Detrazione tasse università private 2018: importo e limiti

Detrazione tasse e contributi delle università private: fissato l'importo dello sconto e i limiti per le spese sostenute nel 2017 e da inserire nella dichiarazione dei redditi 2018.

Detrazione tasse università private 2018: importo e limiti

Detrazione tasse e contributi d’iscrizione per le università private 2018: con il decreto MIUR pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18 marzo sono stati fissati limiti e importi.

Così come per le spese universitarie, anche le tasse e i contributi pagati nel 2017 per la frequenza di corsi di dottorato, corsi di specializzazione e master universitari di primo o di secondo livello potranno essere portati in detrazione Irpef del 19% con la dichiarazione dei redditi 2018.

Lo sconto fiscale potrà arrivare ad un massimo di 703 euro ma l’importo di spesa detraibile è diverso sia per quanto riguarda la sede dell’università privata che il settore disciplinare di appartenenza.

Di seguito tutti i dettagli sull’importo di spese detraibile in relazione a tasse e contributi universitari sostenuti nel 2017 per la frequenza di università private non statali e le regole per l’indicazione in dichiarazione dei redditi 2018.

Detrazione tasse università private 2018: importo e limiti

L’importo massimo detraibile relativo alle tasse universitarie private è stato aggiornato dal MIUR con il decreto di dicembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 2018.

In vista della presentazione della dichiarazione dei redditi 2018 è previsto che la spesa relativa a tasse e contributi di iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle università non statali, potrà essere portata in detrazione Irpef secondo i limiti di importo di seguito elencati:

Area disciplinare corsi istruzioneNordCentroSud Isole
Medica 3.700 euro 2.900 euro 1.800 euro
Sanitaria 2.600 euro 2.200 euro 1.600 euro
Scientifico-tecnologica 3.500 euro 2.400 euro 1.600 euro
Umanistico-sociale 2.800 euro 2.300 euro 1.500 euro

Come evidenziato nella tabella allegata, quindi, la detrazione per chi frequenta un’università privata al Nord Italia, come la Bocconi o la Cattolica, sarà differente rispetto ad uno studente del Sud ovvero per chi frequenta una delle università non statali del Centro Italia, come la LUISS di Roma.

Ad esempio, quindi, uno studente di un’università non statale dell’area medica potrà beneficiare di uno sconto fiscale di 703 euro se frequenta un istituto del Nord, di 551 euro se al Centro e di 342 euro se al Sud.

Quindi, al calcolo della detrazione Irpef che sarà possibile richiedere con la dichiarazione dei redditi 2018 concorrono sia l’area disciplinare di appartenenza, con uno sconto fiscale maggiore per i corsi di laurea in medicina rispetto a quelli in ambito umanistico, che la zona geografica in cui ha sede l’università privata.

L’elenco completo delle classi di laurea, magistrale e a ciclo unico delle aree disciplinari medica, sanitaria, scientifico-tecnologica e umanistico-sociale, così come le zone geografiche di riferimento delle regioni è riportato nell’Allegato 1 del decreto del MIUR di seguito allegato:

MIUR, decreto 28 dicembre 2017 - Allegato 1
Scarica l’elenco dei corsi di studio suddivisi per area disciplinare e area geografica di appartenenza

Detrazione spese dottorato, corsi di specializzazione e master universitari 2018

Con lo stesso decreto il MIUR ha fissato inoltre i limiti di detraibilità relativi alle spese per l’iscrizione e la frequenza di corsi di dottorato, di specializzazione e di master universitari di primo e di secondo livello.

L’importo massimo di spesa detraibile con la dichiarazione dei redditi 2018 è fissato nelle seguenti misure:

Spesa massima detraibileNordCentroSud Isole
Corsi di dottorato, di specializzazione e master universitari di primo e di secondo livello 3.700 euro 2.900 euro 1.800 euro

Agli importi detraibili sia per le università private che per i corsi di dottorato, di specializzazione o dei master dovrà essere sommato l’importo relativo alla tassa regionale per il diritto alla studio.

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