Modello ISEE 2023: calcolo, come fare e scadenza

Tommaso Gavi - Modello Isee

Come si ottiene l'ISEE 2023, l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente? Dagli elementi da tenere in considerazione per il calcolo a come fare la presentazione della DSU nel corso dell'anno, passando per la scadenza che è fissata al 31 dicembre

Modello ISEE 2023: calcolo, come fare e scadenza

Come si ottiene l’ISEE 2023 per l’accesso alle diverse agevolazioni? Per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente sono necessari diversi documenti.

Il primo passaggio è la presentazione della DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica, che prende in considerazione i redditi e i patrimoni del soggetto dei due anni precedenti.

Come per gli scorsi anni, la scadenza dell’ISEE è fissata al 31 dicembre 2023, dal prossimo anno dovrà essere ripresentata una nuova DSU, per un nuovo calcolo aggiornato.

Vediamo quali sono i passaggi da seguire nella guida al calcolo dell’ISEE 2023, soffermandosi anche sui documenti necessari per ottenere il valore che permette il confronto della situazione economica dei nuclei familiari.

Per la presentazione dell’ISEE precompilato online 2023 si dovrà utilizzare l’apposito portale unico dell’INPS.

Modello ISEE 2023: ISEE 2023: come si calcola

L’ISEE 2023, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è lo strumento che consente di valutare la situazione economica delle famiglie ed è tenuto in considerazione per l’attribuzione di diverse agevolazioni.

Tra queste ci sono, ad esempio, contributi alle tasse universitarie, reddito di cittadinanza (e l’assegno di inclusione a partire dal 1° gennaio 2023) e contributi per gli asili nido.

Ci sono anche altre possibili agevolazioni, ad esempio il bonus sociale bollette e il bonus per l’acquisto della prima casa per giovani under 36.

Per ottenere il valore ISEE, che ha validità fino a fine anno, è necessario procedere alla presentazione della DSU.

Prima di vedere quali sono i passaggi e la documentazione necessaria per tale presentazione, preliminare all’ottenimento del valore ISEE, vediamo quali sono gli elementi da tenere in considerazione per il calcolo.

Si deve innanzitutto considerare che tale calcolo si basa sui patrimoni e i redditi percepiti da chi presenta la DSU e dagli altri componenti del nucleo familiare nei due anni precedenti. In altre parole, per l’ISEE 2023 si prenderanno in considerazione i dati relativi ai redditi e patrimoni posseduti nell’anno 2021.

Sul calcolo incidono due:

  • l’Indicatore della Situazione Economica, basato su reddito e patrimonio dei componenti;
  • la scala di equivalenza, che “pesa” il precedente indicatore sulla base della diversa composizione e delle caratteristiche del nucleo familiare.

I parametri da prendere in considerazione sono riportati nelle seguenti tabelle riassuntive.

Numero di componenti Parametro
1 1,00
2 1,57
3 2,04
4 2,46
5 2,85

In presenza di particolari condizioni si applicano delle maggiorazioni alla scala di equivalenza, secondo i valori riportati nella tabella riassuntiva.

MaggiorazioneCondizione
0,35 per ogni ulteriore componente
0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente
0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli
0,35 in caso di quattro figli
0,5 in caso di almeno cinque figli
0,2 per nuclei familiari con figli minori in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati
0,3 per nuclei familiari con figli minori, in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati

La maggiorazione dello 0,2 e dello 0,3 per cento si applicano ai nuclei familiari composti esclusivamente da un solo genitore non lavoratore e da figli minorenni.

Per il calcolo della maggiorazione si considera parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore, che abbia riconosciuto i figli (al netto di casi specifici).

Infine, il componente del nucleo beneficiario di prestazioni sociosanitarie residenziali a ciclo continuativo, o che si trovi in convivenza anagrafica e non sia considerato nucleo familiare a sé stante, permette una maggiorazione di 1 punto rispetto alla scala di equivalenza calcolata in sua assenza.

Modello ISEE 2023: il simulatore di calcolo

Per il calcolo del valore ISEE, l’INPS mette a disposizione dei cittadini anche un Simulatore per il calcolo che può essere utile a verificare la propria situazione economica.

In merito a tale simulatore si deve sottolineare che:

  • i valori forniti dalle simulazioni non hanno valore legale;
  • lo strumento verrà presto dismesso dal momento che è stato realizzato un portale unico INPS, che racchiude tutti i relativi servizi.

Al momento, tuttavia, lo strumento è utile alla verifica del diritto alle agevolazioni legate ai limiti ISEE.

Lo stesso si può utilizzare per il calcolo relativo ai seguenti modelli disponibili:

  • ISEE minorenni;
  • ISEE Università;
  • ISEE socio sanitario e isee dottorato di ricerca;
  • ISEE socio sanitario residenze.

Sulla simulazione si mette inoltre in evidenza che non può in alcun modo sostituire il modello ISEE vero e proprio, che potrà essere ottenuto con attestazione rilasciata dall’INPS dopo la presentazione della DSU.

ISEE 2023: i documenti da presentare per la DSU

Nel calcolo dell’ISEE vengono presi in considerazione diversi fattori, tra i quali gli elementi che influenzano la situazione economica di una famiglia: case, conti correnti e altri beni mobili e immobili.

Le informazioni da considerare per l’ISEE 2023 sono quelle della dichiarazione dei redditi 2022, ovvero i redditi relativi al periodo di imposta 2021.

Per compilare correttamente la DSU, necessaria all’ottenimento dell’attestazione ISEE, è necessario avere a disposizione i seguenti documenti:

  • codice fiscale e documenti di identità del dichiarante;
  • codice fiscale di tutti i componenti;
  • contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso di affitto;
  • documenti che attestano i redditi percepiti nel 2020, ovvero:
    • Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD;
    • Certificazioni o altra documentazione che attesti compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini IRPEF, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli;
    • dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
  • documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2020, ovvero:
    • depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero;
    • tipologia e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell’istituto bancario o società di gestione del patrimonio, date di riferimento dei rapporti patrimoniali;
    • giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
    • patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio presentato ovvero la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti, solo per lavoratori autonomi e società;
    • certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili). Valore IVIE degli immobili detenuti all’estero;
    • Atto notarile di donazione di immobili, per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali);
    • Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
  • targa o estremi di registrazione al PRA e/o al RID di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.

A questa lista, in caso di disabilità, è necessario aggiungere anche una documentazione aggiuntiva:

  • certificati di invalidità;
  • spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.

ISEE 2023, i passaggi da seguire per la presentazione della DSU per il calcolo

Una volta ottenuti i documenti necessari si può presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il prossimo anno in diverse modalità:

  • all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
  • al comune;
  • a un Centro di Assistenza Fiscale;
  • all’INPS:
  • online sul portale www.inps.it;
  • personalmente presso le sedi territoriali.

Sì può inoltre avvalersi della DSU precompilata INPS, una via semplice e veloce, a cui si accede tramite il portale unico dell’INPS.

La procedura della DSU precompilata ha il vantaggio di avere già qualche dato precompilato, fornito dall’Istituto e dall’Agenzia delle Entrate.

Scadenza modello ISEE: documento valido fino al 31 dicembre 2023

Dopo la presentazione della DSU, l’ISEE 2023 è valido per tutto l’anno.

A prescindere dal giorno in cui viene richiesto, ha scadenza fissata al 31 dicembre 2023.

Sono invece diverse le regole dell’ISEE corrente, che ha validità di 6 mesi dalla presentazione della DSU.

Tipologia di aggiornamentoScadenza della validità dell’ISEE corrente
Aggiornamento della sola componente patrimoniale 31 dicembre dell’anno di presentazione del modulo sostitutivo della DSU
Aggiornamento di entrambe le componenti, reddituale e patrimoniale 31
dicembre dell’anno di presentazione del modulo sostitutivo, salvo variazioni nella situazione occupazionale o nella fruizione dei trattamenti, nel qual caso l’ISEE corrente deve essere aggiornato entro due mesi dalla variazione
Aggiornamento della sola componente reddituale 6 mesi dalla data di presentazione del modulo sostitutivo della DSU, salvo variazioni nella situazione occupazionale o
nella fruizione dei trattamenti, nel qual caso l’ISEE corrente deve essere aggiornato
entro due mesi dalla variazione

Il nuovo portale unico dell’INPS

Novità in merito all’ISEE sono arrivate con il messaggio numero 1345 dello scorso 11 aprile.

L’INPS ha rilasciato il nuovo portale unico ISEE, realizzato nell’ambito del PNRR.

Attraverso il nuovo portale vengono unificate le varie modalità di acquisizione dell’ISEE in un unico punto di accesso, favorendo l’uso della modalità precompilata.

Inoltre, all’interno del Portale sono disponibili seguenti documenti di supporto:

Nel portale sono messi a disposizione diversi strumenti tra i quali:

  • tutorial descrittivi del processo e delle varie fasi sotto forma di slide;
  • link di collegamento ai nuovi video tutorial in pillole, disponibili anche su YouTube;
  • simulatori ISEE;
  • FAQ;
  • assistente virtuale Chatbot, come guida alla navigazione.

L’accesso deve essere effettuato con le proprie credenziali:

  • SPID;
  • CIE;
  • CNS.

Tramite il portale sarà possibile scegliere se:

  • consultare una dichiarazione già presentata;
  • compilare una nuova DSU precompilata, cliccando sul tasto “inizia la compilazione”.

Tutte le ulteriori informazioni sono reperibili nella riservata del portale unico INPS.

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