Dichiarazione IVA al 28 febbraio per evitare l’ultima Lipe. Novità del DdL Semplificazioni

Anna Maria D’Andrea - Dichiarazione IVA

Dichiarazione IVA con invio entro la scadenza del 28 febbraio per evitare la trasmissione delle Lipe del quarto trimestre. La novità è parte del cantiere sulle semplificazioni fiscali oggetto del progetto di legge all'esame della Commissione Finanze della Camera.

Dichiarazione IVA al 28 febbraio per evitare l'ultima Lipe. Novità del DdL Semplificazioni

L’invio della dichiarazione IVA entro il 28 febbraio potrà presto abolire l’obbligo di invio delle Lipe del quarto trimestre.

È questa una delle novità contenute nel pacchetto di semplificazioni fiscali predisposto da Lega e M5S, attualmente all’esame della Commissione Finanze della Camera. Una modifica per la quale si renderà necessario il via libera dell’UE e che punta ad accogliere (seppur in minima parte) le richieste avanzate dai commercialisti.

Con l’avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019, la speranza di molti era che insieme allo spesometro vi fosse l’abolizione anche delle Lipe, la comunicazione dei dati delle liquidazioni IVA periodiche da trasmettere a scadenza trimestrale.

Contribuenti e loro intermediari sono alle prese proprio in queste ore con l’invio della comunicazione trimestrale delle Lipe del quarto trimestre 2018, la cui scadenza è fissata al 28 febbraio 2019.

Per l’invio della dichiarazione IVA invece la scadenza è fissata al 30 aprile 2019, anche se in molti anticipano la trasmissione proprio dopo la trasmissione delle Lipe di chiusura.

Allo studio vi è la possibilità che già dal 2020, nel caso di anticipo dell’invio della dichiarazione IVA entro il 28 febbraio, sarà possibile evitare uno dei due adempimenti. Una semplificazione condizionata.

Dichiarazione IVA, l’invio entro il 28 febbraio abolisce le Lipe del quarto trimestre

L’ipotesi che va per la maggiore è che l’abolizione delle Lipe non vi sarà, nonostante le richieste avanzate da commercialisti e contribuenti e la volontà manifestata dal Governo di attuare un piano di revisione del calendario delle scadenze fiscali. Servirebbero 1,5 miliardi di euro per cancellare l’adempimento, risorse che ad oggi risultano difficilmente reperibili.

Quello che si sta cercando di fare è quantomeno di evitare la duplicazione di dati da trasmettere all’Agenzia delle Entrate, come di fatto accade per l’invio della comunicazione delle liquidazioni IVA del quarto trimestre e la dichiarazione IVA annuale.

La possibilità di evitare l’invio delle Lipe di chiusura d’anno sarà tuttavia condizionata alla trasmissione anticipata della dichiarazione IVA, entro la scadenza del 28 febbraio, di modo da rispettare le regole comunitarie.

Ricordiamo che già prima dell’introduzione delle comunicazioni IVA trimestrali, ovvero fino al 2017, la scadenza della dichiarazione IVA era fissata al 28 febbraio di ciascun anno. Con la proposta che prenderà corpo nel PdL sulle semplificazioni fiscali a firma Ruocco e Gusmeroli (anticipata dal quotidiano specializzato Italia Oggi), verrebbe di fatto ripristinata - su base volontaria - la vecchia scadenza.

Una misura consolatoria che punta a soddisfare, seppur in minima parte, la richiesta di semplificare e ridurre il carico di adempimenti fiscali per i titolari di partita IVA.

Scadenza trimestrale per l’esterometro, abolizione sperimentale del modello 770

Sempre in materia di IVA, è l’esterometro l’altro adempimento per il quale si attendono novità con il PdL sulle semplificazioni fiscali che, dopo un lungo stop, ha ripreso proprio in questi giorni il cammino parlamentare.

Se attualmente l’attenzione è tutta puntata sul decreto che dovrà ufficializzare la proroga al 30 aprile 2019, potrebbe presto arrivare un ulteriore differimento.

È da escludersi per il momento che la periodicità di invio, ad oggi mensile, diventi annuale. Più possibile invece che l’adempimento diventi trimestrale. A questo punto bisognerà fissare le nuove scadenze per l’invio e, se si prendono come riferimento le Lipe, la scadenza per l’invio della comunicazione dei dati delle fatture estere del primo trimestre potrebbe essere rinviata alla fine del mese di maggio.

Le novità e le modifiche al calendario delle scadenze fiscali riguardano anche la dichiarazione dei redditi, il cui termine per l’invio potrebbe essere spostato al 30 novembre e il modello 770, per il quale è allo studio un’abrogazione sperimentale.

Ad essere coinvolti sarebbero in fase iniziale soltanto i lavoratori autonomi, per i quali saranno implementati i dati da trasmettere con la certificazione unica da parte dei sostituti d’imposta.

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