Verso la Manovra 2026: dall’ISEE ai bonus famiglia, le novità dimenticate

Rosy D’Elia - Imposte

Con la fine della pausa estiva, si comincia a parlare della Manovra 2026. Ma dalle semplificazioni per l'ISEE a diversi bonus per le famiglie, ci sono una serie di novità dimenticate

Verso la Manovra 2026: dall'ISEE ai bonus famiglia, le novità dimenticate

Con la fine della pausa estiva, prende vita la discussione sulla Manovra 2026: il Governo dovrà ripartire dalla necessità dell’IRPEF e dalle promesse sulla rottamazione, ma si fanno già largo anche novità e proposte mirate, come le detrazioni per i libri o le esenzioni per i buoni pasto.

Nel frattempo, però, le scorse Leggi di Bilancio restano delle fabbriche di San Pietro, opere iniziate e mai concluse.

Dalle semplificazioni per la presentazione dell’ISEE precompilato attese dal 2023 ai diversi bonus e sostegni per la famiglia previsti per quest’anno, sono diverse le novità dimenticate e non ancora rese operative mentre si mette in cantiere un nuovo pacchetto di misure.

Manovra Decreti non adottatiDecreti censiti dal Dipartimento per il programma di Governo
L. n. 197 del 2022 14 106
L. n. 213 del 2023 11 54
L. n. 207 del 2024 65 109

Verso la Manovra 2026, ma ci sono misure dimenticate: l’ISEE resta senza semplificazioni

La lentezza burocratica legata alla necessità di adottare dei decreti attuativi per fissare i contorni delle novità messe in campo è ormai consuetudine. E ha accomunato tutti gli ultimi Governi.

L’entusiasmo iniziale con cui spesso vengono presentate novità, bonus e agevolazioni si spegne non appena le norme vengono approvate. E l’attesa di mesi, spesso anni, le condanna a finire nel dimenticatoio. Dalla fine del 2022 ad oggi ci sono una serie di novità, anche rilevanti per platee ampie di cittadini e cittadine, che sono state inserite nelle tre Manovre approvate e non hanno mai visto la luce.

Solo per fare qualche esempio, nella Legge di Bilancio 2023 è stata messa in cantiere una semplificazione per presentare l’ISEE in maniera più agevole con la DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica, precompilata. Sulla carta è questa la modalità da prediligere dall’inizio del 2023, ma le modalità operative non sono state stabilite, nonostante lo scorso marzo, dopo l’ennesima e infinita attesa, sia entrato in vigore il nuovo regolamento ISEE per permettere a cittadini e cittadine di escludere dal calcolo i titoli di Stato.

Per chiudere i lavori della prima Manovra del Governo Meloni, a tre anni di distanza, servono ancora 14 provvedimenti. Questo vuoto attuativo, ha un peso anche economico: tiene ferme risorse per un valore di oltre 80 milioni di euro: spesso, infatti, il freno non è solo su aspetti procedurali ma la mancanza dei testi blocca anche l’accesso alle risorse stanziate.

Verso la Manovra 2026, ma i bonus promessi a famiglie e imprese restano in stand by

La situazione non è migliorata con la Manovra del 2024, anzi. Dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, il Governo ha sottolineato un drastico calo nel ricorso ai provvedimenti attuativi. Il pacchetto di novità era composto perlopiù da misure autoapplicative, pronte all’uso per dirla in altri termini. Una buona notizia che, però, non ha messo in alcun modo al riparo dalle lunghe attese nei casi in cui i decreti attuativi sono stati previsti.

Su 54 decreti da adottare in totale, secondo i dati forniti il 3 settembre dal Database per il programma di Governo, 11 testi restano ancora bloccati, con un valore complessivo totale di 278.750.000 euro.

Tra le misure con portafoglio, che presuppongono quindi l’impiego di risorse, ci sono ad esempio i fondi per arginare eventuali crisi di mercato nel settore agricolo che ad oggi esistono solo su carta.

Così come restano da definire, ad esempio, i percorsi di aggiornamento professionale per i titolari di partita IVA legati all’ISCRO, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa.

Dai bonus spesa ai contributi per la mensa, la Manovra 2025 procede a rilento

Ed è la lentezza a caratterizzare anche i lavori sulla Legge di Bilancio di quest’anno: a distanza di 9 mesi ci si aspetterebbe conclusa la maggior parte dei lavori. E invece è il contrario: sono da firmare ancora 65 testi su un totale di 109.

Con ritardo sono arrivate in Gazzetta Ufficiale il 12 agosto le istruzioni per la carta dedicata a te e senza la ripartizione delle risorse per ogni Comune, nonostante la misura sia già al terzo anno di vita. Resta da firmare ancora il decreto relativo al bonus elettrodomestici promesso alle famiglie dalla fine dello scorso anno. Non si hanno notizie dell’operatività del Fondo morosi incolpevoli, prevista a fine gennaio 2025, né del bonus mensa scolastica.

E dopo mesi di ritardo sulle istruzioni relative all’esonero contributivo destinato alle lavoratrici madri, l’agevolazione per quest’anno ha cambiato forma diventando un contributo di fine anno e il decreto, da adottare entro fine gennaio, resta ancora da scrivere.

La prossima Legge di Bilancio in termini economici si preannuncia di difficile scrittura tra risposte sull’IRPEF, rottamazione ed esigenze dettate dall’attualità. Ma, anche quando il margine di Manovra è stato definito, la difficoltà più grande sembra essere quella di garantire in tempi certi e giusti le promesse fatte su carta.

Una rassegna delle principali misure rimaste inattuate
Manovra 2023
L. n° 197/2022, art. 1, comma 128 Termini e modalità di tassazione delle operazioni estere di natura finanziaria ovvero delle cripto-attività
L. n° 197/2022, art. 1, comma 71 Modalità di rifinanziamento dei fondi di credito agevolato destinati alle piccole e medie imprese
L. n° 197/2022, art. 1, comma 454 Ricognizione, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti previsti per gli operatori del settore agricolo al fine di conseguire più efficienti modalità di controllo, di rendicontazione e di gestione delle erogazioni in agricoltura
L. n° 197/2022, art. 1, comma 323 Termini e modalità per consentire al cittadino la gestione telematica della DSU
L. n° 197/2022, art. 1, comma 560 Criteri e modalità di ripartizione delle somme destinate al recupero e alla riqualificazione del patrimonio edilizio scolastico
Manovra 2024
L. n° 213/2023, art. 1, comma 444 Definizione delle condizioni di crisi, i beneficiari, i criteri e le modalità di erogazione delle risorse del Fondo per la gestione delle emergenze al fine di intervenire in situazioni di crisi di mercato nel settore agricolo, agroalimentare, zootecnico e della pesca generate da eventi non prevedibili
L. n° 213/2023, art. 1, comma 155 Definizione dei percorsi di aggiornamento professionale per i titolari di partita IVA al fine di percepire l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa da parte dell’INPS
L. n° 213/2023, art. 1, comma 316 Ridefinizione ed integrazione dei criteri per l’erogazione dei contributi a sostegno del settore dell’editoria e dell’informazione
Manovra 2025
L. n° 207/2024, art. 1, comma 454 Criteri e modalità per il versamento del premio aggiuntivo per chi eroga finanziamenti bancari con l’assistenza del fondo garanzia PMI.
L. n° 207/2024, art. 1, comma 459 Termini e modalità di erogazione del contributo in favore dei soggetti che hanno aderito al riversamento del credito d’imposta in ricerca e sviluppo
L. n° 207/2024, art. 1, comma 572 Criteri e modalità di assegnazione della Carta del docente.
L. n° 207/2024, art. 1, comma 105 Modalità e criteri di riparto del “Fondo per il contrasto della povertà alimentare a scuola”
L. n° 207/2024, art. 1, comma 110 Definizione dei criteri e delle modalità di erogazione del contributo per l’acquisto di elettrodomestici (Bonus elettrodomestici)
L. n° 207/2024, art. 1, comma 118 Criteri e modalità di utilizzo del rifinanziamento del Fondo inquilini morosi incolpevoli
L. n° 207/2024, art. 1, comma 150 Determinazione risorse da attività di controllo da destinare al potenziamento dell’INPS a decorrere dall’anno 2025
L. n° 207/2024, art. 1, comma 219 Disciplina delle modalità attuative per l’esonero contributivo per le lavoratrici con due e più figli fino al decimo anno del figlio più piccolo (bonus mamme)
L. n° 207/2024, art. 1, comma 234 a) Definizione dei criteri generali per l’utilizzo del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità

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