L'errore nell'invio dell'istanza di autotutela non compromette la procedura: alla correzione provvede l'Amministrazione finanziaria

Presentare un’istanza di autotutela è un passo importante per correggere un errore del fisco senza dover affrontare un contenzioso formale.
Ma cosa succede se, per distrazione o confusione, il documento viene inviato all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate sbagliato?
La domanda è tutt’altro che teorica, soprattutto considerando la struttura complessa dell’Amministrazione finanziaria: ad accendere i riflettori sulla questione è un contribuente che si rivolge alla rivista online dell’Agenzia delle Entrate Fisco Oggi.
Fortunatamente, il contribuente non perde i propri diritti anche in caso di errore nell’invio.
Istanza di autotutela inviata all’ufficio sbagliato: cosa dice la legge?
A fare chiarezza è la circolare n. 21 del 2024 dell’Agenzia delle Entrate, che specifica come, in caso di errore, l’ufficio che riceve l’istanza, pur non essendo competente, è tenuto a trasmetterla all’ufficio corretto. Non solo, lo stesso ufficio deve anche informare il contribuente della trasmissione, usando l’indirizzo indicato nella richiesta, oppure – in assenza – quello risultante in anagrafe tributaria.
In sostanza, non è necessario inviare una nuova istanza, né temere che l’errore comporti la perdita di diritti.
L’effetto sull’interruzione dei termini
Anche nel caso in cui un’istanza di autotutela venga presentata a un ufficio non competente, essa conserva comunque la sua efficacia ai fini del blocco del termine annuale previsto dal comma 2 dell’articolo 10-quater dello Statuto dei diritti del contribuente.
Ciò significa che, pur essendo indirizzata all’ufficio sbagliato, la richiesta impedisce la decadenza del diritto del contribuente a presentare l’istanza entro i termini previsti dalla normativa, garantendo così la tutela dei propri diritti.
L’ufficio ricevente è tenuto a trasmettere tempestivamente l’istanza all’ufficio competente e a informare il contribuente, assicurando che la procedura possa proseguire senza pregiudizi per l’interessato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Istanza di autotutela: cosa succede in caso di errori nell’invio?