Riforma fiscale, intervista esclusiva a Ruffini

Tommaso Gavi - Fisco

La riforma fiscale può essere un buon mezzo per la semplificazione degli adempimenti per i cittadini. A sottolinearlo è il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini, nell'intervista esclusiva del 4 giugno 2022 a margine dell'incontro inserito nel Festival dell'Economia di Trento 2022.

Riforma fiscale, intervista esclusiva a Ruffini

La riforma fiscale può favorire la semplificazione degli adempimenti.

A spiegarlo è il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nell’intervista esclusiva per Informazione Fiscale al Festival dell’Economia di Trento 2022.

A margine dell’incontro “Riforma fiscale tra emergenze e uguaglianza” del 4 giugno 2022, Ruffini ha sottolineato che la riforma tributaria può essere un buon mezzo e si attende di vedere il risultato.

Tanti i temi affrontati nell’incontro: dalla necessità di un riordino della normativa all’uso dei dati per la lotta all’evasione, passando per il modello 730 e l’attività di riscossione dei tributi.

Riforma fiscale, un buon mezzo per la semplificazione: l’intervista esclusiva al direttore delle Entrate Ruffini

La riforma fiscale potrebbe favorire la semplificazione degli adempimenti per i contribuenti.

Lo spiega il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini ai microfoni di Informazione Fiscale.

Nell’intervista esclusiva a margine dell’incontro “Riforma fiscale tra emergenze e uguaglianza”, che si è svolto il 4 giugno 2022 nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento 2022, sul tema della semplificazione degli adempimenti Ruffini ha chiarito:

La riforma tributaria speriamo che sia un buon mezzo, aspettiamo di vedere il risultato.

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Il tema della semplificazione è stato affrontato anche nel dialogo del direttore dell’Agenzia delle Entrate con Jean Marie Del Bo, Vicedirettore Il Sole 24 Ore e Andrea Silvestri, Adjunct Professor, Strategic Tax Management, Luiss Business School.

Per citare un esempio relativo alla complessità del sistema, Ruffini ha sottolineato che la circolare relativa alle istruzioni sulle dichiarazioni dei redditi, che verrà pubblicata il prossimo mese, supererà le 400 pagine. Le prime istruzioni, invece, erano di appena 15 pagine.

Le nuove norme e gli sconti hanno complicato il sistema, ciascuna misura deve essere spiegata e, come sintetizza Ruffini:

“Se compro cento elettrodomestici ho 100 libretti di istruzioni.”

Il direttore delle Entrate ha espresso la volontà di rivedere totalmente il modello di dichiarazione dei redditi, se possibile il prossimo anno. Un riduzione delle norme, d’altronde, porterebbe a una riduzione degli adempimenti e delle relative istruzioni.

In quest’ottica si inseriscono anche le azioni in tema di dichiarazione IVA precompilata, che verrà resa disponibile in via sperimentale a partire dal 2023.

La precompilazione della dichiarazione IVA, come spiegato dal Direttore delle Entrate Ruffini nel corso dell’intervista:

“Certamente è più complessa per taluni aspetti della precompilata dei titolari di redditi di lavoro dipendente e pensionati, però è un primo passaggio necessario per consentire anche per le imprese una semplificazione e una precompilazione.”

L’inefficienza del sistema fiscale deriva dal disordine normativo, come ha messo in evidenza Ruffini nel suo intervento:

“È come ristrutturare una casa senza prima aver fatto ordine.”

Per favorire la semplificazione sono necessari una sistematizzazione normativa, una codificazione e la redazione di testi unici, mettendo mano al sistema avendo presente l’intero quadro normativo.

Di contro, il disordine fiscale estremizza la disuguaglianza. In un quadro normativo di circa 800 norme, con il TUIR che dal 1986 ha visto circa 1300 modifiche, di fatto si viene a creare:

“Un sistema che consente a chi vuole nascondersi di nascondersi e agli altri di sbagliare.”

I controlli attraverso i dati e l’attività di riscossione

Tra i temi affrontati nel corso dell’evento, che si è tenuto nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento 2022, c’è la pseudo-anonimizzazione dei dati per i controlli.

A riguardo Ruffini fa sapere che l’Agenzia delle Entrate è al lavoro, per applicare le norme nel contemperamento di più interessi, quelli legati alla privacy e quelli legati al recupero di risorse per avere maggiori servizi.

“Sono fiducioso che potremo scrivere una pagina nuova al termine dell’estate che sta per iniziare”

Ha dichiarato il direttore Ernesto Maria Ruffini. Grazie ai nuovi strumenti saranno possibili controlli sempre più mirati ed efficaci per il contrasto all’evasione fiscale, la cui tendenza mostra una diminuzione rispetto al passato.

La maggiore accuratezza nei controlli, attraverso l’uso dei dati, permetterà ai contribuenti di essere maggiormente tutelati.

Il recupero delle risorse legate all’evasione fiscale, inoltre, potrà garantire un miglioramento dei servizi.

Tuttavia, alla fase di individuazione dei contribuenti che non pagano correttamente le imposte si dovrà affiancare l’efficienza nell’attività di recupero.

Lo stesso Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha messo in evidenza che:

“l’esigenza di razionalizzare il sistema della riscossione è normativamente sentita.”

In un sistema in cui sono 19 milioni i contribuenti che hanno debiti, di diversi tipi, con il Fisco, e circa 1.100 miliardi il valore dei tributi non riscossi:

“La funzione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione può essere quella di porre l’attenzione sui problemi, non individuare soluzioni.”

In merito alla ripresa dell’attività di riscossione, ripresa dopo la sospensione legata a Covid-19 per gli anni 2020 e 2021, Ruffini ha fatto sapere che negli ultimi mesi sono stati notificati 20 milioni di atti e cartelle relative al periodo compreso tra il 2020 e il 2022. 15 milioni di notifiche sono legate all’attività dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, mentre 5 milioni sono collegati all’attività dell’Agenzia delle Entrate.

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