Dichiarazione IVA 2022 al via, la versione definitiva del modello: scadenza, istruzioni e novità

Tommaso Gavi - Dichiarazione IVA

Dichiarazione IVA 2022: si parte con l'invio dal 1° febbraio, disponibile il software. Il modello, insieme alle istruzioni per la pubblicazione, è stato approvato dall'apposito provvedimento del 14 gennaio 2022. La scadenza del 30 aprile, che per il 2022 cade di sabato, passa al 2 maggio.

Dichiarazione IVA 2022 al via, la versione definitiva del modello: scadenza, istruzioni e novità

Dichiarazione IVA 2022, al via dal 1° febbraio: l’Agenzia delle Entrate lo scorso 14 gennaio ha approvato il modello da utilizzare e ha pubblicato le relative istruzioni. Nel primo giorno utile per l’invio ha, inoltre, messo a disposizione il software da utilizzare per la compilazione.

Sono diverse le novità che trovano spazio nel modello IVA 2022, tra le principali:

  • le percentuali di compensazione applicate dagli agricoltori nell’ambito del regime speciale loro riservato;
  • le operazioni relative a beni e servizi necessari per il contenimento e la gestione dell’emergenza coronavirus;
  • le nuove regole per l’applicazione dell’IVA nell’e-commerce.

La scadenza canonica è il 30 aprile ma, dal momento che nel 2022 cade di sabato, l’adempimento slitta a lunedì 2 maggio.

Dichiarazione IVA 2022, modello definitivo: scadenza, istruzioni e novità

Con il provvedimento del 14 gennaio, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione la dichiarazione IVA 2022, che le partite IVA devono utilizzare in relazione al periodo d’imposta 2021.

Agenzia delle Entrate - Dichiarazione IVA 2022
Modello relativo al periodo d’imposta 2021.

Il nuovo modello può essere inviato a partire dal 1° febbraio 2022. E infatti nella stessa data l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti anche il software Iva 2022 che consente la compilazione della dichiarazione modello Iva 2022 e della dichiarazione modello Iva Base 2022.

Le novità più importanti che trovano spazio nel modello IVA 2022 sono le seguenti:

  • le percentuali di compensazione applicate dagli agricoltori nell’ambito del regime speciale loro riservato;
  • le operazioni relative a beni e servizi necessari per il contenimento e la gestione dell’emergenza coronavirus;
  • le nuove regole per l’applicazione dell’IVA nell’e-commerce.

La canonica scadenza del 30 aprile 2022 quest’anno subisce una lieve variazione: viene posticipata al 2 maggio dal momento che il termine cade di sabato.

Oltre al modello, sono scaricabili anche le apposite istruzioni per la compilazione.

Il documento contiene le regole per la compilazione e l’invio telematico della dichiarazione IVA 2022, relativa all’anno d’imposta 2021.

Agenzia delle Entrate - Istruzioni per la compilazione modello IVA 2022
Relative al periodo d’imposta 2021.

Dichiarazione IVA 2022, le novità: i quadri VE, VF e VO

Le principali novità della dichiarazione IVA 2022 riguardano tre quadri: VE, VF e VO.

Il quadro VE, “operazioni attive e determinazione del volume d’affari”, ha modifiche in particolare nella sezione 1, rigo VE3.

La percentuale di compensazione del 6 per cento è stata sostituita con la percentuale del 6,4 per cento, prevista dal decreto ministeriale del 5 febbraio 2021.

Sono inoltre state eliminate le percentuali di compensazione del 7,65 e del 7,95 per cento, sostituite dalla percentuale del 9,5 per cento.

Tale percentuale è stata introdotta dall’articolo 68, comma 1, del decreto legge numero 73 del 2021, ovvero il decreto Sostegni bis.

Le stesse modifiche hanno riguardato il quadro VF, “operazioni passive e IVA ammessa in detrazione”, che è stato modificato nei seguenti righi:

  • sezione 1, rigo VF4;
  • sezione 3-A, rigo VF34;
  • sezione 3-B, rigo VF 41, VF 44 e VF 50.

Infine, un’ulteriore modifica riguarda il quadro VO, “comunicazione delle opzioni e revoche”.

Nella sezione 1, i righi VO10 e VO11 sono stati ridenominati “vendite a distanza intracomunitarie di beni-art. 41, primo comma, lett. b), d.l. n. 331 del 1993”.

La novità recepisce la modifica apportata dal decreto legislativo numero 83 del 2021.

Infine, è stato introdotto il nuovo rigo VO17 per permettere ai soggetti che effettuano le prestazioni di servizi indicate nell’art. 7-octies nei confronti di committenti non soggetti passivi stabiliti in Stati membri dell’Unione europea diversi dall’Italia di comunicare la revoca dell’opzione esercitata in precedenza.

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