Smart working per i lavoratori fragili: proroga del termine al 31 dicembre 2023

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Confermata la proroga dello smart working per i fragili. Non ci sono cambiamenti nel testo di conversione in legge del decreto proroghe. La scadenza è fissata al 31 dicembre 2023

Smart working per i lavoratori fragili: proroga del termine al 31 dicembre 2023

Confermata senza novità la proroga del termine per il diritto allo smart working.

Il testo di conversione in legge del decreto proroghe prevede l’estensione del termine fino alla fine dell’anno.

I lavoratori fragili del settore pubblico e privato potranno evitare il ritorno delle regole ordinarie e lavorare in modalità agile fino al 31 dicembre, anche adibiti ad altre mansioni se necessario.

Si affiancano ai lavoratori con condizioni di rischio accertate e ai genitori con figli under 14, per i quali il termine era già fissato al 31 dicembre 2023.

Smart working per i lavoratori fragili: proroga del termine al 31 dicembre 2023

Confermata la proroga del termine per lo smart working dei lavoratori fragili. Non ci sono novità rispetto a quanto originariamente previsto dal decreto proroghe, il n. 132/2023.

Il testo di conversione in legge, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 novembre, non modifica la scadenza che resta fissata per la fine dell’anno.

Come già previsto, dunque, il termine del 30 settembre introdotto dal decreto lavoro (articolo 28-bis), passa al 31 dicembre 2023.

Fino a tale data i lavoratori fragili, sia del settore privato che del pubblico, possono far valere il diritto allo smart working senza dover sottoscrivere gli accordi individuali con l’azienda.

I datori di lavoro, pertanto, devono assicurare lo svolgimento della prestazione in modalità agile anche anche adibendoli a mansioni diverse tra quelle della medesima categoria o area di inquadramento e senza alcuna modifica alla retribuzione spettante.

Si tratta, in particolare, dei lavoratori affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministero della Salute del 4 febbraio 2022, nel quale sono specificate le casistiche per le quali sussiste la condizione di fragilità.

La procedura semplificata, introdotta durante l’emergenza sanitaria, quindi continuerà ad essere utilizzata almeno fino alla fine dell’anno.

Il personale docente del sistema nazionale di istruzione che svolge la prestazione in modalità agile sarà adibito ad attività di supporto all’attuazione del Piano triennale dell’offerta formativa.

Smart working per i lavoratori fragili: per chi è già in vigore fino al 31 dicembre

L’estensione del termine, dunque, è arrivata con il decreto legge con disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali.

Con tale provvedimento, i cosiddetti lavoratori super-fragili, cioè affetti dalle gravi patologie croniche individuate dal decreto, si aggiungono alle altre categorie di lavoratori e lavoratrici che già beneficiavano della possibilità di lavorare da remoto fino alla fine dell’anno.

Come stabilito dall’articolo 42, comma 3 bis, del decreto lavoro, infatti, lo smart working è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023 per i lavoratori dipendenti del settore privato cha hanno almeno un figlio con meno di 14 anni e i lavoratori esposti a situazioni di maggiore rischio in caso di contagio da covid.

Nel primo caso è necessario che nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore che beneficia di strumenti di sostegno al reddito riconosciuti in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa.

Nel secondo, invece, si tratta dei lavoratori dipendenti che sono maggiormente esposti ai rischi da covid sulla base delle valutazioni di un medico competente, sia per quanto riguarda l’età sia la presenza di condizioni di rischio derivanti da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità.

Questi ultimi, dunque, per continuare a lavorare da remoto fino a fine anno avranno bisogno di un’apposita certificazione medica.

In entrambi i casi, il ricorso allo smart working è condizionato alla compatibilità del lavoro agile con le attività svolte.

Anche se non è arrivata con la conversione in legge del decreto proroghe, una nuova ulteriore estensione del termine è ancora possibile. Alcuni emendamenti con la proroga al 2024 sono, infatti, stati presentati in sede di conversione in legge del decreto anticipi, attualmente in esame al Senato.

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