Rinegoziazione affitti online con modello RLI: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Guendalina Grossi - Cedolare secca sugli affitti

La rinegoziazione degli affitti può essere effettuata online con il modello RLI: le istruzioni e come fare tramite i servizi gratuiti dell'Agenzia delle Entrate

Rinegoziazione affitti online con modello RLI: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate

La rinegoziazione degli affitti si effettua online, mediante il modello RLI.

Il modello RLI deve essere utilizzato per la registrazione dei contratti d’affitto e per gli adempimenti successivi e, tra questi, rientra anche la rinegoziazione del canone di affitto stabilito dalle parti.

Nel caso di aumento del canone d’affitto, al modello RLI bisognerà allegare anche l’atto di rinegoziazione.

Rinegoziazione affitti online con il modello RLI: le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Complici le difficoltà legate all’emergenza Covid, i servizi online dell’Agenzia delle Entrate sono stati oggetto di una progressiva estensione e, tra le novità introdotte negli ultimi anni, vi è anche la possibilità di inviare il modello RLI online per la rinegoziazione degli affitti.

Il modello RLI, si ricorda, deve essere compilato e trasmesso all’Agenzia delle Entrate per richiedere la registrazione dei contratti di affitto e per gli adempimenti successivi, quali proroghe, cessioni, risoluzioni o subentri.

Mediante il modello RLI si esercita inoltre l’opzione per la cedolare secca e, come già evidenziato, è possibile comunicare le rinegoziazioni del canone d’affitto pattuite tra le parti.

A livello operativo, la rinegoziazione degli affitti dovrà essere comunicata compilando la Sezione I del modello RLI, denominata “Registrazione - Rinegoziazione canone”.

Sarà necessario indicare le informazioni richieste nel campo “Data stipula” mentre, in caso di aumento del canone di locazione o per i contratti di affitto terreni (tipologia di contratto con codice “T”), sia in caso di aumento che di diminuzione, vanno compilati anche i campi “N. pagine”, “N. copie”.

Per la rinegoziazione del canone sarà inoltre necessario compilare la Sezione II, Adempimenti successivi, indicando la tipologia di regime adottato per il contratto già stipulato, la data di inizio e fine della rinegoziazione, in parallelo all’importo del nuovo canone rinegoziato e i riferimenti del contratto registrato.

Queste le istruzioni specifiche fornite dall’Agenzia delle Entrate e, in caso di rinegoziazioni in aumento, sarà obbligatorio allegare il relativo atto.

Infine, va compilata la Sezione III riguardante il richiedente e il quadro E se si sta modificando un contratto di locazione in cui alla registrazione è stato previsto, per una o più annualità, un canone differente (codice 3 nella casella “Casi particolari”).”

Rinegoziazione del canone di locazione: riduzione o aumento dell’affitto

La registrazione dell’atto con il quale le parti dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione è esente dall’imposta di registro e di bollo.

Al contrario, per i casi di aumento del canone, registro e bollo vengono calcolati in autoliquidazione dai software insieme ad eventuali interessi e sanzioni.

Le somme eventualmente dovute possono essere versate con richiesta di
addebito diretto sul conto corrente del dichiarante, contestualmente alla presentazione del modello.

L’accordo di rinegoziazione del canone in aumento, nel caso in cui dia luogo a un’ulteriore liquidazione dell’imposta per il contratto di locazione già registrato, deve essere comunicato all’Agenzia entro 20 giorni.

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