Infortuni sul lavoro, dati INAIL: nel 2019 sono stati più di 405 mila

Tommaso Gavi - Lavoro

Infortuni sul lavoro, nella relazione annuale dell'INAIL del 14 luglio 2020 sono stati presentati i dati relativi al 2019: sono oltre 405 mila gli infortuni sul lavoro e 628 i casi mortali. Sono in aumento le denunce di malattie professionali. Il presidente Bettoni riepiloga le azioni messe in campo dall'Istituto e gli obiettivi futuri.

Infortuni sul lavoro, dati INAIL: nel 2019 sono stati più di 405 mila

Infortuni sul lavoro, la relazione annuale dell’INAIL segnala che nel 2019 sono stati oltre 405 mila con 628 casi mortali.

La relazione annuale presentata dal presidente Franco Bettoni il 14 luglio 2020 presso Palazzo Montecitorio si è soffermata sull’andamento del trend infortunistico e sui risultati ottenuti in relazione alla ricerca, alla prevenzione, alla riabilitazione e agli investimenti.

In rappresentanza delle istituzioni era presente il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo.

Le denunce complessive arrivate all’Istituto sono circa 645 mila e restano stabili rispetto al 2018, con una riduzione dello 0,09%.

Infortuni sul lavoro, dati INAIL: nel 2019 sono stati più di 405 mila

La relazione annuale dell’INAIL sugli infortuni sul lavoro del 2019 è stata presentata il 14 luglio 2020 presso Palazzo Montecitorio.

INAIL - Relazione annuale del 2019, presentata il 14 luglio 2020
Relazione annuale 2019 del presidente.

Per le istituzioni era presente il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo.

Nell’occasione il presidente dell’INAIL Franco Bettoni ha dichiarato:

“In questo momento di estrema difficoltà l’Istituto ha reagito prontamente e adottato misure e soluzioni organizzative volte al contenimento e al contrasto del virus, in coerenza e in attuazione con i diversi provvedimenti che dal mese di marzo si sono susseguiti in materia. Grazie alle importanti azioni messe in campo, e tuttora in corso, è stato possibile continuare a garantire i servizi per i lavoratori e le imprese, oltre a offrire un valido sostegno alle vittime dell’epidemia e alle loro famiglie.”

Durante l’incontro sono stati presentati i dati relativi al trend infortunistico dell’anno 2019.

La relazione del presidente si è poi soffermata sui risultati ottenuti riguardo alla ricerca, alla prevenzione, alla riabilitazione e agli investimenti.

Nel complesso il numero delle denunce che sono arrivate all’INAIL sono circa 645 mila: restano sostanzialmente stabili rispetto al 2018, con una piccola riduzione dello 0,09%.

Gli infortuni sul lavoro sono circa 405 mila, mentre i casi mortali 628.

Tra gli infortuni sul lavoro il 18,6% sono avvenuti fuori dall’azienda, nel tragitto di andata o ritorno a casa.

Le morti del 2019 sono state 1.156 con un calo dell’8,5% rispetto a quelli dell’anno precedente. Gli incidenti accertati sul luogo di lavoro sono 628: tra questi il 57,6%, ovvero 362, sono avvenuti fuori dall’azienda.

Infortuni sul lavoro, INAIL: le azioni messe in campo nel 2019

Oltre al trend degli infortuni del 2019, durante la presentazione della relazione annuale sono stati presentati gli interventi messi in campo dall’Istituto.

Nel 2019 le posizioni assicurative e rendite censite si attestano a 3.769.000, con un aumento dello 0,8% rispetto al passato.

L’ultimo giorno dell’anno erano attive 692.198 rendite per inabilità permanente e ai superstiti. Le prestazioni una tantum a favore dei malati di mesotelioma di origine non professionale è stata pari a circa 2,2 milioni di euro.

Nell’anno di riferimento sono state erogate 7,6 milioni di prestazioni sanitarie di cui l’83% per infortuni sul lavoro e il 17% sono relative alle malattie professionali.

Le prestazioni riabilitative effettuate superano il numero di 218 mila: 10.671 prestazioni di assistenza protesica a favore di 5.979 assistiti, 4.208 infortunati sul lavoro e 1.771 tra assistiti dal Servizio sanitario nazionale e privati.

A queste si aggiungono 18.300 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, per l’informatica, per la mobilità e la domotica.

La legge n. 128 del 2 novembre 2019 prevede la copertura assicurativa INAIL per i rider, ciclofattorini delle imprese di “delivery” addetti alle consegne a domicilio.

Dall’entrata in vigore della legge tali soggetti possono fruire delle prestazioni previste in caso di infortunio sul lavoro o di malattia professionale.

Sono molti gli altri temi su cui si è soffermato il presidente INAIL Franco Bettoni.

Tra questi ci sono:

  • l’attivazione della polizza per i beneficiari del Reddito di cittadinanza e maggiori tutele per gli infortuni domestici;
  • l’impegno di 2,2 milioni di euro in progetti personalizzati per il reinserimento lavorativo;
  • la riduzione dei tassi medi ad un terzo, con un adeguamento che attendeva da circa 20 anni;
  • lo sconto di 140 milioni di euro per meriti di prevenzione: grazie alle prime nove edizioni del bando Isi sono stati realizzati quasi 32 mila progetti, presentati soprattutto da micro e piccole aziende con meno di 15 dipendenti;
  • la regolarizzazione di circa 50 mila lavoratori in seguito ai controlli;
  • l’avvio di un piano triennale di ricerca con una rete scientifica di eccellenza: in totale negli ultimi quattro anni sono stati attivati progetti in partenariato per circa 35,8 milioni di euro;
  • la ricerca nel campo della robotica per le sperimentazioni a livello di protesi e di riabilitazione con l’obiettivo, tra gli altri, di ridurre i tempi di recupero dagli infortuni;
  • la collaborazione del Centro Protesi con la Northwestern University di Chicago, grazie ad un accordo stipulato a dicembre 2019.

Sono quattro gli impegni presi per il futuro, per rilevanza strategica, dal presidente dell’INAIL:

  • il completamento della revisione tariffaria;
  • il miglioramento delle prestazioni economiche;
  • l’ulteriore rafforzamento delle azioni finalizzate al reinserimento socio-lavorativo;
  • l’estensione della tutela dell’Istituto ai soggetti non assicurati.

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