianti chiamati al versamento della terza rata dei contributi fissi. Il pagamento va effettuato entro il 17 novembre. 2025

Contributi INPS artigiani e commercianti: terza rata in scadenza

Si avvicina la scadenza per il pagamento della terza rata dei contributi fissi dovuti da artigiani e commercianti iscritti alla Gestione separata.

Il versamento deve essere effettuato tramite il modello F24 entro il 17 novembre 2025.

I contribuenti chiamati all’adempimento possono trovare i dati e gli importi utili per il pagamento all’interno del Cassetto previdenziale, anche se in molti segnalano disservizi, con il nuovo esonero contributivo per le nuove attività che non compare nei modelli.

Nel 2025 artigiani e commercianti sono chiamati a versare una quota complessiva di contribuzione pari rispettivamente a 4.460,64 euro e 4.549,70 euro, da suddividere in quattro rate trimestrali.

Contributi INPS artigiani e commercianti: terza rata in scadenza

La data del 17 novembre segna il terzo appuntamento dell’anno per gli artigiani e i commercianti tenuti al pagamento dei contributi fissi per il 2025.

A definire le date da segnare in calendario per l’adempimento è stata la circolare INPS n. 38 dello scorso febbraio con le istruzioni operative. Il documento di prassi definisce anche le aliquote che gli interessati devono applicare per calcolare le somme dovute a titolo di contribuzione. Da quest’anno non si applica più la differenziazione tra gli artigiani e i commercianti, titolari e collaboratori, con più di 21 anni e quelli giovani dato che anche l’aliquota dei contributi per i giovani collaboratori ha raggiunto il 24 per cento.

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2021, i commercianti iscritti alla relativa Gestione INPS sono tenuti a versare un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48 per cento a finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, un trattamento che viene concesso a chi chiude l’attività senza aver raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.

Per il finanziamento delle prestazioni di maternità, infine, dovrà essere versata una ulteriore quota dello 0,62 per cento.

Di seguito uno specchietto riepilogativo.

Soggetti interessati Artigiani Commercianti
Titolari e coadiuvanti/coadiutori di di qualunque età 24 per cento 24,48 per cento

Per quanto riguarda il calcolo del contributo IVS dovuto il reddito minimo annuo da prendere in considerazione è di 18.555 euro.

Ricordiamo che anche per il 2025 si applica l’esonero dal 50 per cento della contribuzione in favore dei lavoratori con più di 65 anni d’età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto e che gli artigiani e i commercianti che applicano il regime forfettario possono richiedere l’accesso al regime contributivo agevolato che prevede la riduzione contributiva del 35 per cento.

Da quest’anno è attiva, seppure in ritardo, la nuova decontribuzione prevista dalla Legge di Bilancio 2025 che riconosce un esonero del 50 per cento ai neo iscritti alle gestioni artigiani e commercianti.

Le indicazioni che hanno sbloccato l’agevolazione sono arrivate ad agosto ma ancora si segnalano criticità legate al mancato aggancio dei calcoli rispetto alle richieste di riduzione al 50 per cento presentate negli scorsi mesi.

Molti soggetti interessati, infatti, all’accesso nel proprio Cassetto Previdenziale si sono visti mettere a disposizione dall’INPS i modelli F24 con gli importi della contribuzione dovuta calcolati con formula piena, disattendendo le istanze regolarmente presentate per tempo.

Terza rata dei contributi INPS per artigiani e commercianti: istruzioni per il pagamento

Gli artigiani e i commercianti iscritti alle relative gestioni INPS sono dunque chiamati al pagamento della terza rata dei contributi fissi IVS entro la scadenza del 17 novembre 2025.

Il valore dei contributi annuali dovuti sul minimale è stato definito con la citata circolare INPS n. 38/2025 ed è pari a:

  • 4.460,64 euro per gli artigiani;
  • 4.559,70 euro per i commercianti.

L’importo di ciascuna rata è quindi pari a 1.115,25 euro per gli artigiani e 1.137,50 euro per i commercianti. Queste, quindi, le somme che dovranno essere versate entro la scadenza di novembre e con l’ultima rata prevista per il prossimo febbraio.

Non ci sono novità per quanto riguarda le modalità di pagamento, per cui le somme dovute dovranno essere versate utilizzando il modello F24.

I contribuenti possono trovare i dati e gli importi utili per il pagamento all’interno del Cassetto previdenziale, nella sezione “Dati del mod. F24”. L’accesso può essere effettuato direttamente dagli interessati o da un loro delegato tramite una delle credenziali SPID, CIE, CNS o eiDAS.

Per quanto riguarda infine i contributi dovuti sulla quota eccedente il minimale si ricorda che le somme dovute devono essere versate entro i termini previsti per il pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche.

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