Novità in estate per la rottamazione quinquies? Il Governo prende tempo sulla definizione agevolata delle cartelle e sul taglio IRPEF per il ceto medio: si guarda alla prossima Manovra

Definire delle novità sulla rottamazione quinquies prima dell’estate sembra una missione impossibile. Così come ipotizzare il taglio dell’IRPEF: il Fisco, territorio su cui il Governo cerca un equilibrio, è rimandato a settembre. Si guarda ai lavori della prossima Legge di Bilancio.
A dare un aggiornamento sui due temi al centro dell’attenzione per tutta la scorsa settimana è il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo che, intervistato dal quotidiano La Stampa, chiarisce: “non esiste alcun derby. Il governo è unito”.
Rottamazione quinquies, novità in estate? Per avere notizie certe bisogna attendere
Le valutazioni, però, sono tutte ancora in corso e il padre della riforma fiscale non si sbilancia né sulle risorse necessarie né sulla portata degli interventi.
Se è vero che una misura non esclude l’altra, è anche vero che non i due fronti non sono complementari. E il Governo è alla ricerca di un centro di gravità permanente, per dirla alla Battiato.
La scorsa settimana il vicepremier Matteo Salvini che guarda alla rottamazione quinquies come a una priorità, anzi come a una emergenza, ha parlato della possibilità di finanziare il taglio IRPEF al ceto medio tramite la nuova definizione agevolata delle cartelle.
Ma si tratta di una strada non percorribile per almeno tre ragioni:
- le definizioni agevolate delle cartelle non sono fonte di guadagno per lo Stato, ma una perdita: vanno stimate, infatti, le risorse, aspetto non chiarito nella proposta di legge presentata in Parlamento dalla Lega sull’edizione quinquies;
- i tempi: le entrate di una nuova rottamazione non si ottengono in tempi brevi in modo da programmare un intervento su aliquote e scaglioni atteso dal ceto medio già a fine 2024;
- l’incertezza, la storia dell’edizione quater parla chiaro: il numero delle adesioni non corrisponde mai al numero dei contribuenti che effettivamente pagano le rate dovute.
E a confermare che la soluzione non è praticabile è la stessa cautela di Leo e Giorgetti sulla necessità di far quadrare i conti e rimandare tutto ai lavori della Legge di Bilancio.
Sulla possibilità di arrivare a una rottamazione quinquies entro l’estate il viceministro parla di un “timing ragionevole” per dare un respiro estivo ai contribuenti, ma difficile da adottare: “va tenuto conto che ogni ipotesi di definizione agevolata deve poggiare su analisi tecniche serie e rigorose”, sottolinea oggi, 20 giugno, sul quotidiano La Stampa.
Come sottolineato anche in altre occasioni, è necessario attendere il lavoro della Commissione istituita per effettuare un monitoraggio del magazzino delle cartelle dal 2000 al 2024 da oltre 1.275 miliardi e ipotizzare soluzioni per gestirlo.
È questo il primo passo per arrivare alla definizione della rottamazione quinquies.
Rottamazione quinquies e taglio IRPEF: valutazioni in corso, risorse da definire
E nessun punto fermo sembra esserci, almeno per ora, neanche sul taglio IRPEF al ceto medio che pure è una priorità che la stessa premier Meloni ha confermato dal palco degli Stati Generali dei Commercialisti la scorsa settimana.
Le ipotesi in campo dallo scorso anno sono due e costano entrambe 2,5 miliardi di euro:
- tagliare la seconda aliquota dal 35 al 33 per cento;
- estendere il secondo scaglione fino a 65.000 euro.
Nel frattempo sia su rottamazione quinquies che sulla revisione dell’IRPEF per il ceto medio il Governo prende tempo: in campo restano entrambe le novità “ma vanno calibrate nel quadro più ampio di una manovra che non danneggi gli equilibri di bilancio”, sottolinea Leo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quinquies, novità in estate? Leo prende tempo