Decreto Semplificazioni: novità per la Pubblica Amministrazione, dai contratti all’edilizia

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Decreto Semplificazioni, importanti novità per la Pubblica Amministrazione. Il testo del provvedimento mira a velocizzare le procedure in materia di contratti pubblici, digitalizzazione, edilizia e green economy.

Decreto Semplificazioni: novità per la Pubblica Amministrazione, dai contratti all'edilizia

Decreto Semplificazione in partenza: l’ok - salvo intese - è arrivato il 7 luglio dal Consiglio dei Ministri n. 54 ed il testo, accompagnato da un gran cassa di risonanza, annuncia ovviamente l’ennesima “rivoluzione” nella pubblica amministrazione per favorire la ripresa di un’economia allo stremo a causa dell’epidemia da Coronavirus.

“Interveniamo in tutti i settori chiave per la ripresa - ha dichiarato in proposito il ministro per la Pubblica amministrazione Fabiana Dadone - edilizia, appalti, infrastrutture, banda larga, procedure ambientali e green economy. Nello stesso tempo, il decreto contiene importanti misure, comuni a tutte le procedure, per assicurare tempi certi, semplicità, trasparenza e digitalizzazione”.

In particolare le aree di intervento principale del decreto semplificazioni sul lavoro delle pubbliche amministrazioni riguardano i contratti pubblici e l’edilizia, le semplificazioni procedurali e le responsabilità degli amministratori pubblici e il sostegno alla diffusione dell’amministrazione digitale.

Ma vediamo nel dettaglio le misure incluse nel pacchetto “Semplificazione”.

Decreto Semplificazioni: responsabilità della PA, contratti pubblici ed edilizia

Dalle notizie pervenute da Palazzo Chigi non sembrerebbe di essere dinanzi ad assolute novità, dato che, ad esempio, di digitalizzazione della pubblica amministrazione e di nuovo orientamento degli amministratori pubblici al risultato e non solo all’attenzione formale per le procedure si è parlato da ultimo anche nel Piano Colao.

Comunque, nello specifico il nuovo decreto include:

  • Procedure e responsabilità della PA: innanzitutto, sul lato delle amministrazioni pubbliche le nuove misure determinano l’irrobustimento delle regola del silenzio-assenso nel caso che una risposta non arrivi nei tempi stabiliti dalla normativa. Le conferenze di servizi vengono semplificate con la previsione di un arco temporale massimo di durata di 60 giorni. Nel periodo 2020-23, in raccordo tra Stato, Regioni ed enti locali, verrà definita l’Agenda della semplificazione amministrativa con la predisposizione di una modulistica standard per la presentazione di istanze e richieste da parte dei cittadini.
    Inoltre, è prevista fino al 31 luglio del 2021 una riforma della norma sulla responsabilità per danno erariale dei funzionari pubblici che verrà limitata al dolo per quanto riguarda le azioni, ma non per le omissioni. Il senso dell’intervento è quello di incentivare gli amministratori a effettuare scelte e non a rinviarle per paura di eventuali conseguenze patrimoniali. Da questo punto di vista, vanno registrati anche il controllo in contemporanea della Corte dei Conti e la maggiore specificazione del reato di abuso d’ufficio, sempre al fine di accelerare gli investimenti pubblici e rassicurare i funzionari responsabili.
  • Amministrazione digitale: sul piano dell’innovazione tecnologica della pubblica amministrazione il Decreto Semplificazione punta a permettere l’accesso a tutti i servizi digitali della PA tramite SPID o Carta d’identità digitale (CIE) o attraverso AppIO per gli smartphone.
    In particolare, si prevede tra l’altro il sostegno per l’accesso delle persone con disabilità agli strumenti informatici, il rafforzamento dell’interoperabilità tra banche dati pubbliche e la semplificazione e il rafforzamento della Piattaforma digitale nazionale dati per favorire l’utilizzo del patrimonio informativo pubblico.

Decreto Semplificazioni, le novità su contratti pubblici ed edilizia

Contratti pubblici ed edilizia rientrano tra i punti focali del decreto Semplificazioni che stabilisce nel dettaglio:

  • Misure in materia di contratti pubblici: si prevede una disciplina transitoria fino al 31 luglio dell’anno prossimo che consentirà l’affidamento diretto di lavori, servizi e forniture per un importo inferiore a 150.000 euro e una procedura negoziata, senza bando, tramite la consultazione di un numero di operatori variabile (e da turnare di volta in volta) sulla base dell’importo complessivo, per i lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.
    Ci sono poi provvedimenti volti alla velocizzazione delle aggiudicazioni in termini piuttosto ridotti: due mesi, aumentati a quattro in casi specifici. Se si oltrepassa questi limiti temporali i ritardi possono essere imputati al responsabile unico del procedimento per danno erariale.
    Sopra la soglia comunitaria, invece, i tempi possono dilatarsi fino a un massimo di sei mesi e nemmeno un ricorso in pendenza potrà costituire una giustificazione per la mancata stipulazione nei termini previsti. Peraltro,in caso di opere di rilevanza nazionale o sopra le soglie comunitarie, le sospensioni dei lavori potranno essere disposte dalla magistratura o dalle parti sono in casi particolari. Collegi tecnici ad hoc verranno costituiti obbligatoriamente per risolvere in tempi celeri le frequenti controversie che di solito bloccano i lavori in appalto.
    Infine, vengono uniformate le modalità di nomina dei commissari straordinari per sovrintendere alle opere più complesse (modello Ponte Morandi di Genova) e si da vita a un fondo in grado di finanziare temporaneamente le opere nel caso le stazioni appaltanti rimangano senza fondi.
  • Per quanto riguarda l’edilizia c’è una previsione di semplificazione per interventi di demolizione, ricostruzione e modifica dei prospetti degli edifici. Si prevedono conferenze di servizi semplificate, laddove sia necessario acquisire l’assenso di più amministrazioni pubbliche. Previsto anche un rafforzamento degli incentivi per gli interventi di rigenerazione urbana, con la riduzione del contributo di costruzione da pagare ai comuni e la proroga della validità dei titoli edilizi.

Semplificazioni specifiche sono poi previste nei settori delle infrastrutture di rete, in materia ambientale e per quel che riguarda i progetti relativi alle energie rinnovabili.
Insomma, il Decreto non nasconde progetti ambiziosi dettati dalla necessità di ricostruire un’economia devastata dalla diffusione del COVID-19.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che allentare i controlli in un paese come l’Italia espone comunque a diversi pericoli, a partire dalla presenza di potenti organizzazioni criminali dotate di ingenti mezzi finanziari.

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