Lavoratori fragili e smart working, ultime notizie su scadenza e soggetti interessati: l’INPS non scioglie i dubbi

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Lavoratori fragili e smart working, ultime notizie su scadenza e soggetti interessati: riscrittura delle regole e proroghe rendono complesso orientarsi tra le disposizione in vigore. E neanche l'INPS scioglie del tutto i dubbi.

Lavoratori fragili e smart working, ultime notizie su scadenza e soggetti interessati: l'INPS non scioglie i dubbi

Lavoratori fragili e smart working, ultime notizie su scadenza e soggetti interessati: tra fine dello stato di emergenza, proroghe delle misure e riscrittura delle regole, orientarsi tra le disposizioni in vigore è diventato sempre più complesso.

E neanche l’INPS che dovrebbe fare luce su cosa accade prima e dopo il 31 marzo 2022 riesce a sciogliere totalmente i dubbi.

Gli ultimi chiarimenti arrivano con il messaggio numero 1349 del 24 marzo 2022 che sostituisce la precedente comunicazione dell’11 marzo 2022.

Lavoratori fragili e smart working, ultime notizie su scadenza e soggetti interessati: l’INPS non scioglie i dubbi

L’Istituto fa luce sul calendario attualmente in vigore per quanto riguarda le tutele garantite ai lavoratori fragili.

In particolare per quanto riguarda lo smart working, fino alla scadenza del 31 marzo 2022 coloro che sono maggiormente esposti a fattori di rischio hanno diritto a:

  • svolgere l’attività in modalità agile, anche con mansioni diverse ricomprese nella stessa categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto;
  • ricevere la prestazione economica prevista per il ricovero ospedaliero in caso di assenza dal servizio per impossibilità di operare in smart working.

Con il nuovo messaggio di chiarimenti sul tema, l’INPS elimina il riferimento al Decreto Ministeriale del 4 febbraio per individuare la platea di lavoratrici e lavoratori fragili interessati dalla tutela, ma non si sofferma sul tema dando ulteriori indicazioni.

Bisogna fare, infatti, un passo indietro: l’articolo 17 del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221 ha previsto l’adozione di un apposito provvedimento finalizzato a individuare “le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità”, in presenza delle quali fino al 28 febbraio la prestazione lavorativa poteva essere effettuata in “modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento”.

Con la conversione in legge, la misura è stata prorogata al 31 marzo 2022 e dal comma 2, relativo all’adozione del decreto per l’individuazione della platea di lavoratrici e lavoratori fragili, è stato eliminato il riferimento al 28 febbraio.

Stando al testo sembrerebbe necessario far riferimento alla nuova definizione di fragilità: era questa la lettura che aveva dato l’INPS con il messaggio dello scorso 11 marzo e su cui ora, però, cambia posizione.

Leggendo la comunicazione diffusa il 24 marzo, le tutele sembrano riservate fino al 31 marzo 2022 ai lavoratori che presentano le caratteristiche che seguono:

  • una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita;
  • lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità in linea con quanto previsto dalla legge 104.

Stando ai chiarimenti INPS, i vecchi requisiti tornerebbero a prevalere sui nuovi stabiliti con il Decreto Ministeriale. Ma l’Istituto non lo esplicita nel messaggio.

INPS - Messaggio nuero 1349 del 24 marzo 2022
Tutele previdenziali di cui all’articolo 26 del decreto-legge n. 18/2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27/2020, per i
lavoratori del settore privato assicurati per la malattia. Ulteriori aggiornamenti normativi. Il presente messaggio sostituisce il messaggio n. 1126 dell’11 marzo 2022

Lavoratori fragili: smart working e altre tutele: ultime notizie sulle date di scadenza

Per quanto riguarda la tabella di marcia delle tutele per i fragili, poi, l’Istituto conferma che l’equiparazione della quarantena/isolamento fiduciario con sorveglianza attiva a malattia, non è stata mai prorogata al 2022: il riconoscimento della tutela previdenziale da parte dell’INPS si è fermato al 31 dicembre 2021.

Sulle date di scadenza, poi, bisogna fare un’altra precisazione: nello stesso giorno in cui l’INPS ha pubblicato le ultime notizie utili per i lavoratori fragili, è arrivato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Covid che stabilisce le regole da seguire dopo la scadenza dello stato di emergenza.

Il testo ha prorogato le procedure semplificate per l’accesso allo smart working per la generalità dei lavoratori al 30 giugno, ma non ha confermato le specifiche tutele previste per i fragili.

La bozza, infatti, prevedeva:

“Per i soggetti affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto di cui all’articolo 17, comma 2, del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2022, n. 11, le disposizioni di cui all’articolo 26, comma 2-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, in materia di lavoratori fragili, si applicano fino al 30 giugno 2022”.

Ma nel testo definitivo del DL n. 24 del 24 marzo 2022 questo passaggio non esiste più: il particolare trattamento previsto dal Decreto Cura Italia all’inizio della pandemia attualmente si ferma al 31 marzo 2022.

In tutto questo quadro c’è una sola certezza: ricostruire regole e scadenze per i lavoratori fragili diventa sempre più complesso.

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