Decreto Legge 148/2017 approvato, testo ufficiale e novità

Francesco Oliva - Fisco

Decreto Legge 148/2017: testo definitivo della legge di conversione pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ecco tutte le novità approvate.

Decreto Legge 148/2017 approvato, testo ufficiale e novità

Testo Decreto Legge 148/2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2017.

La legge di conversione del DL fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018 è stata approvata in via definitiva dalla Camera ed entra in vigore a partire dal 6 dicembre 2017.

Le novità introdotte e contenute nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale sono tante: dalla rottamazione bis delle cartelle alle bollette a 28 giorni, passando per la norma sull’equo compenso.

Il Decreto Legge 148/2017 interviene in particolare sulle seguenti questioni fiscali:

  • rottamazione bis delle cartelle esattoriali (estensione della definizione agevolata dei carichi);
  • sospensione dei termini per l’adempimento degli obblighi tributari e contributivi nei territori colpiti da calamità naturali;
  • estensione Split payment a tutte le società controllate dalla Pubblica Amministrazione;
  • incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari ed in materia di audiovisivo;
  • sterilizzazione dell’incremento delle aliquote IVA.

Decreto Legge fiscale 148/2017, testo definitivo in Gazzetta Ufficiale

Si allega di seguito il testo definitivo della legge di conversione del DL fiscale 148/2017 così come pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 284 del 5 dicembre 2017:

LEGGE 4 dicembre 2017, n. 172 - Decreto Legge fiscale 148/2017
Si allega di seguito il testo del DL fiscale 148/2017 pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 5 dicembre 2017

Proroga rottamazione cartelle al 7 dicembre 2017

Uno dei punti più attesi dall’approvazione del DL 148/2017 era quello relativo alla proroga della rottamazione delle cartelle al 7 dicembre.

La proroga è stata confermata ma restano parecchie criticità sulla tempistica; in effetti il testo originario prevedeva l’entrata in vigore della norma in oggetto soltanto dal giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Pubblicazione che avverrà solo a partire da oggi, quindi tecnicamente la scadenza del 30 novembre è stata prorogata solo in via postuma... Per il resto tutto confermato, la rottamazione è stata estesa fino alle cartelle emesse entro il 30 settembre 2017 con l’inclusione dei contribuenti esclusi dalla prima versione della rottamazione.

Spesometro primo semestre 2017 senza sanzioni e semplificazione per il 2018

Altra importante novità attesa è quella dello spesometro.

Per il primo (sfortunato) invio relativo al primo semestre 2017 non saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa vigente purché eventuali errori od omissioni vengano sanati entro il prossimo 28 febbraio 2018, data di scadenza dello spesometro relativo al secondo semestre.

Per lo spesometro 2018 viene introdotta una “curiosa libertà di scelta”: i contribuenti potranno infatti optare per la periodicità semestrale ovvero annuale dell’invio telematico dell’elenco fatture emesse e ricevute. Ridotti anche i dati richiesti.

A questo proposito non è mai banale ricordare che la piattaforma Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate presenta ancora notevoli disservizi nonostante i vari mesi di “collaudo”.

Di conseguenza, quando le istituzioni si occupano di questi temi - ivi compresa la tanto attesa fattura elettronica obbligatoria fra privati nel 2019 - dovrebbero partire dalle basi per poi arrivare a semplificare davvero il lavoro di professionisti e imprese.

Split payment IVA: nuova estensione dell’ambito soggettivo

Confermata anche l’estensione dell’ambito soggettivo dello split payment IVA a partire dal prossimo 1° gennaio 2018.

In particolare, l’articolo 3 del DL 148/2017 prevede quanto segue:

All’articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, il comma 1-bis è sostituito dal seguente: «1-bis. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano anche alle operazioni effettuate nei confronti dei seguenti soggetti:

  • enti pubblici economici nazionali, regionali e locali, comprese le aziende speciali e le aziende pubbliche di servizi alla persona;
  • fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche di cui al comma 1 per una percentuale complessiva del fondo di dotazione non inferiore al 70 per cento;
  • società controllate, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 2), del codice civile, direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dai Ministeri;
  • società controllate direttamente o indirettamente, ai sensi dell’articolo 2359, primo comma, n. 1), del codice civile, da amministrazioni pubbliche;
  • società partecipate, per una percentuale complessiva del capitale non inferiore al 70 per cento, da amministrazioni pubbliche di cui al comma 1 o da enti e società di cui alle lettere precedenti;
  • società quotate inserite nell’indice FTSE MIB della Borsa italiana identificate agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto; con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di cui al comma 1 può essere individuato un indice alternativo di riferimento per il mercato azionario”.

Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da emanarsi entro quarantacinque giorni dall’entrata in vigore del DL 148/2017, sono stabilite le modalità di attuazione di tali norme.

Gli altri provvedimenti inseriti nel Decreto Legge 148/2017

L’approvazione ufficiale del DL 148/2017 conferma la parziale sterilizzazione delle aliquote IVA. L’intervento sarà poi completato con l’approvazione della Legge di Bilancio.

Un altro importante provvedimento diventato legge è quello relativo allo stop delle bollette a 28 giorni.

Viene confermata una norma di civiltà: i gestori di servizi telefonici e pay-tv dovranno tornare alla fatturazione mensili entro i prossimi 120 giorni. Resta tuttavia il nodo rimborsi: sarà possibile chiedere la restituzione del prezzo maggiorato applicato nei periodi precedenti? E ancora: sarà possibile, in alternativa, stornare gli importi delle maggiorazioni dagli importi dovuti nei periodi successivi? Su questo punto non c’è nulla di ufficiale ma si attende un prossimo intervento delle istituzioni.

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