Registratore Telematico fuori servizio per comunicare le ferie alle Entrate: freno sull’adempimento

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

Chiuso per ferie? Bisogna ricordarsi di mettere il Registratore Telematico fuori servizio, in questo modo si comunica la pausa delle attività all'Agenzia delle Entrate. A prevederlo è l'ultimo aggiornamento delle specifiche tecniche per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Ma sull'adempimento arriva il freno con l'ordine del giorno del Governo presentato il 1° agosto alla Camera

Registratore Telematico fuori servizio per comunicare le ferie alle Entrate: freno sull'adempimento

I negozianti con le valigie pronte per le vacanze non devono ricordarsi solo di appendere il cartello “chiuso per ferie” ma prima di partire devono anche mettere il registratore telematico fuori servizio.

Questa sorta di adempimento diventa necessario quando si superano i 12 giorni di pausa dalle attività. Ma su questa operazione, utile a comunicare le ferie all’Agenzia delle Entrate e a segnalare che l’assegna dei dati è regolare, arriva un freno.

A prevedere il cambio di stato del Registratore Telematico è l’ultimo aggiornamento delle specifiche tecniche per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, a metterlo in discussione è un ordine del giorno del Governo approvato il 1° agosto durante i lavori sulla legge di conversione del DL n. 75/2023.

Quando è necessario comunicare le ferie all’Agenzia delle Entrate mettendo il Registratore Telematico fuori servizio?

Le nuove regole da seguire sulla comunicazione delle ferie mettendo fuori servizio il Registratore Telematico sono state approvate dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 18 gennaio 2023.

Le specifiche tecniche versione 11, infatti, devono essere rispettate obbligatoriamente in presenza dei nuovi modelli di Registratore Telematico e di ServerRT che presentano istanza di approvazione dopo il 30 giugno 2023.

Riguardano anche i modelli già approvati “solo nel caso di presentazione di istanza di variante successivamente al 30 giugno 2023”.

Le novità introdotte prevedono, di fatto, un nuovo adempimento per gli esercenti che hanno messo in calendario un periodo di ferie superiore a 12 giorni.

Nel testo si legge:

“Nel caso in cui l’interruzione dell’attività sia superiore ai 12 giorni (ad esempio ferie lunghe, chiusura stagionale, inutilizzo temporaneo, etc.) o se l’esercente non fosse in grado di conoscere la durata del periodo di inattività e di comunicarla a priori, il Registratore Telematico deve prevedere la possibilità di predisporre l’invio di un evento di tipo “fuori servizio”, codice 608 (magazzino/periodo di inattività), per comunicare al sistema l’inizio del periodo di inattività. In questo caso il RT tornerà “In servizio” alla prima trasmissione utile”.

Il periodo di inattività, non presente nella precedente versione delle specifiche tecniche, fa il suo ingresso nell’elenco di motivazioni che portano a segnalare all’Agenzia delle Entrate lo stato del Registratore Telematico come fuori servizio.

Come comunicare le ferie all’Agenzia delle Entrate mettendo il Registratore Telematico fuori servizio

Prima di partire per un periodo di ferie superiore a 12 giorni, quindi, il negoziante o una persona delegata deve comunicare la sospensione delle attività all’Agenzia delle Entrate specificando il cambio di stato del Registratore Telematico sul portale istituzionale:

  • nella sezione “Area Gestore ed Esercente”;
  • tramite la voce di menu “Procedure di Emergenza” e poi “Dispositivo Fuori Servizio”.

Il processo previsto solitamente per indicare una situazione anomala o di malfunzionamento viene esteso, quindi, all’ordinaria sospensione delle attività per ferie.

In “tutte le ipotesi in cui il Registratore Telematico non è in grado di trasmettere i dati al Sistema AE” rientra, infatti, anche il periodo di inattività superiore a 12 giorni.

Come chiarito anche nella risposta all’interpello numero 247 del 2022, lo stato fuori servizio del Registratore Telematico “consente all’Amministrazione di avere contezza di un problema in essere e di motivare eventuali mancate o tardive memorizzazioni e trasmissioni, totali o parziali, dei dati”.

Nulla cambia per chi parte per le vacanze per una sola settimana: in questo caso non è necessario seguire nessuna procedura per comunicare le proprie ferie al Fisco.

Nel testo delle specifiche tecniche versione 11 si conferma quanto già previsto in precedenza:

“Nel caso di interruzione dell’attività per chiusura settimanale, chiusura domenicale, ferie, chiusura per eventi eccezionali, attività stagionale o qualsiasi altra ipotesi di interruzione della trasmissione (non causata da malfunzionamenti tecnici dell’apparecchio), il Registratore Telematico, alla prima trasmissione successiva ovvero all’ultima trasmissione utile, provvede all’elaborazione e all’invio di un unico file contenente la totalità dei dati (ad importo zero) relativi al periodo di interruzione, per i quali l’esercente non ha effettuato l’operazione di chiusura giornaliera”.

Comunicazione chiusura per ferie agenzia delle entrate 2023: il freno sull’adempimento

La necessità per i negozianti di attivare questo canale di comunicazione con l’Agenzia delle Entrate ha creato, in queste settimane, non poche polemiche: di fatto, crea un nuovo adempimento definito “superfluo e in contrasto il processo di semplificazione in atto” nel testo dell’ordine del giorno approvato alla Camera il 1° agosto e riportato dal quotidiano ItaliaOggi.

In caso di chiusura superiore a 12 giorni con il Registratore Telematico fuori servizio, infatti, l’Amministrazione finanziaria procede con l’invio di un messaggio via PEC, Posta Elettronica Certificata, per chiedere chiarimenti sul periodo di sospensione.

Su questi passaggi si accendono i riflettori e, si legge nel documento, si chiede di valutare l’“opportunità di consentire agli utenti di gestire autonomamente e senza ulteriori adempimenti burocratici e/o amministrativi la trasmissione dei corrispettivi nei periodi di chiusura o interruzione, esonerandoli quindi dal comunicare all’Agenzia delle entrate il motivo della mancata trasmissione telematica dei dati”.

Bisogna specificare, però, che anche con il via libera della Camera sull’ordine del giorno presentato durante i lavori per la conversione in legge del DL n. 75 del 2023 le regole non cambiano.

L’ordine del giorno, infatti, è semplicemente di un atto di indirizzo che richiama l’attenzione sul tema e che, in ogni caso, non rende inapplicabili le indicazioni messe nero su bianco dalle specifiche tecniche.

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