Fatture elettroniche e altri dati IVA: lettere dall’Entrate sulle omissioni nelle dichiarazioni 2018

Fatture elettroniche e altri dati IVA, dall'Agenzia delle Entrate arrivano le lettere di compliance sulle incongruenze sulle dichiarazioni relative al 2018. A disposizione dei contribuenti che hanno omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito le informazioni per mettersi in regola. Le istruzioni nel provvedimento del 25 marzo 2022.

Fatture elettroniche e altri dati IVA: lettere dall'Entrate sulle omissioni nelle dichiarazioni 2018

In arrivo lettere dall’Agenzia delle Entrate: l’Amministrazione finanziaria, basandosi sulle fatture elettroniche e su altri dati IVA, invia ai contribuenti interessati informazioni sulle incongruenze riscontrate con l’invito a mettersi in regola.

In particolare, le comunicazioni riguardano coloro che hanno omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito nel 2018.

Le istruzioni per procedere con l’adempimento spontaneo e beneficiare della riduzione delle sanzioni nel provvedimento del 25 marzo 2022.

Fatture elettroniche e altri dati IVA: lettere dall’Entrate sulle omissioni nelle dichiarazioni 2018

Confrontando i dati comunicati dai contribuenti stessi e dai loro clienti soggetti passivi IVA, ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, e quelli delle fatture elettroniche, l’Agenzia delle Entrate verifica eventuali incongruenze sulle dichiarazioni che riguardano il 2018.

Lettere di compliance in arrivo in caso di anomalie, i destinatari sono i contribuenti per cui si riscontrano omissioni, totali o parziali, rispetto al volume d’affari conseguito per l’anno analizzato.

Come si legge nel provvedimento del 25 marzo 2022, l’invito a mettersi in regola contiene tutte le informazioni utili per permettere agli interessati di poter giustificare le discordanze con elementi, fatti e circostanze di cui l’Agenzia delle Entrate non è a conoscenza:

  • codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
  • codice atto;
  • totale delle operazioni imponibili comunicate dai clienti soggetti passivi IVA e di quelle effettuate nei confronti di consumatori finali comunicate dal contribuente stesso;
  • totale delle operazioni imponibili relative alle fatture elettroniche inviate;
  • istruzioni per consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata.

Le comunicazioni vengono inviate al domicilio digitale dei contribuenti o, in assenza, per posta ordinaria. Ma sono anche disponibili nel Cassetto fiscale accessibile dall’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate Fatture e Corrispettivi.

Fatture elettroniche e altri dati IVA: istruzioni per regolarizzare le omissioni nelle dichiarazioni 2018

I contribuenti possono avere accesso a tutti i dettagli sulle incongruenze che derivano dai dati IVA e dalle fatture elettroniche:

  • protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione IVA, per il periodo d’imposta oggetto di comunicazione, nella quale le operazioni attive risultano parzialmente o totalmente omesse;
  • somma algebrica dell’ammontare complessivo delle operazioni riportate nei righi VE24, colonna 1 (Totale imponibile), VE37, colonna 1 (Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi), e VE39 (Operazioni effettuate in anni precedenti ma con imposta esigibile nell’anno oggetto di comunicazione) della dichiarazione oggetto di controlli;
  • importo della somma delle operazioni imponibili relative a:
    • cessioni di beni e prestazioni di servizi comunicate dai clienti soggetti passivi IVA ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
    • cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di consumatori finali, comunicate dal contribuente stesso ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
    • cessioni di beni e prestazioni di servizi contenute nelle fatture elettroniche trasmesse ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127;
      ammontare delle operazioni attive imponibili che non risulterebbero riportate nel modello di dichiarazione;
  • dati identificativi dei clienti soggetti passivi IVA (denominazione/cognome e nome e codice fiscale);
  • dati identificativi dei consumatori finali comunicati dal contribuente (denominazione/cognome e nome e codice fiscale);
  • ammontare delle operazioni imponibili:
    • comunicate da ciascuno dei clienti soggetti passivi IVA;
    • comunicate da dal contribuente per ciascuno dei consumatori finali;
    • contenute nelle fatture elettroniche emesse nei confronti dei clienti.

Oltre a fornire ulteriori dettagli sui dati IVA per motivare le incongruenze riscontrate, i contribuenti possono regolarizzare gli errori o le omissioni beneficiando della riduzione delle sanzioni sulla base del tempo trascorso dalle violazioni commesse, in linea con le modalità previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.

Ulteriori dettagli e istruzioni sulle lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate sono contenuti nel provvedimento del 26 marzo 2022.

Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 25 marzo 2022
Attuazione dell’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 – Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei soggetti titolari di partita IVA per i quali emergono delle differenze tra il volume d’affari dichiarato e l’importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti all’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 e delle fatture elettroniche inviate ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127.

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