Il tempo della riforma fiscale dovrebbe essere agli sgoccioli, ma il cantiere è ancora aperto: il Parlamento ha concesso un anno in più e solo ora, con ritardo, partono i lavori per la stesura del Codice tributario

Secondo le previsioni iniziali, i lavori di riforma fiscale si sarebbero dovuti concludere nelle prossime settimane.
Ma così non sarà: mentre il Senato ha approvato in via definitiva la proroga delle scadenze da rispettare, il padre del progetto, il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo, ha annunciato l’avvio della scrittura del Codice tributario, la grande opera normativa attesa da decenni che parte, però, con ritardo rispetto a quanto annunciato.
Codice tributario entro il 2025? Obiettivo non raggiunto, la riforma fiscale guadagna tempo
“Puntiamo a chiudere tutti i testi unici in materia tributaria. Se riusciamo puntiamo a chiudere anche il codice tributario che era un obiettivo di Ezio Vanoni”, aveva detto la premier Meloni il 9 gennaio scorso, durante la conferenza stampa d’inizio anno.
Il 2025 d’altronde doveva essere decisivo per la riforma fiscale ma così non è stato. Anzi, dopo il primo sprint alla fine del 2023 e un 2024 a un ritmo sostenuto e costante, gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da riprese e battute d’arresto.

E, infatti, ad oggi sono ancora tre i Testi Unici da adottare e soltanto ieri, 4 agosto, si sono insediati i componenti nominati dal ministro del Consiglio Superiore dell’Economia e della Finanza per formare una Commissione per l’elaborazione del Codice tributario che avrà tempi di gestazione molto lunghi in realtà.
Il testo dovrà essere completato entro dodici mesi dall’entrata in vigore dell’ultimo dei decreti legislativi correttivi e integrativi adottati e sarà articolato, si legge nella legge delega n. 111 del 2023, “in una parte generale, recante la disciplina unitaria degli istituti comuni del sistema fiscale, e una parte speciale, contenente la disciplina delle singole imposte, al fine di semplificare il sistema tributario e accrescere la chiarezza e la conoscibilità delle norme fiscali, la certezza dei rapporti giuridici e l’efficienza dell’operato dell’Amministrazione finanziaria”.
Testi Unici | Avanzamento dei lavori |
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Imposte sui redditi | Da approvare |
IVA | Approvato in via preliminare il 14 luglio 2025 |
Imposta di registro e altri tributi indiretti | Approvato in via definitiva il 22 luglio 2025 |
Tributi erariali minori | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori | Da approvare |
Adempimenti e accertamento | Da approvare |
Sanzioni tributarie amministrative e penali | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Giustizia tributaria | Approvato in via definitiva il 29 ottobre 2024 |
Versamenti e riscossione | Approvato in via definitiva il 13 marzo 2025 |
Riforma fiscale: dai Testi unici al codice tributario, le nuove scadenze per il Governo
La notizia dell’avvio dei lavori sul Codice tributario arriva dal viceministro Maurizio Leo che ha spiegato: “i lavori cominceranno subito, con l’obiettivo di portare a compimento l’elaborazione del Codice entro i tempi fissati dalla delega”
Ed è proprio questo un punto importante. Oggi, 5 agosto, il Senato ha approvato il disegno di legge che proroga la tabella di marcia prevista in principio e già rivista lo scorso anno proprio in merito alle scadenze per la definizione dei Testi Unici.
L’iter per guadagnare tempo, inizialmente solo qualche mese, è stato avviato lo scorso aprile. Con il via libera del Parlamento, ora, si guadagna un anno.
Le scadenze della riforma fiscale | Le date in calendario |
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Termine per l’approvazione dei decreti legislativi di modifica della normativa | Entro il 29 agosto 2026 (il termine passa da 24 a 36 mesi) |
Termine di scadenza per la predisposizione di decreti legislativi integrativi e correttivi | Entro il 29 agosto 2028 (24 mesi dopo al fine dei lavori) |
Termine per l’approvazione dei Tesi Unici | 31 dicembre 2026 (Fissato in principio al 29 agosto 2024, poi al 31 dicembre 2025) |
Per il Codice tributario il testo della legge delega non prevede una scadenza fissa ma fa partire il contatore dei 12 mesi dall’ultimo decreto approvato nell’ambito dei lavori di riforma: verosimilmente ci vorranno ancora anni, e non mesi come ipotizzato a inizio 2025 dalla premier, per vedere concretizzata la grande opera normativa.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Mentre la riforma fiscale guadagna tempo, partono (in ritardo) i lavori sul Codice tributario