Riforma fiscale 2023: verso una no tax area unica per dipendenti e pensionati

Nella legge delega con la riforma fiscale 2023 il Governo ha previsto anche un progressiva unificazione della no tax area per i redditi da lavoro dipendente e da pensione. Si tratta della soglia al di sotto della quale i contribuenti non sono tenuti al pagamento dell'IRPEF

Riforma fiscale 2023: verso una no tax area unica per dipendenti e pensionati

La no tax area di lavoratori dipendenti e pensionati saranno equiparate.

La novità è una delle misure previste dalla legge delega con la riforma fiscale 2023, approvata il 16 marzo 2023 dal Consiglio dei Ministri.

Tra i vari interventi previsti dal Governo, c’è anche l’intenzione di istituire una no tax area comune per i redditi da lavoro dipendente e da pensione, che al momento è stabilita rispettivamente a 8.174 e 8.500 euro.

Si tratta del limite sotto il quale i contribuenti non sono tenuti al pagamento dell’IRPEF.

Riforma fiscale 2023: verso una no tax area unica dipendenti e pensionati

Il Consiglio dei Ministri del 16 marzo 2023 ha approvato il testo della legge delega per la riforma fiscale 2023.

Come si legge nel testo della bozza in circolazione sono diverse le novità che saranno introdotte, dalla rimodulazione delle aliquote IRPEF e la riduzione degli scaglioni di reddito da 4 a 3, alla flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti.

Previste anche modifiche per IVA, IRES, IRAP oltre che alle imposte e ai tributi locali.

La legge delega prevede anche l’introduzione di un’area di esenzione fiscale comune per pensionati e dipendenti. Si tratta della cosiddetta no tax area, cioè la soglia di reddito sotto la quale i cittadini sono esenti dal pagamento delle tasse.

I redditi da lavoro e da pensione entro tale limite, infatti, non sono sottoposti al versamento dell’IRPEF, dato che l’imposta dovuta è pari a zero.

Attualmente, questo limite è diverso a seconda delle categorie di contribuenti:

  • 8.174 euro per i lavoratori dipendenti;
  • 8.500 euro per i pensionati;
  • 5.500 euro per i lavoratori autonomi.

La novità introdotta dalla riforma fiscale riguarderà solamente i redditi da lavoro dipendente e da pensione.

Riforma fiscale 2023: verso una no tax area unica per redditi da lavoro e pensione

L’equiparazione della no tax area per i lavoratori dipendenti e pensionati, dunque, è una delle misure presenti nella legge delega con la riforma fiscale 2023.

Come si legge nella bozza del testo, si prevede la progressiva applicazione della stessa area di esenzione fiscale e dello stesso carico impositivo IRPEF. Questo a prescindere dalla natura del reddito prodotto e dando, appunto, priorità all’equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi da pensione.

Nel testo in circolazione non ci sono dettagli su quale dovrebbe essere la nuova soglia da prendere in considerazione per la no tax area.

Un chiarimento in questo senso,però, è arrivato direttamente dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che durante il suo intervento al XIX Congresso nazionale della CGIL, tenutosi il 17 marzo 2023 a Rimini, ha sottolineato che la no tax area dei dipendenti sarà allineata a quella dei pensionati.

“Vogliamo allineare i lavoratori dipendenti ai pensionati sulla no tax area sul livello più alto, che attualmente è quello dei pensionati.”

La no tax area dei lavoratori dipendenti, dunque, che al momento è fissata a 8.174 euro sarà equiparata a quella dei pensionati, quindi a 8.500 euro.

Ad ogni modo per veder operativa la riforma fiscale 2023 ci vorrà ancora del tempo. L’iter è solamente all’inizio e si prospetta abbastanza lungo, l’approvazione dei decreti attuativi dovrebbe avvenire entro 2 anni dal via libero del Parlamento.

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