Anche le spese funebri sostenute durante l'anno scorso possono essere inserite nel modello 730/2023 per beneficiare di una detrazione IRPEF: lo sconto non spetta solo agli eredi, o in generale ai parenti, ma per beneficiarne ci sono precise regole da rispettare

Coloro che inseriscono nel modello 730/2023 le spese funebri sostenute durante l’anno scorso hanno diritto a una detrazione IRPEF del 19 per cento: lo sconto sull’imposta da versare non spetta solo agli eredi o ai parenti ma a tutti e tutte coloro che sostengono i costi relativi alla morte di persone care.
Per beneficiarne, però, ci sono precise regole da rispettare dal pagamento tramite bonifico, o altri mezzi tracciabili, al rispetto del limite massimo di 1.550 euro.
Insieme a una lunga lista di altre voci, le spese funebri per le quali è possibile usufruire della detrazione rientrano tra gli importi che i contribuenti già trovano indicati nel modello 730/2023 precompilato disponibile a partire dal 30 aprile.
Chi si è opposto all’utilizzo dei dati o non si avvale della dichiarazione dei redditi pronta all’uso può comunque beneficiare dell’agevolazione inserendo i dati entro la scadenza del 30 settembre che, essendo di sabato, slitta al 2 ottobre 2023.
Modello 730/2023: detrazione spese funebri, a chi spetta? Sconto IRPEF non solo per gli eredi
Le spese funebri rientrano nell’elenco di costi sostenuti dai contribuenti che riducono l’imposta da versare del 19 per cento, così come previsto dall’articolo 15 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
La detrazione non spetta solo agli eredi e non è richiesto neanche un vincolo di parentela per poter ottenere lo sconto IRPEF: questo requisito, infatti, è stato eliminato dalla Legge di Stabilità 2016.
Via libera all’agevolazione anche per persone diverse da quelle indicate nell’articolo 433 del Codice Civile:
- coniuge;
- figli (anche adottati) e in loro assenza anche i loro discendenti (nipoti, pronipoti);
- genitori e in loro assenza anche i loro ascendenti (nonni, bisnonni, trisnonni);
- fratelli e sorelle;
- suocero e suocera;
- nuore e generi.
A prescindere, quindi, dal rapporto che lega la persona deceduta da quella che sostiene le spese è possibile usufruire della detrazione.
Modello 730/2023: quali spese funebri possono essere portate in detrazione?
Stabilito a chi spetta il beneficio, è necessario soffermarsi sugli importi che possono essere inseriti nel modello 730/2023.
Si ha diritto allo sconto IRPEF per i seguenti costi, anche quando sono stati sostenuti all’estero:
- onoranze funebri;
- trasporto;
- sepoltura.
In ogni caso, però, è necessario rispettare il criterio dell’attualità. Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate numero 24 del 7 luglio 2022 si legge:
“Sono pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri come, ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte”.
Detrazione spese funebri 2023: limite, tracciabilità dei pagamenti e altre regole
Considerando queste indicazioni, è possibile applicare la detrazione del 19 per cento alle spese funebri entro il limite massimo di 1.550 euro per ciascun decesso.
In altre parole chi sostiene i costi può accedere a uno sconto IRPEF che può arrivare fino a un massimo di 294,50 euro.
Un esempio pratico? Se un funerale è costato 2.000 euro, la detrazione è comunque applicabile alla quota massima di 1.550 euro.
Chi, però, si fa carico delle spese funebri per più decessi può accedere, sempre rispettando lo stesso limite, all’agevolazione per i diversi eventi.
Per usufruire correttamente dello sconto IRPEF, è necessario poi considerare altre due regole fondamentali:
- il pagamento deve essere effettuato con mezzi tracciabili, come ad esempio un versamento bancario o postale;
- il beneficio si applica in misura piena fino a 120.000 euro di reddito per poi decrescere e azzerarsi fino a 240.000 euro.
Detrazione spese funebri 2023: istruzioni sulla compilazione del modello 730/2023
Seguendo le istruzioni fornite, è possibile indicare le spese funebri nel modello 730/2023.
Gli importi devono essere indicati nel quadro E, SEZIONE I - spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30 e del 35 per cento e in particolare nei righi da E8 a E10 - Altre spese:
- nella colonna 1 va inserito il codice “14” che identifica le spese funebri;
- nella colonna 2 devono essere evidenziati i costi sostenuti.
Nel caso di spese sostenute per più eventi occorre compilare più righi da E8 a E10, indicando in ognuno di essi il codice 14 e i costi relativi a ciascun decesso.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 14.
I contribuenti che beneficiano della detrazione per le spese funebri devono conservare le fatture e/o ricevute fiscali relative al funerale, come ad esempio la fattura dell’agenzia di pompe funebri, del fiorista (se la spesa è fatturata a parte), la ricevuta di versamento effettuata al comune per i diritti cimiteriali, le fatture relative agli annunci funebri.
Quando l’intestatario della fattura è diverso da colui che sostiene i costi, il documento originale di spesa deve riportare una dichiarazione di ripartizione sottoscritta anche dall’intestatario.
Come accade per le spese sanitarie, infine, se i costi sono stati sostenuti all’estero la documentazione in lingua originale deve essere corredata da una traduzione giurata in lingua italiana.
Di seguito il riepilogo dei documenti da conservare.
Costi sostenuti nel 2022 | Documenti |
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Spese funebri |
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Spese funebri sostenute all’estero |
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Tutte le istruzioni per la compilazione del modello 730/2023 fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Modello 730/2023, detrazione spese funebri non solo per gli eredi: a chi spetta e come funziona