Dichiarazioni IVA, dati MEF: calo del 70 per cento del volume d’affari per agenzie di viaggio e tour operator

Tommaso Gavi - Dichiarazione IVA

Dichiarazioni IVA, caldo di oltre il 73 per cento del volume d'affari di agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche: gli effetti dell'emergenza coronavirus nella fotografia del MEF del periodo d'imposta 2020.

Dichiarazioni IVA, dati MEF: calo del 70 per cento del volume d'affari per agenzie di viaggio e tour operator

Dichiarazioni IVA, il volume d’affari di agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche mostra un calo del 73 per cento.

Gli effetti del coronavirus sono registrati nei dati diffusi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in merito ai contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA nell’anno di imposta 2020.

Nel reparto del trasporto aereo o spaziale di passeggeri o di merci la riduzione è stata del 61 per cento.

Per quanto riguarda l’attività di alloggi di brevi periodi, il calo è stato superiore al 50 per cento.

Dichiarazioni IVA, dati MEF: calo di oltre il 70 per cento del volume d’affari per agenzie di viaggio e tour operator

Stando ai dati diffusi dal MEF in merito alle dichiarazioni IVA relative all’anno d’imposta 2020, il settore di attività che comprende agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche ha subito una riduzione di oltre il 73 per cento del volume d’affari.

La stima dell’impatto dell’emergenza coronavirus sul settore indicato è riportata nel comunicato stampa sui dati relativi alle dichiarazioni IVA.

MEF - Comunicato stampa numero 73 del 13 aprile 2022
Dichiarazioni dei redditi persone fisiche (Irpef) e dichiarazioni IVA per l’anno di imposta 2020.

In tale comunicato vengono riportati i cali anche di altri settori particolarmente colpiti dalla pandemia.

Nello specifico il MEF sottolinea quanto segue:

“Nel dettaglio, la divisione di attività che comprende le agenzie di viaggio, le attività di organizzazione e gestione di gite turistiche, i tour operator e le attività delle guide turistiche ha subito una riduzione di oltre il 73 per cento del volume di affari; in quella che include il trasporto aereo o spaziale di passeggeri o di merci la contrazione è stata del 61 per cento, mentre la fornitura di alloggi per brevi periodi a visitatori e viaggiatori evidenzia una riduzione di oltre il 50 per cento.”

Di contro, vengono registrati anche i dati relativi ad altri due settori che invece hanno registrato importanti incrementi nel volume di affari.

Da un lato i servizi postali e le attività di ritiro, trasporto e consegna di pacchi: con l’intensificarsi del commercio a distanza viene registrata una crescita del 40 per cento rispetto al periodo precedente.

Una crescita considerevole viene inoltre registrata nel settore dell’architettura e dell’ingegneria. In questo caso la crescita è trainata dalle agevolazioni fiscali e dai bonus edilizi: il bonus facciate e il superbonus.

L’incremento registrato è del 45 per cento.

Dichiarazioni IVA, la fotografia scattata dal MEF

Nel complesso i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione IVA per l’anno d’imposta 2020 sono 4,2 milioni di euro.

Rispetto all’anno precedente viene registrato un aumento dello 0,3 per cento.

Il calo complessivo del volume d’affari è stato del 10,2 per cento, per un totale di 3.195 miliardi di euro.

Il 60 per cento di tale volume è costituito da operazioni imponibili, per un valore totale di 1.896 miliardi di euro.

A livello territoriale le regioni che contano i numeri maggiori di contribuenti sono la Lombardia e il Lazio.

Nel complesso contribuiscono per il 46 per cento del volume d’affari.

In entrambe le regioni è stata registrata una variazione negativa, rispettivamente del 9,7 per cento e del 15,6 per cento.

La maggiore riduzione di affari è stata registrata in Sardegna, regione che ha visto un calo del 33,6 per cento.

Infine, nel comunicato stampa del MEF viene sottolineato quanto di seguito riportato:

“Per l’anno d’imposta 2020, l’IVA di competenza è risultata pari a 101,6 miliardi di euro, in calo del 7,3 per cento rispetto all’anno precedente, con una base imponibile pari a 650,1 miliardi di euro, (-9,4 per cento).”

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