Formazione 4.0 e beni immateriali: aumentati i crediti d’imposta, le novità del Decreto Aiuti 2022

Francesco Rodorigo - Imposte

L’aumento dei crediti d'imposta per la formazione 4.0 del personale dipendente, per gli investimenti in beni immateriali 4.0 e per il cinema sono tra le misure previste dal Decreto Aiuti 2022. L'agevolazione sugli investimenti in formazione è riconosciuta al 70 per cento per le piccole imprese, al 50 per cento per le medie e al 30 per cento per le grandi. Il credito per l’acquisto di beni immateriali 4.0 è invece pari al 50 per cento.

Formazione 4.0 e beni immateriali: aumentati i crediti d'imposta, le novità del Decreto Aiuti 2022

Formazione 4.0, beni immateriali e cinema, il potenziamento dei crediti d’imposta è previsto dal Decreto Aiuti 2022.

Per gli investimenti in formazione 4.0, il credito d’imposta riconosciuto sale al 70 per cento per le piccole imprese, al 50 per cento per le medie e al 30 per cento per le grandi. Il limite massimo annuale è di 300.000 euro per le piccole imprese e 250.000 per le altre.

L’aliquota del credito d’imposta per gli gli investimenti 4.0 viene invece fissata al 50 per cento per le spese fino al 31 dicembre 2022. Sono inclusi nella maggiorazione anche gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2023, nel caso in cui venga pagato un acconto di almeno il 20 per cento del valore dei beni entro la fine del 2022.

Infine, per il cinema viene introdotto il tetto massimo dei costi di funzionamento delle sale, del 40 per cento.

Formazione 4.0 e beni immateriali: aumentati i crediti d’imposta, le novità del Decreto Aiuti 2022

Tra le misure previste nel Decreto Aiuti del 2022 ci sono quelle rivolte alle imprese e in particolare il potenziamento dei crediti di imposta per il piano di Transizione 4.0, introdotti con l’obiettivo di stimolare gli investimenti.

Nello specifico si tratta di agevolazioni relative a:

  • formazione 4.0;
  • investimenti in beni strumentali immateriali 4.0.

Per gli investimenti in formazione 4.0, i crediti d’imposta sono riconosciuti:

  • al 70 per cento per le piccole imprese;
  • al 50 per cento per le medie imprese;
  • al 30 per cento per le piccole imprese.

Le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione e dovranno essere erogate dai soggetti individuati con decreto del MISE, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del Decreto.

Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali immateriali è stato invece fissato al 50 per cento.

Il potenziamento è riconosciuto per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, oppure entro il 30 giugno 2023 purché al 31 dicembre 2022 l’ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato pagato un acconto pari ad almeno il 20 per cento del valore dei beni acquistati.

A questi poi si aggiunge il rafforzamento dei crediti d’imposta per il cinema, con il tetto relativo agli introiti che viene sostituito dal tetto massimo del 40 per cento dei costi di funzionamento.

Decreto Aiuti 2022: sale il credito d’imposta per la formazione 4.0

Il credito d’imposta per la formazione 4.0 è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e consiste in un sostegno alle imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale.

L’obiettivo è creare o rafforzare le competenze dei lavoratori dipendenti in relazione alle nuove tecnologie necessarie per la realizzazione del “modello 4.0”.

Il decreto ridefinisce le aliquote del credito d’imposta in questo modo:

  • per le piccole imprese passa dal 50 per cento al 70 per cento;
  • per le medie imprese passa dal 40 per cento al 50 per cento.

L’aliquota relativa alle grandi imprese resta invece fissata al 30 per cento.

L’unica condizione per accedere al potenziamento è che le attività formative siano erogate da soggetti specifici, che dovranno essere individuati da un decreto del MISE da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti. Inoltre, i risultati dei servizi di formazione, quindi acquisizione o consolidamento delle competenze, devono essere certificati.

I progetti di formazione avviati dopo l’entrata in vigore del Decreto che non rispettano le condizioni previste non potranno ricevere le agevolazioni. In questo caso le aliquote per le piccole imprese verranno diminuite al 40 per cento, mentre quelle per le medie imprese al 35 per cento.

Il limite massimo annuale resta invece pari a 300.000 euro per le piccole imprese e di 250.000 euro per quelle medie e grandi.

Le attività formative dovranno riguardare diversi ambiti come vendite e marketing, informatica e tecniche e tecnologia di produzione. Tra le tematiche della formazione 4.0 sono presenti: big data e analisi dei dati, cyber security, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa e integrazione digitale dei processi aziendali.

Il credito va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle successive fino all’esaurimento.

Il credito è utilizzabile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese. Sarà necessario presentare il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Decreto Aiuti 2022: aumentati i crediti d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 e cinema

Nel Decreto Aiuti 2022 è prevista anche una maggiorazione del credito d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 per il 2022.

L’obiettivo è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali immateriali, quali software, sistemi, applicazioni e piattaforme, utili per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi

L’aliquota del credito d’imposta previsto per investimenti in beni immateriali è aumentata dal 20 per cento al 50 per cento nei seguenti casi:

  • per investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022;
  • per investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2022 e fino al 30 giugno 2023, purché al 31 dicembre 2022 l’ordine sia stato accettato dal venditore e sia stato pagato un acconto pari ad almeno il 20 per cento del valore dei beni acquistati.

Il limite massimo di costi ammissibili è di 1 milione di euro.

Il credito d’imposta per i beni strumentali è stato inoltre oggetto della circolare n. 14/E dell’Agenzia delle Entrate, che ha ricordato che l’agevolazione sarà ridotta con il passare degli anni, passando:

  • al 15 per cento per il 2024;
  • al 10 per cento per il 2025.

In entrambi i casi il limite massimo dei costi ammissibili è di 1 milione di euro

Anche il cinema è tra i beneficiari del potenziamento del tax credit per il 2022 e 2023.

Secondo quanto previsto dal Decreto Aiuti, viene sostituito il tetto massimo attuale relativo agli introiti che derivano dalla programmazione nelle sale, fissato al 20 per cento. Questo viene sostituito dal tetto massimo del 40 per cento dei costi di funzionamento dei cinema.

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